Costituzione Federale: diritto ad un processo equo e diritto di essere ascoltato

Recht auf rechtliches Gehör - Anhörungsrecht - e Costituzione Federale
Costituzione Federale: diritto ad un processo equo e diritto di essere ascoltato
Costituzione Federale: diritto ad un processo equo e diritto di essere ascoltato

I Introduzione - II Titolari dell’Anhörungsrecht – III Modalità di esercizio del Recht auf rechtliches Gehör - IV Obblighi di informazione – V Diritto di accesso agli atti e obbligo di comunicazione degli stessi - VI Berücksichtigungspflicht - VII Termini e preclusioni - VIII Violazioni e conseguenze

I Introduzione

La Costituzione della RFT, il Grundgesetz (GG), contiene una serie di Justizgrundrechte. Si tratta della richterlichen Unabhängigkeit (articolo 97, comma 1, GG), del Gebot des gesetzlichen Richters (articolo 101, comma 1, GG), del Richtervorbehalt (articoli  92, 104, comma 2, GG), del Grundsatz des rechtlichen Gehörs (articolo 103, 1comma 1, GG) e del Verbot der Doppelbestrafung (articolo 103, omma 3, GG). In questi principi fondamentali viene a concretarsi il Rechtsstaatsgedanke di cui all’articolo 20, comma 3, GG ed essi tendono ad assicurare un rechtsstaatlich-faires Verfahren.

“Vor Gericht hat jedermann Anspruch auf rechtliches Gehör”. Così prevede l’articolo 103, comma 1, GG. Questa rechtsstaatliche Verfahrensgarantie è stata riconosciuta esplicitamente soltanto nella Costituzione federale del 1949 e costituisce la prozessuale Grundnorm per tutti i procedimenti giudiziari. Si parla in proposito anche di “prozessuales Urrecht” e di “objektivrechtliches Verfahrensprinzip”, da ritenersi costitutivo di un rechtsstaatlichen Verfahren (Ord. BVerGE = Corte Costituzionale Federale: 30.4.2003). Il Recht auf rechtliches Gehör, detto anche Gehörrecht, è un grundrechtsgleiches Recht (BVerfGE 53, 219 (222) e 61, 14 (17)) ed è da porre in relazione all’articolo 1,  comma 1, GG, il Menschenwürdegrundsatz. Nei procedimenti giudiziari, la persona non è oggetto della decisione giudiziaria, ma ha diritto “zu Wort zu kommen”. Il Rechtsstaatsgebot esige “gesicherte justitielle Verfahrensstandards” e da esso si deduce anche lo Justizgewährungsanspruch nonchè la garanzia di un “wirkungsvollen Rechtsschutz” (BVerfGE 84, 366 (369)).

II   Titolari dell’Anhörungsrecht

Il diritto auf rechtliches Gehör può essere fatto valere dinanzi alle autorità giurisdizionali statali, in tutti i procedimenti (fatta eccezione per i Verwaltungsverfahren) e in tutti i gradi di giudizio. Spetta a tutte le persone - ivi comprese le persone giuridiche di diritto pubblico, anche se non sono rechtsfähig - se sussiste una hinreichende Beziehung zum Verfahren. Compete altresì ai terzi, qualora siano “durch das Verfahren unmittelbar in ihren Rechten betroffen”(BVerfGE 60, 1 (13 e 89, 381 (300)).

Rechtliches Gehör significa avere la facoltà di interloquire, di poter influire sul procedimento e che l’autorità giudiziaria può porre a base delle proprie decisioni soltanto fatti in ordine ai quali alle parti era consentito “sich zu äußern”; altrimenti vi è Verwertungsverbot (divieto di utilizzabilità). È stato detto che rechtliches Gehör significa “Äußerung, Information und Berücksichtig ung” (BVerfGE 107, 395 (409)). A tal fine, a carico dell’autorità giudiziaria, sono poste anche  Mitteilungs- und Informationspflichten nonché l’obbligo di motivazione del provvedimento conclusivo.

