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Art. 32

Pluralità delle domande e conversione delle azioni

1. È sempre possibile nello stesso giudizio il cumulo di domande connesse proposte in via principale o incidentale. Se le azioni sono soggette a riti diversi, si applica quello ordinario, salvo quanto previsto dai Capi I e II del Titolo V del Libro IV.

2. Il giudice qualifica l’azione proposta in base ai suoi elementi sostanziali. Sussistendone i presupposti il giudice può sempre disporre la conversione delle azioni.

Bibliografia. Saitta F, Giustizia amministrativa, Padova, 1993; Abbamonte G. Laschena R., Giustizia amministrativa, Bologna, 1997; Gisondi R., Nuovi strumenti di tutela nel codice del processo amministrativo, in www.giustizia-amministrativa.it, 2011.

 

Sommario. 1. Cumulabilità delle domande.

 

1. Cumulabilità delle domande

L’articolo 32 del codice, a chiusura del capo relativo alle azioni di cognizione, ammette la cumulabilità nello stesso giudizio di domande connesse, con la specificazione che se le azioni sono soggette a riti diversi (come sovente si verifica con la proposizione di un’azione avverso il silenzio, per la quale è previsto un rito accelerato in camera di consiglio, e di un’azione di annullamento, soggetta al rito ordinario in udienza pubblica) si applica, salve alcune eccezioni relative ai riti abbreviati e speciali, il rito ordinario. La previsione segna un avanzamento rispetto all’orientamento della giurisprudenza tradizionale che, pur non escludendo il cumulo tra le azioni, aveva costantemente ritenuto inammissibile la trattazione congiunta di domande assoggettabili a riti diversi.

Per quanto attiene ai riti speciali, in tema di tutela contro l’inerzia della pubblica amministrazione, l’articolo 117, co. 6, dispone che, se l’azione di risarcimento del danno c.d. da ritardo è proposta congiuntamente a quella avverso il silenzio, il giudice può definire con il rito camerale l’azione avverso il silenzio e trattare con il rito ordinario la domanda risarcitoria. Nel processo di ottemperanza relativo ad una sentenza di accoglimento di un’azione di annullamento, invece, ove sia proposta la connessa domanda risarcitoria, il giudizio si svolge nelle forme, nei modi e nei termini del processo ordinario.

 

Il punto di vista dell’Autore

Nell’inciso “il giudice qualifica l’azione proposta” come pure in quello “il giudice può sempre disporre la conversione delle azioni” sta - come del resto in più parti del codice – il maggior apporto, anche in termini di responsabilità, che il codice attribuisce ai magistrati, chiamati nella nuova codificazione a contribuire a rendere un migliore servizio giustizia nei rapporti tra cittadini e pubblici poteri.