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Covid: qualche ragionamento critico

Dopo la lettura di alcuni contributi su Filodiritto, Fabio Palma dice la sua sulla pandemia
E covid fu
Ph. Luca Martini / E covid fu

Covid: è andato davvero tutto bene?

Questo non è un contributo rigoroso perchè manca qualunque criterio scientifico che renderebbe un contributo alla statistica del Covid rigoroso e pubblicabile.

Tuttavia, alcune stime e valutazioni clamorosamente errate in tema Covid (si ricordi la previsione di 150k in TI a seguito della riapertura del 18 Maggio 2020, furono poi 150... e le stime totalmente errate di nefaste richiusure a seguito delle riaperture di fine Aprile 2021) rendono a mio parere legittime delle osservazioni apolitiche, spogliate da ogni retorica di auto-elogio governativo.

Covid: alcuni dati per riflettere

Partiamo da alcuni punti ineccepibili, anche se scomodi

  1. I lockdown europei, tutti e in particolare quello italiano, hanno fallito. Totalmente. Non solo il numero dei decessi per 100k abitanti è, per esempio in Italia, assurdamente alto, ma le conseguenze su disoccupazione giovanile, nuovi depressi fra gli Under 20 e nuova povertà creata, sono perfino peggiori. 1 milione di italiani finiti sotto la soglia di povertà significano oltre il 70% di loro con attesa di vita tagliata da 2,5 a 12 anni a seconda del luogo di residenza;
  2. Paesi come la Svezia e la Spagna mostrano che politiche di restrizioni molto più blande delle nostre o di quelle francesi e tedesche non hanno per nulla dato conseguenze peggiori su decessi, anche considerando che Stoccolma, Barcellona e Madrid hanno densità demografiche fra le prime in Europa e popolazione assoluta confrontabile, addirittura molto più grande, delle metropoli italiane e tedesche. La Florida è un altro esempio occidentale del tutto confrontabile con quello di grandi città europee, e a fronte di lockdown praticamente inesistenti non si sono avuti dati peggiori, con però parametri sociali ed economici molto meno negativi;
  3. I lockdown europei, sopratutto quello italiano, sono stati dettati da assenza di posti letto, per ricoveri più che per TI. Sulle TI, il 30% di occupazione era soglia di rischio massimo per l'Italia, per la Svezia il 70%. Tutti i paesi europei hanno scontato errori clamorosi nelle RSA e mancanza di cure a domicilio di prevenzione;
  4. Il 2021 è identico, quanto a discesa di contagi, decessi, ricoveri, al 2020. NON si può ancora dire che il vaccino sia un successo. Israele lascia ben sperare, ma a fronte di campagne di vaccinazioni differenti, tutta Europa vede il covid quasi scomparire dal 20 Aprile in poi, esattamente come nel 2020. La retorica di Ministri, virologi maimstream, CTS vari, giornalisti, è insopportabilmente falsa. È la stagionalità l'unica arma certa vincente di questo periodo. Il virus è andato in letargo, a metà ottobre vedremo se il vaccino renderà il suo risveglio indolore.

Covid: il lockdown ha funzionato?

Premetto che non sono per nulla di sensibilità politica di destra (anzi...) e che sono fin da subito però stato molto critico verso la strategia lockdown non stratificato per età.

Confrontare in tema Covid la Svezia con la Norvegia e la Finlandia solo per collocazione geografica è come confrontare la Campania con la Basilicata, o la piana di Napoli con l'Irpinia.

Stoccolma è settima in Europa come core demografico più denso.

Nel combo decessi-100k, aumento disoccupazione giovanile, crollo PIL, casi di depressione e crollo PIl, che vede purtroppo l'italia al primo posto, la Svezia risulta lontanissima da tutte le prime dieci nazioni popolose d'Europa. Di fatto, la sua mortalità 2020 vs 2017-2020 è quella meno aumentata dell'intera Europa...

