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Audizione dell’imputato sulle sue condizioni personali

§ 243, Abs. 2, StPO (CPP) della RFT e § 240 StPO austriaca
Condizioni personali dell'imputato
Condizioni personali dell'imputato

Abstract

Identificare con certezza la persona che compare quale imputato all’udienza, è essenziale. Altrettanto essenziale, è la cognizione delle condizioni personali dell’imputato anche per quanto concerne la situazione economico-patrimoniale dello stesso.

 

Indice

1. Scopo dell’audizione e “Aussagefreiheit”

2. Oggetto dell’audizione

3. Precedenti penali e “Vorahndungen”

4. Il § 240 della StPO austriaca

 

1. Scopo dell’audizione e “Aussagefreiheit”

“Der Vorsitzende vernimmt den Angeklagten zu seinen persönlichen Verhältnissen” (il presidente procede all’audizione dell’imputato sulle sue condizioni personali). Cosí dispone il § 242, comma 2, seconda parte, della StPO (CPP) della RFT.

Quest’adempimento ha più di una funzione: accertare anzitutto l’identità dell’imputato e salvaguardare il principio del contraddittorio (“Gewährung des rechtlichen Gehörs”), come previsto dall’art. 103, comma 1, GG (Costituzione federale).

Secondo autorevole dottrina, ha inoltre lo scopo di appurare la sussistenza della “Verhandlungsfähigkeit” dell’imputato (se è in grado di partecipare coscientemente al processo) e di una valida “gerichtlichen Anklage”.

Le circostanze, sulle quali l’imputato deve essere sentito e sulle quali ha l’obbligo di rispondere, sono quelle indicate nel § 111 dell’OWIG (“Ordnungswidrigkeitengesetz” - Legge sulle sanzioni amministrative pecuniarie). Il paragrafo testè citato è stato chiamato anche “Pflichtkatalog”.

A seguito della massiccia immigrazione, la cosiddetta “Identitätsfeststellung”, ha assunto particolare importanza; ciò anche ai fini dell’accertamento della cittadinanza, pure menzionata nel citato § 111 OWIG. È di tutta evidenza l’interesse dello Stato, che vengano riferite/accertate, nel modo più completo possibile, le generalità dell’imputato; questi ha una vera e propria “Auskunftspflicht” sul punto nei confronti del giudice.

Il mancato adempimento a questo dovere, è sanzionato da pena pecuniaria fino a 500 Euro. Se l’imputato, nonostante l’inflizione di questa pena pecuniaria, persiste nel rifiuto di indicare le proprie generalità’, il giudice ha facoltà di desumere l’identità dell’imputato dagli atti compiuti e dai documenti inseriti nel fascicolo processuale.

Va però osservato, che in sede di “Vernehmung zu den persönlichen Verhältnissen des Angeklagten”, non gli possono essere rivolte domande attinenti ai fatti, per i quali è stato tratto a giudizio o relative alla colpevolezza (“Schuldfrage”).

Se, ciò nonostante, all’imputato siano rivolte domande di questo genere e l’imputato risponde alle stesse senza essere stato avvisato dello ius tacendi che gli compete, queste risposte non sono utilizzabili, tutte le volte in cui, successivamente, l’imputato “verweigert die Einlassung zur Sache”. Sono però ammissibili domande di rilevanza meramente processuale, come quelle attinenti alla “Verhandlungfähigkeit” dell’imputato o all’accertamento, se l’imputato sia in grado di difendersi personalmente (nei pochi casi, in cui la difesa non tecnica - a seguito delle recenti riforme - è ancora ammissibile).

 

2. Oggetto dell’audizione

La “Vernehmung über die persönlichen Verhältnisse des Angeklagten”, va distinta dalla cosiddetta Vernehmung zur Sache, che riguarda il fatto contestato all’imputato e la responsabilità in ordine allo stesso.

A tal proposito, l’imputato deve essere previamente avvisato, che ha facoltà di non rispondere e, eventualmente, di consultarsi con un difensore, prima di fornire le risposte. Il mancato avviso può essere dedotto in sede di “Revision”, vale a dire nei motivi d’impugnazione, in quanto è stato violato il principio cardine dell’“Aussagefreiheit”.

L’ordinamento processual-penale della RFT prevede che le “persönlichen Verhältnisse” dell’imputato devono essere desunte - salvo rifiuto di rispondere da parte dell’imputato -“aus dem Inbegriff der Hauptverhandlung” (da quanto emerge nel dibattimento) e non da ciò che è contenuto negli atti.

