“Bundespolizei” - Polizia Federale - RFT – Attività nel 2023

Polizia federale
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“Bundespolizei” - Polizia Federale - RFT – Attività nel 2023

 

Abstract: Sicurezza verso l’esterno, ma anche un notevole contributo alla sicurezza interna; così si possono riassumere i “compiti” della “Bundespolizei” della RFT

Recentemente la ministra dell’Interno ha presentato la relazione annuale concernente l’attività svolta, nel 2023, dalla “Bundespolizei” (d’ora in avanti, anche indicata con l’abbreviazione “Bu. Pol."), che è stata definita “l’ancora di stabilità” per quanto concerne la struttura di sicurezza dello Stato.

Pare opportuno premettere, che questo Corpo di Polizia aveva, originariamente, la denominazione “Bundesgrenzschutz”. Era strutturato militarmente e istituito a difesa dei confini orientali della RFT.

Dopo il 1989, venne trasformato in “Bundespolizei” e coloro, che facevano parte del “Bundesgrenzschutz”, sono transitati nella neocostituita “Bundespolizei”. Tra le “competenze” della “BU. Pol.” rimaneva la tutela delle frontiere, tutt’ora “Kernaufgabe” della “Bu. Pol”., ma alla stessa, venivano pure attribuite, nel corso del tempo, altre “competenze”, come vedremo.

Attualmente, la “Bu. Pol”., è composta da 54.700 agenti e funzionari/funzionarie, tra personale operativo, amministrativo e “civile”.

Quante sono le donne, che prestano servizio nella “Bu. Pol”.? 14.285 (pari al 26,10%, con un notevole aumento dal 2019 (11.307) in poi.

È stata, negli ultima anni, anche aumentata la pianta organica di questo Corpo di Polizia: da 48.847 (2019) a 51.901 (2023).

La spesa annuale complessiva destinata alla “Bu-Pol”, è aumentata anch’essa: da 3,5 mio. Euro (2019), a Euro 4,1 mio. (2023). Quella per il solo personale, da 2,1 mio. (2019) a 2.6 mio Euro (2023).

Gli agenti con compiti amministrativi, sono passati da 1.000 (2019) a 1.250 (2023). Il personale operativo, è attualmente di 23.924 unità.

Notevolmente abbassata, si è - nel passato quinquennio – l’età media: da 43 anni circa a circa 41 anni.

La “Grundausbildung” di coloro, che entrano nella “Bu. Pol”., è di un anno; segue un altro anno, ivi compresi 6 mesi di “pranticantato”; infine, vi sono ulteriori 6 mesi di “Laufbahnlehrgang”.

 Per quanto concerne la “dotazione” della “Bu. Pol”., vi sono 3.266 autovetture per il servizio da svolgere quotidianamente, 1.777 “Einsatzfahrzeuge” della “Bundesbereitschaftspolizei” (che interviene, spesso, in appoggio ai Corpi di Polizia dei “Länder” in casi di sommosse (o in altre situazioni di emergenza), 166 motociclette e 92 mezzi di soccorso.

Complessivamente, nel 2023, i km percorsi dalle autovetture, sono stati 101.920.000.

94 sono gli elicotteri (di vario tipo), in dotazione alla “Bu. Pol”. Le ore di volo, nel 2023, sono state 21.349.

Nel 2023, la “Bu. Pol” ha rilevato 790. 245 reati di propria competenza.

Aumentati sono pure gli atti di violenza nei confronti degli appartenenti della Bu. Pol.; complessivamente (2023) 2.979. Si è trattato, principalmente, di pugni, calci e di oggetti lanciati contro gli agenti (bottiglie, sassi ecc.). Sporadicamente, sono state utilizzate pure autovetture, “lanciate” contro appartenenti alla Bu.Pol.  22 volte, si sono verificate minacce con armi.

Hanno riportato lesioni personali, nel 2023, 793 agenti. Gli aggressori, identificati, avevano, in media, 33 anni. Il 60% era già noto alle forze di polizia e il 49% ha agito sotto gli effetti di alcol o di stupefacenti.