Di tutta questa bruttissima storia, una sola variabile è rimasta sempre immutata (vorrei dire fortunatamente...), ovvero la letalità per età

Anche le mutazioni del Covid, ovviamente attese, non hanno variato la natura di questo virus, super letale sopra i 70 anni, praticamente trascurabile sotto i 40 anni, e in mezzo, fra cui i miei 56 anni, molto meno pericoloso di altre patologie o accidenti casuali. Il covid per gli Under 20 non è un pericolo, non lo è mai stato in maniera significativa ( almeno 20 patologie più pericolose...), anche per gli Under 40 in generale ben altre sono le malattie di cui preoccuparsi

Tutto il resto, compreso la sua trasmissibilità, presta il fianco a paradossi, e i paradossi sono forieri di stupidaggini...se si ricorda, furono obbligatori i guanti, per un mesetto, e chi è abituato ad analizzare secondo logica hegeliana ebbe subito dei dubbi.

Covid: e le mascherine?

Nei Paesi Bassi e in Svezia praticamente mai usate, come a Miami  e in molti stati americani, e non si sono estinti, sono stati colpiti quanto e anche, a dirla tutta, meno di noi...

Covid: e le scuole?

Già al 10 marzo 2020 fu chiaro dalle curve che la chiusura delle scuole non aveva avuto alcun impatto, il Covid colpiva per ben altre vie. Le riaperture 2021 lo hanno confermato, a fronte dei centri bricolage super affollati per tutte le seconda e terza ordinata, età media sopra i 60 anni...

D'altro canto, quante coppie fidanzate ci sono in Italia?

Ha senso la mascherina per tutti, statisticamente, quando i fidanzati possono vedersi e vivono poi in casa con anziani?

Ogni simulazione porterebbe a questo risultato: il Covid si diffonde senza il minimo problema se non a decorso temporale diverso se non si isolano in una gabbia di vetro gli over 70. Sperabilmente, il vaccino è anche un'alternativa, ora, alla gabbia di vetro

Nulla è mai cambiato dal caso Diamond Princess, caso statisticamente perfetto e incredibilmente ignorato dai Cts europei, Tegnell escluso. 

Puoi fare lockdown estremo, ma il Covid colpisce chi deve colpire, è solo questione di giorni, o settimane. Lo scrissi il 23 febbraio 2020.

Detto che siamo tutt'ora in una situazione in cui esperti si contraddicono con ferocia, vedo che manca, a livello mainstream, una pacata analisi post mortem, probabilmente perchè tutti gli esperti mainstream odiano ammettere le proprie previsioni sbagliate e la politica al potere non vuole ammettere di aver fallito come peggio non era possibile.

Il computo dei decessi degli anziani, le code chilometriche per i pasti di ex lavoratori e la tragedia più grande, ovvero le centinaia di migliaia di adolescenti in depressione e dal futuro irreversibilmente segnato, sono una pietra tombale sulla retorica del “modello che ha funzionato”.

Non ha funzionato nulla, e in Italia in particolare peggio che altrove, con un Ministero della salute totalmente impreparato e consigliato male.

Se la priorità di uno stato e della politica è quello di pavimentare il miglior futuro possibile del proprio popolo, da marzo 2020 in poi non è stata effettuata una sola scelta giusta. I giovani sono stati massacrati, e il covid ha colpito tutti quelli che poteva colpire.

Uno stratega dovrebbe ripartire dal Caso Diamond Princess, l'unico statisticamente perfetto (una nave isolata...), e garantire ai giovani tutte le libertà.

Tutte.

Infine, un cortometraggio che, forse, uscì troppo presto, ma che evidentemente aveva colpito nel segno individuando, molti mesi prima che se ne accorsero i media mainstream, quale fosse la generazione più flagellata. La retorica di “prima la salute” era ed è completamente sbagliata nelle variabili considerate.