Accertare, nella fase iniziale del dibattimento, queste circostanze, ha uno scopo evidente ed è di particolare rilevanza ai fini della determinazione della pena da infliggere in caso di condanna. Il § 46 StGB (CP), che contiene i principi, ai quali il giudice deve ispirarsi in sede di “Strafzumessung”, lo obbliga di valutare, in caso di condanna, non soltanto la colpevolezza (e le conseguenze che sono da prevedere sulla vita dell’imputato seguito di condanna), ma altresí le circostanze indicate nel comma 2 del citato paragrafo, in particolare, la condotta di vita anteriore alla condanna e le condizioni personali ed economiche.

Torna, in proposito, alla mente, quanto scritto, secoli e secoli orsono, da Giovenale (Satira I). “Probitas laudatur et alget” e “Criminibus debent hortos, praetoria, mensas, argentum vetus”. Sarebbe paradossale, se valesse (ancora) il dictum: „Dat veniam corvis vexata censura columbas”.

La corruzione doveva essere molto diffusa già ai tempi di questo poeta, tant’è vero che scrisse: “Dedit hanc contagio labem et dabit in plures”. Molto significativo è pure: “O proceres, censore opus est an haruspicem nobis?” e “Omnia cum sint quales ex humili magna ad fastigia rerum extollit quotiens Fortuna iocari”.

L’esigenza dell’audizione dell’imputato sulle sue condizioni personali, risulta anche dal fatto che la Corte Suprema Federale, più volte, ha ribadito, che ogni sentenza penale “muss aus sich heraus verständlich sein” (si veda BGH 5 StR 268/05 e BGH St 30, 225, 227).

Per quanto concerne l’“ampiezza” dell’audizione sulle condizioni personali dell’imputato, essa dipende, sia dalla gravità del reato risultante dal capo d’imputazione, sia dalle “Rechtsfolgen” che conseguiranno a un’eventuale condanna.

È ovvio, che la prevedibile inflizione di una pena detentiva di alcuni anni, richiede una “Vernehmung” più dettagliata e approfondita delle condizioni personali dell’imputato, che la condanna a una mera sanzione pecuniaria (“Geldstrafe” - multa) per un furtarello in un supermercato.

Quando l’imputato è stato tratto a giudizio per un reato concernente la violazione della normativa in materia di stupefacenti, è di rilievo pure la cosiddetta Drogenkarriere dello stesso; ciò, con particolare riguardo anche ai disposti di cui ai §§ 20, 21 e 64 StGB.

Pure nei casi di condanna per reati a sfondo sessuale, le circostanze di cui sopra, devono essere oggetto di un accertamento accurato e poi, in sede di motivazione, di un vaglio approfondito.

La “Vernehmung zu den persönlichen Verhältnissen” dell’imputato, ha lo scopo di “presentare” l’imputato e di indicare, nel modo migliore possibile, la situazione, in cui si trova (la cosiddetta Lebenssituation), non tralasciando di appurare alcuna circostanza rilevante (poi) ai fini della successiva “Urteilsfindung”.

 

3. Precedenti penali e “Vorahndungen”

Indispensabile è la “Vernehmung des Angeklagten” concernente:

- generalità e situazione familiare;

- istruzione scolastica e professionale (specie se l’imputato ha da poco compiuto il 21.mo anno di età’, per cui il giudizio penale non è più di competenza dello Jugendgericht (§ 1 JGG));

- condizioni economico-patrimoniali;

- condizioni di salute (in genere e un’eventuale tossicodipendenza in particolare);

- precedenti penali e anche le cosiddette Vorahndungen.

Di solito, ci si limita, per quanto riguarda lo “status” professionale dell’imputato, a indicarne la professione esercitata al momento del dibattimento.

Quando si tratta di imputati giovani, è necessario accertare la loro situazione con riferimento alla frequenza delle scuole d’obbligo ed eventualmente superiori nonché ai risultati conseguiti in tale sede.

Un’esauriente “indagine” sui “wirtschaftlichen Verhältnisse”, è di notevole importanza, anche se l’imputato ha commesso un reato non grave (per cui la sanzione sarà costituita (soltanto) da una multa (“Geldstrafe”), dato che la determinazione della stessa avviene sulla base dei cosiddetti Tagessätze e per la “Festsetzung” (§ 40, comma 2, StGB - C.P.) degli stessi, è indispensabile disporre di dati aggiornati riguardanti la situazione reddituale dell’imputato. 

“Il sistema dei “Tagessätze” (adottato, peraltro, anche dalla legislazione austriaca) è disciplinato, nell’ordinamento penale della RFT, dal § 40 dello StGB (CP).

