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Blackout social: il triste risvolto della vita online

Crollo planetario delle piattaforme social
Social network
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Blackout social: il triste risvolto della vita online

In tutto il mondo si è registrato un blackout improvviso dei principali social network, arrivato a poche ore di distanza dalle pesanti accuse di una ex dipendente di Facebook, rivelando la perenne negligenza dei suddetti social nell’eliminare violenza, contenuti dannosi e disinformazione dalle relative piattaforme. L’ex manager, già dipendente di Google e Pinterest, afferma che la società antepone profitto e sviluppo alla sicurezza degli utenti. Non mancano le risposte di rigetto da parte dei portavoce di Zuckerberg.
 

Il blackout piu’ lungo degli ultimi anni

Dalle 17:45 circa (ora italiana) del 4 ottobre molti utenti social hanno iniziato a riscontrare un blackout totale delle principali app, quali Facebook, Instagrame Whatsapp. In un Tweet, John Graham-Cumming, chief technology officer di Cloudflare ha dichiarato che il problema era dovuto probabilmente ai server di Facebook, che non permettevano alle persone di connettersi.

Fatto sta che l’ultimo blackout riscontrato risaliva a Marzo scorso ed era durato 45 minuti, quest’ultimo invece ha avuto una durata di 6 ore, nelle quali non era più possibile accedere ad alcuna piattaforma social.

Soltanto dopo la mezzanotte i server hanno ricominciato a funzionare, seppur a singhiozzo. “Siamo consapevoli che alcune persone hanno problemi ad accedere alle nostre app, ma stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile” è quanto ha dichiarato su Twitter Andy Stone, manager della comunicazione di Facebook.
 

Ma quanto è costato questo blackout?

È noto, ormai, che l’azienda di Marc Zuckerberg ricava principalmente dalla vendita delle inserzioni pubblicitarie, quale principale fonte di reddito dei social network. Logica conseguenza è che il lungo blackout di ieri si è tradotto per la società in una netta riduzione di incassi di ben 80 milioni di dollari.

Tutto questo anche a seguito dell’accusa mossa in precedenza dalla ex manager nei confronti della nota azienda, che ha fatto ulteriormente scendere i titoli a Wall Strett.

Ma alle conseguenze per Facebook, compresi fondatore ed azionisti, si vanno aggiungendo anche danni collaterali del blackout per tutte le imprese (ma non solo) che grazie a questi social traggono profitti. Tra questi possiamo oggi aggiungere anche le nuove “figure social” come i noti influencers, che ormai definiamo le nuove frontiere lavorative.
 

Significative conseguenze del blackout 

A 24 ore di distanza dal down che ha sconvolto gli utenti, notevoli conseguenze riguardo all’approccio nei confronti dei social network. Molte persone a causa del blackout improvviso si sono ritrovate senza poter comunicare tramite i soliti canali, potendo usufruire della messaggistica normale (forse ormai superata) e senza accedere alle piattaforme più usate, soprattutto Instagram, applicazione entrata nella nostra quotidianità senza la quale, sembra, gli utenti non riescano a fare a meno.

Il ritorno difficile al messaggio, alla chiamata, ha fatto percepire quanta dipendenza ci sia da parte delle persone nei confronti delle applicazioni di messaggistica e di “passatempo” quotidiane.

Tale considerazione, sorta grazie al blackout di eri, dovrebbe farci riflettere su quanto mettiamo la nostra vita nelle mani di un telefono, quanto tutto questo ci fa allontanare alla realtà concreta, sempre più in difficoltà a rapportarci con gli altri se non attraverso una rete, uno schermo.