III Modalità di esercizio del Recht auf rechtliches Gehör

Per quanto attiene alle modalità, attraverso le quali va consentito l’esercizio del diritto auf rechtliches Gehör, non è prescritta una determinata forma ed è stato ritenuto che non vi è un “verfassungsrechtlicher Anspruch auf Mündlichkeit (BVerfGE 9, 89 (95)), a meno che l’oralità non sia prescritta da apposita norma di legge. Va poi rilevato che deve trovare applicazione anche il principio dell’Unmittelbarkeit. Pertanto non può aversi “Anhörung durch Behörden”. Le modalità della cosiddetta Gehörsgewährung sono attuabili mediante leggi ordinarie che possono anche contenere termini perentori (per salvaguardare il principio della Verfahrenskonzentration e della Verfahrensbeschleunigung) purché non comportino “unzumutbare Einschränkungen”, nel qual caso verrebbe altresi’ violato l’articolo 19, comma 4, GG (BVerfGE 77, 275 ( 284)). Si è parlato, a proposito del rechtlichen Gehör, di Gesetzesabhängigkeit, la quale implica un controllo più approfondito di conformità a norme costituzionali rispetto ad altre disposizioni. L’articolo 103, comma 1, Costituzione federale è, da un lato, Maßstab für das Prozessrecht, dall’altro lato Leitlinie für dessen Anwendung.

IV Obblighi di informazione

Sopra abbiamo detto che ai Verfahrensbeteiligten deve essere riconosciuta la facoltà “auf das Verfahren Einfluss nehmen zu können”. Questa facoltà presuppone naturalmente che le parti abbiano adeguata conoscenza degli atti del procedimento. Per assicurarne la conoscenza, dal disposto dell’articolo 103, comma 1, GG, sono stati dedotti obblighi a carico dell’autorità giudiziaria, di informare le parti “über den relevanten Verfahrensstoff” (BVerfGE 89, 28 (35 f)). Ciò non comporta però un’esenzione delle parti dall’onere di informarsi anch’esse “in zumutbarerWeise” presso l’ufficio giudiziario competente. Le Hinweispflichten dell’AG  di cui al § 265 StPO (la stessa cosa vale per il § 139 del codice di procedura civile (ZPO)), vengono ritenute dettate in attuazione dell’articolo 103, comma 1, GG; così pure l’obbligo di informare le parti sugli atti che hanno fatto parte di un altro procedimento e che vengono acquisiti, anche d’ufficio, dall’AG (“beigezogene Akten”) ed utilizzati ai fini della decisione. Anche nei procedimenti concernenti “einstweiligen Rechtsschutz”, il giudice può basare la sua decisione soltanto su fatti in ordine ai quali le parti avevano potuto interloquire.

La ratio dell’articolo 103, comma 1, GG, è quella di prevenire le cosiddette Überraschungsentscheidungen.

V Diritto di accesso agli atti e obbligo di comunicazione degli stessi     

Il diritto, costituzionalmente garantito, di poter consultare gli atti del procedimento è riconducibile anch’esso al diritto “auf rechtliches Gehör”; violazioni del diritto auf Akteneinsicht sono da considerare “Verstöße gegen Artikel 103, Abs.1, GG.  Interessi alla segretezza degli atti processuali possono comportare una compressione del Recht auf rechtliches Gehör. Ma non in un procedimento penale (BVerfGEGK 10, 7, (10)).

Per quanto concerne le notificazioni, il giudice deve verificare se è stata scelta una forma che assicura l’effettiva  conoscenza dell’atto da parte del destinatario, che non può ritenersi garantita, se si procede alle cosiddette Ersatzzustellungen. Le öffentlichen Zustellungen sono in contrasto con il disposto dell’articolo 103, comma 1, GG, tutte le volte in cui sarebbe stato, senz’altro, possibile una Zustellung in forma diversa (BGHSZ 118, 45 (47)). Se la Zustellung è avvenuta “formlos”, il rischio della mancata conoscenza da parte del destinatario non può essere posta a carico di quest’ultimo, il quale è altresì esente dalla Beweislast in ordine alla mancata conoscenza.

Dato che lo scopo del disposto dell’articolo 103, comma 1, GG, è quello di consentire alle parti di esercitare i loro diritti, il rechtliches Gehör deve essere concesso, in linea di massima, anticipatamente, a meno che ciò non comporti una Vereitelung des Verfahrenszweckes.

Per quanto attiene alle modalità, attraverso le quali va consentito l’esercizio del diritto auf rechtliches Gehör, non è prescritta una determinata forma ed è stato ritenuto che non vi è un “verfassungsrechtlicher Anspruch auf Mündlichkeit” (BVerfGE 9, 89 (95ff)), a meno che l’oralità non sia prescritta da apposita norma di legge. Va poi rilevato che deve trovare applicazione anche il principio dell’Unmittelbarkeit. Pertanto non può aversi “Anhörung durch Behörden” (per esempio da parte di organi di polizia).