Prevede il comma 1di questo paragrafo, che la pena della multa (“Geldstrafe”) viene comminata “in Tagessätzen”, il cui numero varia da 5 a 360, salvo che la legge disponga diversamente.

L’ammontare di un “Tagessatz” (comma 2) viene determinato dal giudice, tenendo conto delle condizioni personali ed economiche del reo. Di regola viene preso in considerazione il reddito netto, che il reo consegue o sarebbe in grado di conseguire in un giorno. L’entità minima di un “Tagessatz” è stata determinata dal legislatore in un Euro, quella massima in 30.000 Euro.

I redditi del reo, le sue sostanze patrimoniali e gli altri elementi atti a servire da base per la determinazione di un “Tagessatz”, possono essere stimati dallo stesso giudice. In sede di sentenza di condanna devono essere indicati (soltanto) numero e ammontare dei “Tagessätze”.

Con questo sistema il legislatore tende ad attuare la “gleiche Fühlbrkeit der Belastung nach den persönlichen und wirtschaftlichen Verhältnissen” del reo. In altre parole, il Tagessatz del reo con un reddito netto di 66,66 Euro al giorno, ammonterà alla metà di quello del reo con un reddito netto giornaliero di 133,33 Euro”.

Ciò è importante anche ai fini della concessione di un’eventuale rateizzazione della pena pecuniaria (§ 42 StGB). Il periodo di tempo massimo, entro il quale il condannato deve corrispondere le rate, è di due anni (rateizzazioni di pagamento della durata di 50, 60 o 70 anni, non sono ammissibili).

Di particolare importanza - sia nel caso in cui venga inflitta una pena detentiva, sia che la sanzione consista in una “Geldstrafe” - sono i precedenti penali (“Vorstrafen”) e le cosiddette Vorahndungen (per queste ultime s’intendono avvenute inflizioni, all’imputato, di sanzioni pecuniarie previste per violazioni costituenti “Ordnungswidrigkeiten” (sanzioni pecuniarie amministrative).

Con riferimento alle condizioni economiche dell’imputato, e ‘ da segnalare una pronunzia della Suprema Corte Federale, secondo la quale, l’imputato è obbligato a dichiarare soltanto quanto strettamente necessario ai fini della propria identificazione (BGHSt 1984, 190, (192)). Ha ritenuto la Corte, in questa sua pronunzia, che ulteriori dichiarazioni concernenti le condizioni economiche dell’imputato, farebbero parte della “Vernehmung zur Sache”, per la quale all’imputato è riconosciuta la facoltà di tacere (e, di questa facoltà, deve essere espressamente avvisato).

La “Vernehmung des Angeklagten zu seinen persönlichen Verhältnissen”, (alla quale segue la lettura del capo d’imputazione da parte del PM), viene comunque considerata una delle “wesentlichen Förmlichkeiten des Verfahrens” (una delle formalità essenziali del procedimento), con tutte le conseguenze - in caso di omissione - in sede di gravame.

La sentenza sopra citata è però rimasta isolata, anche perché, più elementi il giudice avrà a disposizione per la determinazione dell’entità (e della specie) della pena, più sarà in grado di rispettare i parametri di cui al § 46 StGB (CP).

Eventuali “Überschneidungen” (nel senso che la “Vernehmung zu den persönlichen Verhältnissen des Angeklagten” possa “sconfinare” nella sfera della cosiddetta Vernehmung zur Sache), non necessariamente devono sempre risolversi a svantaggio dell’imputato.

A proposito dei precedenti penali (“Vorstrafen”), va rilevato che la “Vernehmung zu diesem Punkt”, deve avvenire soltanto nei limiti, in cui i precedenti penali sono di rilevanza per il processo. La relativa decisione è rimessa alla discrezionalità di chi presiede (§ 243, comma 5°, ult. parte., StPO).

Va segnalato che i dati risultanti dal “Bundeszentralregister - BZRG” - (Casellario giudiziale), contengono, sí, le pregresse condanne (per cui il giudice, che avesse delle perplessità sulle dichiarazioni fornitegli dall’imputato, può fare una richiesta al citato Registro), ma non anche eventuali “Einstellungen” (archiviazioni) previste dai §§ 153 e segg. StPO (CPP); tra di esse, vanno annoverate le archiviazioni (piuttosto frequenti) per “Geringfügigkeit” (lievità del fatto), le varie ipotesi di “Absehen von Strafe” nonché quelle di “Absehen von der Verfolgung”(NDP).

