Cassazione Civile: forma scritta per la rinuncia alla servitù senza particolari formalità
Il predetto importante principio è stato stabilito dalla Cassazione, in un caso relativo al diritto di “servitus inaedificandi”, con rinvio ad altra sezione della Corte d’appello di Milano, che nella sentenza poi cassata aveva invece giudicato che l’istanza di rilascio di concessione edilizia non era atto di per sé diretto ad incidere sulla servitù. Viceversa, secondo la Cassazione, "nella situazione fattuale accertata dal giudice di merito, l’istanza di concessione edilizia, ove riconducibile alla volontà di entrambi i proprietari dei fondi reciprocamente asserviti, costituisce atto che implica necessariamente la volontà di estinguere la servitù per mutua rinuncia".
La sentenza è integralmente consultabile sul sito della Cassazione.
(Corte di Cassazione - Sezione Seconda Civile, Sentenza 12 maggio 2011, n. 10457).
Il predetto importante principio è stato stabilito dalla Cassazione, in un caso relativo al diritto di “servitus inaedificandi”, con rinvio ad altra sezione della Corte d’appello di Milano, che nella sentenza poi cassata aveva invece giudicato che l’istanza di rilascio di concessione edilizia non era atto di per sé diretto ad incidere sulla servitù. Viceversa, secondo la Cassazione, "nella situazione fattuale accertata dal giudice di merito, l’istanza di concessione edilizia, ove riconducibile alla volontà di entrambi i proprietari dei fondi reciprocamente asserviti, costituisce atto che implica necessariamente la volontà di estinguere la servitù per mutua rinuncia".
La sentenza è integralmente consultabile sul sito della Cassazione.
(Corte di Cassazione - Sezione Seconda Civile, Sentenza 12 maggio 2011, n. 10457).