Le Rechtsmittelbelehrungen devono avvenire in una lingua compresa dalle parti; altrimenti sono da considerare come non date (BVerfGE 40, 95 (100)). Anche i paragrafi 185 e seguenti GVG (Gerichtsverfassungsgesetz - Ordinamento giudiziario) sono intesi ad assicurare il diritto auf rechtliches Gehör e prevdono l’obbligo della nomina di un interprete.

Il giudice non adempie alla sua gerichtlichen  Informationspflicht, se non facoltizza le parti di interloquire anche in ordine a prove da esso acquisite d’ufficio, se la decisione verrà basata anche su queste prove (BVerfGE 70, 180 (189)). La partecipazione dei Verfahrensbeteiligten alla trattazione orale deve comunque essere assicurata, se altrimenti la Wahrnehmung des Gehörrechtes verrebbe anche soltanto resa più gravosa. Inoltre deve essere concesso il tempo necessario per una substantiellen Stellungnahme (mit angemessenen Äußerungsfristen).

VI Berücksichtigungspflicht

La cosidetta Berücksichtigungspflicht implica che il giudice non può ignorare quanto dedotto dall’Äußerungsberechtigten e deve tenere conto di ciò in modo adeguato; altrimenti è ravvisabile Verletzung des Rechtes auf rechtliches Gehör. La stessa cosa vale in caso di Nichtberücksichtigung eines erheblichen und zulässigen Beweisangebotes. Vi è Gehörverstoß tutte le volte in cui il diniego dell’ammissione di prove “findet im Prozessrecht keine Stütze”. È, questo, un correttivo quanto mai opportuno per  prevenire che venga sentita una sola parte e che vengano ammesse soltanto le prove richieste da questa parte (o che non vengano ammesse affatto prove), defraudando controparte del diritto (elementare) di provare; parte, che, naturalmente, è destinata a “soccombere”, se non le viene consentita provare  i propri assunti. Va rilevato che il processo penale quale, è configurato dal codice di procedura penale vigente nella RFT, non è un processo di parte (a differenza del procedimento civile) e che vige il principio della materiellen Wahrheitserforschung, della Wahrheitserforschungs pflicht. Si parla anche di Ermittlungsgrundsatz o Untersuchungsgrundsatz. La Wahrheitserforschungspflicht del PM, risulta dai §§ 160 e 163 StPO; quella del giudice è sancita dal § 244, commi 1 e 2, StPO (“Beweis m u s s  erhoben werden über alle entscheidungserheblichen Tatsachen“; è questa l’Amtsaufklärungspflicht).

Questo dovere implica che il giudice non può (e non deve) accontentarsi delle prove richieste dalle parti, ma è tenuto, “ die Anklage erschöpfend zu behandeln”; è stato detto che: “Es ist das G e r i c h t, das die Sache klärt, mit der es befasst ist”, per cui non vi è posto per la Disposititonsmaxime, per la Verfügungsfreiheit der Parteien (a differenza del processo civile, nel quale il giudice basa la sua decisione sulla “prozessuale Wahrheit”. 

VII Termini e preclusioni

Termini e preclusioni per il Parteivorbringen non violano il principio della rechtsstaatlichen Verfahrensgestaltung (se e in quanto dettati ai fini della Rechtssicherheit e del zeitgerechten Rechtsschutz) e se non sono tali da costituire una unzumutbare Erschwerung des Rechtsschutzes; in quest’ ultimo caso, se sono gravi, è ravvisabile un Verfassungsverstoß. Le Äußerungsfristen, se previste da specifiche disposizioni del codice di procedura penale, vanno determinate da caso a caso, ma la Corte costituzionale federale ritiene che il termine non possa essere inferiore a tre giorni lavorativi (BVerfGE 24, 23 (25)).

L’obbligo posto a carico del giudice, di “prendere cognizione” del Parteivorbringen, sarebbe privo di effetti pratici se non vi sarebbero le cosiddette Begründungserfordernisse; esse non sussistono però con riferimento a decisioni non impugnabili.

VIII Violazioni e conseguenze

La violazione del diritto auf rechtliches Gehör comporta l’annullamento del provvedimento se è ragionevole presumere che il rispetto di questo diritto avrebbe condotto ad una decisione diversa da quella adottata. È stato anche detto che “potentielle Kausalität reicht aus”.

