Cassazione Civile: nomina dell’amministratore di sostegno (quasi sempre) senza legale

La Corte di Cassazione ha affermato il seguente principio: "il procedimento per la nomina dell’amministratore di sostegno, il quale si distingue, per natura, struttura e funzione, dalle procedure di interdizione e di inabilitazione, non richiede il ministero del difensore nelle ipotesi, da ritenere corrispondenti al modello legale tipico, in cui l’emanando provvedimento debba limitarsi ad individuare specificamente i singoli atti, o categorie di atti, in relazione ai quali si richiede l’intervento dell’amministratore; necessitando, per contro, della difesa tecnica ogni qualvolta il decreto che il giudice ritenga di emettere, sia o non corrispondente alla richiesta dell’interessato, incida sui diritti fondamentali della persona, attraverso la previsione di effetti, limitazioni o decadenze, analoghi a quelli previsti da disposizioni di legge per l’interdetto o l’inabilitato, per ciò stesso incontrando il limite del rispetto dei principi costituzionali in materia di diritto di difesa e del contraddittorio".

La sentenza è integralmente consultabile sul Sito della Cassazione.

(Corte di Cassazione - Sezione Prima Civile, Sentenza 29 novembre 2006, n.25366: Procedimento d nomina dell’amministratore di sostegno - Ministero del difensore - Esclusione nelle ipotesi corrispondenti al modello legale tipico).
La Corte di Cassazione ha affermato il seguente principio: "il procedimento per la nomina dell’amministratore di sostegno, il quale si distingue, per natura, struttura e funzione, dalle procedure di interdizione e di inabilitazione, non richiede il ministero del difensore nelle ipotesi, da ritenere corrispondenti al modello legale tipico, in cui l’emanando provvedimento debba limitarsi ad individuare specificamente i singoli atti, o categorie di atti, in relazione ai quali si richiede l’intervento dell’amministratore; necessitando, per contro, della difesa tecnica ogni qualvolta il decreto che il giudice ritenga di emettere, sia o non corrispondente alla richiesta dell’interessato, incida sui diritti fondamentali della persona, attraverso la previsione di effetti, limitazioni o decadenze, analoghi a quelli previsti da disposizioni di legge per l’interdetto o l’inabilitato, per ciò stesso incontrando il limite del rispetto dei principi costituzionali in materia di diritto di difesa e del contraddittorio".

La sentenza è integralmente consultabile sul Sito della Cassazione.

(Corte di Cassazione - Sezione Prima Civile, Sentenza 29 novembre 2006, n.25366: Procedimento d nomina dell’amministratore di sostegno - Ministero del difensore - Esclusione nelle ipotesi corrispondenti al modello legale tipico).