Parimenti, non risultano dal BZRG le cosiddette getilgten Verurteilungen ai sensi del § 51 “BZRG-Gesetz”.

Come accennato, l’ordinamento processual-penale della RFT, distingue tra “Vorstrafen” (precedenti penali) e “Vorahndungen” (sanzioni inflitte per violazioni amministrative - “Ordnungswidrigkeiten”). Con queste ultime vengono sanzionate anche “infrazioni” al Codice della Strada (“Verkehrsstraftaten”).

Esse sono iscritte nel cosiddetto Fahreignungsregister (FAER, che è tenuto a Flensburg, nello Schleswig-Holstein).

Sia le “Vorstrafen” che le “Vorahndungen”, devono essere comunicate all’AG su richiesta della stessa, se vi sono dubbi su quanto riferito dall’imputato durante la “Vernehmung” dello stesso “zu seinen persönlichen Verhältnissen”.

In sede di sentenza, il giudice non deve limitarsi a indicare i precedenti penali di rilevanza per la condanna, ma anche, sia pure brevemente, i “Sachverhalte”, che hanno dato origine alla precedente condanna passata in giudicato (in caso di condanna per reati gravi, occorre fare breve cenno anche alla motivazione nella parte relativa alla determinazione della pena).

Nell’ordinanza della Suprema Corte Federale (BGH 4 StR 106/06), è stato “censurato” il giudice del Landgericht (Tribunale) di Saarbrücken, che aveva omesso di fare menzione del “Vorleben” dell’imputato, ma aveva, ciò nonostante, ritenuto “strafschärfend” l’ “Art der Lebensführung” (tossicodipendenza), senza precisare che la stessa sia stata rilevante con riferimento al fatto, per il quale il Landgericht lo aveva condannato, ravvisando, nelle predette condizioni di vita, una “höhere Tatschuld”.

La precedente condanna, peraltro, risaliva a parecchio tempo addietro, per cui, anche per questo motivo, non poteva ravvisarsi la “besondere Strafschärfung”, quale ritenuta dal Landgericht. In altre parole, a carico del “Tatrichter” (giudice di merito), vi è l’obbligo, “sich mit dem früheren Urteil/den früheren Urteilen auseinander zu setzen”.

Ora un brevissimo accenno a quanto previsto dal codice di procedura penale (StPO) austriaco.

 

4. Il § 240 della StPO austriaca

Anche la StPO austriaca prevede, all’inizio del dibattimento e, precisamente, dopo l’“Aufruf zur Sache” (c.d. chiamata), che il presidente debba procedere a esaminare l’imputato - che ha l’obbligo (§ 6, c. 1, StPO) di comparire all’udienza (si parla in proposito di “Prozesseinlassungspflicht”) e di essere presente ininterrottamente al dibattimento - sulle condizioni personali dello stesso. Oltre alle generalità in senso stretto, l’imputato va esaminato anche su eventuali “Alias” (“Pseudonyme”), sulla cittadinanza che possiede, sui nomi dei genitori, sulla professione, sulle condizioni reddituali e patrimoniali.

La formalità dell’“Aufruf zur Sache”, è di importanza anche per il fatto, che una volta compiuta la stessa, non sono più ammesse riprese video, fotografiche e/o cinematografiche; neppure registrazioni della voce.

L’obbligo dell’imputato a comparire al dibattimento, può essere attuato anche coattivamente mediante la c.d. Vorführung. Non è invece consentito, che all’imputato non comparso, venga inflitta un’“Ordnungsstrafe” (sanzione amministrativa).

Secondo la Suprema Corte (OGH), non è ammissibile, che la “Befragung” dell’imputato possa avvenire a mezzo videoconferenza (ved. RS 0128200).

È ben vero che il cpp austriaco prevede che possa essere celebrato dibattimento contro chi è rimasto contumace. Ciò è però consentito soltanto se su tratta di “Vergehen” (contravvenzione), l’imputato è già stato “sentito” sull’imputazione (“zum Anklagevorwurf vernommen”), nel qual caso è avvenuta anche la “Befragung des Beschuldigten zu seinen persönlichen Verhältnissen” (§ 164, c. 3, StPO) e se la citazione per l’“Hauptverhandlung” gli è stata notificata a mani proprie.

Va osservato, infine, che in sede di “Nichtigkeitsverfahren”, la Corte Suprema (OGH) può accertare le “Generalien” (generalità) sulla base degli atti (“nach Aktenlage”); in questo senso si vedano 10 Os 11570 e 15 0s 42/92. Condanne pregresse vengono considerate inerenti alle generalità dell’imputato (ved. 11 Os 149/84).