Molto frequenti sono stati, nel 2023, anche i reati rilevati da “Bundespolizisten” in ambito ferroviario (ai danni di strutture e convogli): complessivamente 425.090 (+ 6,7% rispetto al 2022), di cui 25.640 reati di violenza. Nel 2023, la maggior parte degli atti di violenza contro agenti della Bu. Pol.,  è avvenuta nell’espletamento delle mansioni di polizia ferroviaria; vi è stato un incremento del 7,3% rispetto all’anno precedente. 493 sono stati gli atti di violenza nei confronti di Bundespolizisten in occasione del servizio in aeroporti.

291 episodi di violenza si sono verificati, quando la Bu. Pol. è intervenuta in ausilio di Corpi di Polizia dei “Länder”.

Nel 2020, gli atti di violenza nei confronti della Bu. Pol., erano stati 1.925, con 470 agenti, che avevano riportato lesioni personali. Da allora, vi è stato un incremento costante, sia del numero di aggressioni, che delle lesioni subite da “Bundespolizisten”.

Il 25% degli agenti era dotato di “bodycams”, il che ha facilitato l’identificazione degli aggressori.

A causa della gravità delle lesioni subite in servizio, nel 2023, 88 appartenenti alla Bu. Pol., hanno dovuto lasciare il servizio.

La Bu. Pol., nel 2023, ha anche eseguito 21.766 ordinanze di custodia cautelare in carcere, con un incremento del 14,7% rispetto al 2022 (19.023).

In data 16.10.23, la RFT ha introdotto, o, meglio, reintrodotto - temporaneamente - i controlli terrestri di frontiera per chi proveniva dalla Polonia, dalla Cechia e dalla Svizzera. Questi controlli si sono aggiunti a quelli, già in atto, sul confine con l’Austria ed erano intesi a reprimere l’immigrazione clandestina e lo “Schleusertum” (“passatori”).

Sono stati, tra il 16.10.23 e il 31.12.23, individuati (e arrestati) 440 “Schleuser” e 1.966 le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite.

Come sopra accennato, la Bu. Pol., originariamente, era formata da appartenenti al “Bundesgrenzschutz”, istituito al fine di proteggere le frontiere della RFT (in ispecie, quelle orientali): Tuttavia, il “Grenzschutz” è rimasto, anche dopo il 1989, “Kernaufgabe” della Bu-Pol.

Di conseguenza, questo Corpo di polizia, ha conservato le mansioni di “tutela dei confini”, attività di crescente importanza con la libertà di circolazione, che gli ex Stati del blocco sovietico, hanno acquistato e, soprattutto a seguito dei conflitti armati, pressochè costanti, in Medio Oriente, ma non solo.

È nota a tutti, la pressione migratoria, anche verso la RFT, avente uno standard di vita elevato e, almeno, negli anni novanta piuttosto ”spendabel” nei confronti di migranti e di rifugiati (di vario genere). La “difesa dei confini”, è diventata, man mano, di importanza fondamentale, anche per assicurare la sicurezza interna della RFT.

Il “Migrationsdruck” verso gli Stati dell’UE, in genere, e verso la RFT in particolare, non si è attenuato sensibilmente negli ultimi anni, tant’è vero, che Frontex ha rilevato, nel 2023, complessivamente 380.000 persone, che hanno varcato le “Außengrenzen” dell’UE, senza averne titolo (nel 2022, gli “unerlaubten Grenzübertritte”, erano stati 330.000).

Le “rotte” seguite dai “sans papiers” (e, in parte, tuttora), sono quelle dei Balcani e del Mediterraneo.

Cittadini dell’Afghanistan, della Siria e della Turchia, si trasferiscono, prima in Serbia o nella Bosnia-Erzegovina, per poi affidarsi a organizzazioni di “Schleuser” (“passatori”), che introducono queste persone nell’area di Schengen. Avevano varcato, abusivamente, i confini della RFT – nel 2023 – 127.546 persone.

Se paragoniamo questo numero, con quelli degli anni precedenti, abbiamo i seguenti dati:

2019: 40.610  -  2020: 35.435  -  2021: 57.631  -  2022: 91.986.

Di queste persone, sono state “introdotte” nella RFT – da “Schleuser”, 3.572 nel 2019  - 5.449 nel 2020  -  16.347 nel 2021  -  15.449 nel 2022  -  39.695 nel 2023.