Per ovviare a violazioni sono previsti vari Rechtsbehelfe (come per esempio Revisionszulassung, Nichtigkeitsklage); è ammissibile pure la cosiddetta Selbstkorrektur.

I Introduzione - II Titolari dell’Anhörungsrecht – III Modalità di esercizio del Recht auf rechtliches Gehör - IV Obblighi di informazione – V Diritto di accesso agli atti e obbligo di comunicazione degli stessi - VI Berücksichtigungspflicht - VII Termini e preclusioni - VIII Violazioni e conseguenze

I Introduzione

La Costituzione della RFT, il Grundgesetz (GG), contiene una serie di Justizgrundrechte. Si tratta della richterlichen Unabhängigkeit (articolo 97, comma 1, GG), del Gebot des gesetzlichen Richters (articolo 101, comma 1, GG), del Richtervorbehalt (articoli  92, 104, comma 2, GG), del Grundsatz des rechtlichen Gehörs (articolo 103, 1comma 1, GG) e del Verbot der Doppelbestrafung (articolo 103, omma 3, GG). In questi principi fondamentali viene a concretarsi il Rechtsstaatsgedanke di cui all’articolo 20, comma 3, GG ed essi tendono ad assicurare un rechtsstaatlich-faires Verfahren.

“Vor Gericht hat jedermann Anspruch auf rechtliches Gehör”. Così prevede l’articolo 103, comma 1, GG. Questa rechtsstaatliche Verfahrensgarantie è stata riconosciuta esplicitamente soltanto nella Costituzione federale del 1949 e costituisce la prozessuale Grundnorm per tutti i procedimenti giudiziari. Si parla in proposito anche di “prozessuales Urrecht” e di “objektivrechtliches Verfahrensprinzip”, da ritenersi costitutivo di un rechtsstaatlichen Verfahren (Ord. BVerGE = Corte Costituzionale Federale: 30.4.2003). Il Recht auf rechtliches Gehör, detto anche Gehörrecht, è un grundrechtsgleiches Recht (BVerfGE 53, 219 (222) e 61, 14 (17)) ed è da porre in relazione all’articolo 1,  comma 1, GG, il Menschenwürdegrundsatz. Nei procedimenti giudiziari, la persona non è oggetto della decisione giudiziaria, ma ha diritto “zu Wort zu kommen”. Il Rechtsstaatsgebot esige “gesicherte justitielle Verfahrensstandards” e da esso si deduce anche lo Justizgewährungsanspruch nonchè la garanzia di un “wirkungsvollen Rechtsschutz” (BVerfGE 84, 366 (369)).

II   Titolari dell’Anhörungsrecht

Il diritto auf rechtliches Gehör può essere fatto valere dinanzi alle autorità giurisdizionali statali, in tutti i procedimenti (fatta eccezione per i Verwaltungsverfahren) e in tutti i gradi di giudizio. Spetta a tutte le persone - ivi comprese le persone giuridiche di diritto pubblico, anche se non sono rechtsfähig - se sussiste una hinreichende Beziehung zum Verfahren. Compete altresì ai terzi, qualora siano “durch das Verfahren unmittelbar in ihren Rechten betroffen”(BVerfGE 60, 1 (13 e 89, 381 (300)).

Rechtliches Gehör significa avere la facoltà di interloquire, di poter influire sul procedimento e che l’autorità giudiziaria può porre a base delle proprie decisioni soltanto fatti in ordine ai quali alle parti era consentito “sich zu äußern”; altrimenti vi è Verwertungsverbot (divieto di utilizzabilità). È stato detto che rechtliches Gehör significa “Äußerung, Information und Berücksichtig ung” (BVerfGE 107, 395 (409)). A tal fine, a carico dell’autorità giudiziaria, sono poste anche  Mitteilungs- und Informationspflichten nonché l’obbligo di motivazione del provvedimento conclusivo.

