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DAZN: interviene la camera

Approvata la risoluzione per garantire trasparenza e qualità
Dazn
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DAZN arriva in Parlamento

L’ormai annosa questione che vede protagonista l’emittente sportiva di streaming DAZN, relativamente alla qualità del servizio offerto agli abbonati è approdata in Parlamento che ha infatti approvato in data 23/09/2021 la risoluzione 7-00725, presentata dall'onorevole Raffaella Paita (Italia Viva).

L’obiettivo della IX Commissione della Camera dei Deputati (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) è garantire ed “assicurare a tutti gli utenti la fruizione del servizio nel rispetto di standard qualitativi di regolarità e continuità che siano adeguati al contenuto del servizio e altresì, a fronte di eventuali disservizi, strumenti adeguati, efficaci e tempestivi di tutela e di assistenza e di risoluzione delle controversie”, essendo, il campionato di Serie A un tema di generale e diffuso interesse.

 

DAZN: cosa dovrà assicurare

La IX Commissione della Camera dei Deputati impegna di fatto l’esecutivo ad adottare tutte le iniziative di competenza, anche normativa, che siano volte ad assicurare che:

  • Dazn e tutti gli altri operatori che offrono servizi analoghi garantiscano agli utenti piena tutela in materia di trasparenza, informazione, indennizzi, reclami e assistenza tecnica, assegnando nel caso all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni poteri di controllo e sanzionatori, come previsto per tutti gli operatori di servizi di comunicazione elettronica;
  • a garanzia del mercato, le rilevazioni degli indici di ascolto effettuate da Dazn e da tutti gli altri operatori analoghi si conformino a criteri di trasparenza, verificabilità e certificazione, anche tenendo conto di quanto previsto nell'atto di indirizzo dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (delibera n. 194/21/CONS);
  • vengano rafforzati i poteri dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni affinché possa prescrivere alle piattaforme per la distribuzione in streaming di contenuti audiovisivi l'adozione di tutte le modalità tecniche e gli investimenti al fine di evitare che l'eventuale sovraccarico delle reti possa bloccare o rallentare il traffico dei dati, compromettendo lo svolgimento di servizi essenziali.


La difesa di DAZN

DAZN, che esprime il proprio “dispiacere”, in una nota assicura come stia proseguendo il lavoro per lo sviluppo e il potenziamento dei servizi, sottolineando che il Paese ha imboccato una svolta epocale che lo porterà a cambiare radicalmente le abitudini relative alla visione dei contenuti televisivi.

“Continuiamo a lavorare, proseguendo nel costante dialogo e collaborazione con l’Autorità e i partner, fondamentali in questo progetto di cambiamento senza precedenti, così come nello sviluppo e nel potenziamento di DAZN Edge, la cache proprietaria per la gestione del traffico e nell’ulteriore ottimizzazione dei processi con le CDN globali – continua la nota.

 

Tutta colpa di DAZN?

Se da un lato è vero che DAZN ha l’obbligo di garantire un servizio stabile e trasparente da un’altra prospettiva è anche vero che essendo il servizio erogato a mezzo internet, rendendo di fatto smart la visione dei contenuti offerti, la rete internet utilizzata dagli abbonati deve essere adeguata a supportare un traffico dati così elevato e soprattutto deve essere di ultima generazione (fibra).

Ciò basterebbe a stemperare quantomeno i toni dell’annosa questione che vede DAZN protagonista in negativo ma non estinguerebbe le responsabilità evidenti di un’emittente che, data la situazione, deve intervenire, come egli stesso ammette, “nello sviluppo e nel potenziamento di Dazn Edge, la cache proprietaria per la gestione del traffico e nell’ulteriore ottimizzazione dei processi con le Cdn globali” (server di distribuzione globale dei contenuti).