Quanti sono stati, negli anni predetti, i “passatori” scoperti e arrestati da autorità della RFT?

2019: 1.224  -  2020: 1.643  -  2012: 2.132  - 2022: 2.908.

È stato accertato, dalla Bu. Pol. e da organi di polizia dei “Länder”, che tra il 2019 e il 2023, le persone soggiornanti nella RFT - senza valido titolo -  sono state:

34.458 nel 2019  -  25.347 nel 2020  -  27.734 nel 2021  -  43.560 nel 2022  -  49.802 nel 2023.

Hanno dichiarato, alle autorità della RFT, queste persone, di provenire: dalla Polonia: 32.893  - dall’Austria: 28.099  -  dalla Svizzera: 18.539  - dalla Cechia: 16.700; seguono poi altri Stati dell’UE.

Molto intensi sono stati pure i controlli eseguiti negli aeroporti della RFT (sempre nel 2023): le “Luftsicherheitskontrollen” sono state complessivamente 41.536.912.

Gli oggetti “proibiti” “confiscati” sono stati 571.745; tra di essi, vi erano 419 armi da sparo (in prevalenza pistole), 1.416 imitazioni di armi da sparo, 46.106 parti di munizioni e articoli pirotecnici.

La Bu.Pol. è stata attiva anche in occasione delle cosiddette Rückführungen (rimpatri) eseguite, in larga prevalenza, per via aerea.

La Bu. Pol., nel 2023, ha eseguito 21.206 rimpatri “aerotrasportati”. Va notato, però, che queste “Rückführungen” sono state meno della metà di quelle previste (“geplante”). Ciò è dovuto al fatto, che molte persone da rimpatriare, non erano state più reperibili il giorno fissato per il “ritrasporto” (o dell’espulsione, che dir si voglia).

Quali sono stati gli Stati, verso i quali la maggior parte delle “Rückführungen” sono state operate?

Spicca la Georgia con 1.452 “ritrasporti”; seguono, la Macedonia del Nord (1.189), l’Albania (1.180), la Turchia (881), la Serbia (864) e altri Stati come la Spagna e l’Algeria.

La Bu. Pol. ha “operato” pure all’estero? La risposta è affermativa.

I “Bundespolizisten” impiegati – nel 2023 – all’estero, sono stati complessivamente 1.745;  957 in qualità di “Frontex Team Members”. Non poche volte hanno assistito forze di polizia straniere nella difesa delle frontiere.

L’impiego di agenti della Bu. Pol., è avvenuto anche a elevata distanza dalla RFT; pure negli USA, in Colombia, nell’Africa settentrionale e in India. 217 di essi, hanno prestato attività in materia di umanitaria all’estero.

Frontex, nel 2023, ha registrato il numero più alto di ingressi clandestini di stranieri, sin dal 2015, con 127.549 persone.

Anche rispetto al 2022, vi è stato un incremento notevole (+ 39%). Negli ultimi tempi, sono aumentate considerevolmente le cosiddette Behältnisschleusungen; sono state, nel 2023, oltre 1.200 casi (con un totale di 17.500 “Geschleuste”), vale dire di persone, che “Schleuser” tentavano di introdurre nel territorio della RFT. Di “Behältnisschleusung” si parla, se gli stranieri vengono trasportati nascosti all’interno di camion, su furgoni oppure occultati nei bagagliai di automobili adibiti al trasporto di persone.

Un’annotazione alla fine. Il Governo federale, a seguito di quanto avvenuto a Solingen, ha deciso, in data 29.8.24, di prevedere ulteriori restrizioni in materia di porto di coltelli. In aree pubbliche vi sarà un divieto assoluto di portare coltelli e cosí pure in occasione di manifestazioni pubbliche, anche sportive; inoltre, sui convogli ferrovieri a lungo percorrenza. I “Länder” saranno autorizzati a introdurre un divieto assoluto di portare coltelli sui mezzi di trasporto locale. La Bu. Pol. sarà autorizzata al controllo di persone, anche indipendentemente da elementi di sospetto nei confronti delle stesse.