III Modalità di esercizio del Recht auf rechtliches Gehör

Per quanto attiene alle modalità, attraverso le quali va consentito l’esercizio del diritto auf rechtliches Gehör, non è prescritta una determinata forma ed è stato ritenuto che non vi è un “verfassungsrechtlicher Anspruch auf Mündlichkeit (BVerfGE 9, 89 (95)), a meno che l’oralità non sia prescritta da apposita norma di legge. Va poi rilevato che deve trovare applicazione anche il principio dell’Unmittelbarkeit. Pertanto non può aversi “Anhörung durch Behörden”. Le modalità della cosiddetta Gehörsgewährung sono attuabili mediante leggi ordinarie che possono anche contenere termini perentori (per salvaguardare il principio della Verfahrenskonzentration e della Verfahrensbeschleunigung) purché non comportino “unzumutbare Einschränkungen”, nel qual caso verrebbe altresi’ violato l’articolo 19, comma 4, GG (BVerfGE 77, 275 ( 284)). Si è parlato, a proposito del rechtlichen Gehör, di Gesetzesabhängigkeit, la quale implica un controllo più approfondito di conformità a norme costituzionali rispetto ad altre disposizioni. L’articolo 103, comma 1, Costituzione federale è, da un lato, Maßstab für das Prozessrecht, dall’altro lato Leitlinie für dessen Anwendung.

IV Obblighi di informazione

Sopra abbiamo detto che ai Verfahrensbeteiligten deve essere riconosciuta la facoltà “auf das Verfahren Einfluss nehmen zu können”. Questa facoltà presuppone naturalmente che le parti abbiano adeguata conoscenza degli atti del procedimento. Per assicurarne la conoscenza, dal disposto dell’articolo 103, comma 1, GG, sono stati dedotti obblighi a carico dell’autorità giudiziaria, di informare le parti “über den relevanten Verfahrensstoff” (BVerfGE 89, 28 (35 f)). Ciò non comporta però un’esenzione delle parti dall’onere di informarsi anch’esse “in zumutbarerWeise” presso l’ufficio giudiziario competente. Le Hinweispflichten dell’AG  di cui al § 265 StPO (la stessa cosa vale per il § 139 del codice di procedura civile (ZPO)), vengono ritenute dettate in attuazione dell’articolo 103, comma 1, GG; così pure l’obbligo di informare le parti sugli atti che hanno fatto parte di un altro procedimento e che vengono acquisiti, anche d’ufficio, dall’AG (“beigezogene Akten”) ed utilizzati ai fini della decisione. Anche nei procedimenti concernenti “einstweiligen Rechtsschutz”, il giudice può basare la sua decisione soltanto su fatti in ordine ai quali le parti avevano potuto interloquire.

La ratio dell’articolo 103, comma 1, GG, è quella di prevenire le cosiddette Überraschungsentscheidungen.

V Diritto di accesso agli atti e obbligo di comunicazione degli stessi     

Il diritto, costituzionalmente garantito, di poter consultare gli atti del procedimento è riconducibile anch’esso al diritto “auf rechtliches Gehör”; violazioni del diritto auf Akteneinsicht sono da considerare “Verstöße gegen Artikel 103, Abs.1, GG.  Interessi alla segretezza degli atti processuali possono comportare una compressione del Recht auf rechtliches Gehör. Ma non in un procedimento penale (BVerfGEGK 10, 7, (10)).

Per quanto concerne le notificazioni, il giudice deve verificare se è stata scelta una forma che assicura l’effettiva  conoscenza dell’atto da parte del destinatario, che non può ritenersi garantita, se si procede alle cosiddette Ersatzzustellungen. Le öffentlichen Zustellungen sono in contrasto con il disposto dell’articolo 103, comma 1, GG, tutte le volte in cui sarebbe stato, senz’altro, possibile una Zustellung in forma diversa (BGHSZ 118, 45 (47)). Se la Zustellung è avvenuta “formlos”, il rischio della mancata conoscenza da parte del destinatario non può essere posta a carico di quest’ultimo, il quale è altresì esente dalla Beweislast in ordine alla mancata conoscenza.

Dato che lo scopo del disposto dell’articolo 103, comma 1, GG, è quello di consentire alle parti di esercitare i loro diritti, il rechtliches Gehör deve essere concesso, in linea di massima, anticipatamente, a meno che ciò non comporti una Vereitelung des Verfahrenszweckes.

Per quanto attiene alle modalità, attraverso le quali va consentito l’esercizio del diritto auf rechtliches Gehör, non è prescritta una determinata forma ed è stato ritenuto che non vi è un “verfassungsrechtlicher Anspruch auf Mündlichkeit” (BVerfGE 9, 89 (95ff)), a meno che l’oralità non sia prescritta da apposita norma di legge. Va poi rilevato che deve trovare applicazione anche il principio dell’Unmittelbarkeit. Pertanto non può aversi “Anhörung durch Behörden” (per esempio da parte di organi di polizia).

Le Rechtsmittelbelehrungen devono avvenire in una lingua compresa dalle parti; altrimenti sono da considerare come non date (BVerfGE 40, 95 (100)). Anche i paragrafi 185 e seguenti GVG (Gerichtsverfassungsgesetz - Ordinamento giudiziario) sono intesi ad assicurare il diritto auf rechtliches Gehör e prevdono l’obbligo della nomina di un interprete.

Il giudice non adempie alla sua gerichtlichen  Informationspflicht, se non facoltizza le parti di interloquire anche in ordine a prove da esso acquisite d’ufficio, se la decisione verrà basata anche su queste prove (BVerfGE 70, 180 (189)). La partecipazione dei Verfahrensbeteiligten alla trattazione orale deve comunque essere assicurata, se altrimenti la Wahrnehmung des Gehörrechtes verrebbe anche soltanto resa più gravosa. Inoltre deve essere concesso il tempo necessario per una substantiellen Stellungnahme (mit angemessenen Äußerungsfristen).

VI Berücksichtigungspflicht

La cosidetta Berücksichtigungspflicht implica che il giudice non può ignorare quanto dedotto dall’Äußerungsberechtigten e deve tenere conto di ciò in modo adeguato; altrimenti è ravvisabile Verletzung des Rechtes auf rechtliches Gehör. La stessa cosa vale in caso di Nichtberücksichtigung eines erheblichen und zulässigen Beweisangebotes. Vi è Gehörverstoß tutte le volte in cui il diniego dell’ammissione di prove “findet im Prozessrecht keine Stütze”. È, questo, un correttivo quanto mai opportuno per  prevenire che venga sentita una sola parte e che vengano ammesse soltanto le prove richieste da questa parte (o che non vengano ammesse affatto prove), defraudando controparte del diritto (elementare) di provare; parte, che, naturalmente, è destinata a “soccombere”, se non le viene consentita provare  i propri assunti. Va rilevato che il processo penale quale, è configurato dal codice di procedura penale vigente nella RFT, non è un processo di parte (a differenza del procedimento civile) e che vige il principio della materiellen Wahrheitserforschung, della Wahrheitserforschungs pflicht. Si parla anche di Ermittlungsgrundsatz o Untersuchungsgrundsatz. La Wahrheitserforschungspflicht del PM, risulta dai §§ 160 e 163 StPO; quella del giudice è sancita dal § 244, commi 1 e 2, StPO (“Beweis m u s s  erhoben werden über alle entscheidungserheblichen Tatsachen“; è questa l’Amtsaufklärungspflicht).

Questo dovere implica che il giudice non può (e non deve) accontentarsi delle prove richieste dalle parti, ma è tenuto, “ die Anklage erschöpfend zu behandeln”; è stato detto che: “Es ist das G e r i c h t, das die Sache klärt, mit der es befasst ist”, per cui non vi è posto per la Disposititonsmaxime, per la Verfügungsfreiheit der Parteien (a differenza del processo civile, nel quale il giudice basa la sua decisione sulla “prozessuale Wahrheit”. 

VII Termini e preclusioni

Termini e preclusioni per il Parteivorbringen non violano il principio della rechtsstaatlichen Verfahrensgestaltung (se e in quanto dettati ai fini della Rechtssicherheit e del zeitgerechten Rechtsschutz) e se non sono tali da costituire una unzumutbare Erschwerung des Rechtsschutzes; in quest’ ultimo caso, se sono gravi, è ravvisabile un Verfassungsverstoß. Le Äußerungsfristen, se previste da specifiche disposizioni del codice di procedura penale, vanno determinate da caso a caso, ma la Corte costituzionale federale ritiene che il termine non possa essere inferiore a tre giorni lavorativi (BVerfGE 24, 23 (25)).

L’obbligo posto a carico del giudice, di “prendere cognizione” del Parteivorbringen, sarebbe privo di effetti pratici se non vi sarebbero le cosiddette Begründungserfordernisse; esse non sussistono però con riferimento a decisioni non impugnabili.

VIII Violazioni e conseguenze

La violazione del diritto auf rechtliches Gehör comporta l’annullamento del provvedimento se è ragionevole presumere che il rispetto di questo diritto avrebbe condotto ad una decisione diversa da quella adottata. È stato anche detto che “potentielle Kausalität reicht aus”.

Per ovviare a violazioni sono previsti vari Rechtsbehelfe (come per esempio Revisionszulassung, Nichtigkeitsklage); è ammissibile pure la cosiddetta Selbstkorrektur.