“Falsa demonstratio non nocet“ Errata indicazione di un mezzo di impugnazione

§ 300 StGB (CPP) – RFT
impugnazione
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“Falsa demonstratio non nocet“ Errata indicazione di un mezzo di impugnazione - § 300 StGB (CPP) – RFT
 

Una delle norme più brevi contenute nella StPO (CPP) della RFT, è il § 300, intitolato: “Falschbezeichnung eines zulässigen Rechtsmittels” e che prevede: “Ein Irrtum in der Bezeichnung des zulässigen Rechtsmittels, ist unschädlich”.

È stato detto, che il § 300 StPO, costituisce una concretizzazione del principio generale, deducibile dall’art. 19, Abs. 4, “GG” (“Grundgesetz” – Costituzione federale), secondo il quale, il cittadino ha diritto a una “möglichst wirksamen, gerichtlichen Kontrolle” (controllo, il più possibile efficiente) da parte dell’autorità giudiziaria); si vedano, in questo senso, BVerfGE – Corte Cost. Feder.- 35, 263 e 40, 272, 275.

Ciò comporta, che un semplice errore nell’indicazione, vale a dire, nella denominazione del mezzo di impugnazione, non deve implicarne l’inammissibilità.

Un’univoca impugnazione, anche se erroneamente indicata, è “unschädlich”; dalla stessa, non può conseguire “danno” al proponente impugnazione.

Il § 300 StPO trova applicazione, non soltanto per le impugnazioni in senso stretto, ma anche per i cosiddetti Rechtsbehelfe e per le richieste in materia di “Straf-und Bußgeldverfahren”; altresí, per le impugnazioni proposte dal PM, anche se, in tal caso, trattandosi di persona esperta, i criteri di valutazione sono più”stringenti”. Cosí, per esempio, è stato ritenuto dalla Suprema Corte Federale (BGH), che è da considerare “unschädlich”, l’errata indicazione dell’impugnazione, da parte del PM, nel caso, in cui il tribunale, in violazione del § 257 a, StPO, aveva deciso, non, con sentenza, ma con ordinanza, senza dibattimento (BGHSt 50, 180, 185).

E se l’errata indicazione è avvenuta ad opera di un “rechtskundigen Verteidiger”, qualora sia ammissibile un unico mezzo di impugnazione e sulla volontà di impugnare, non ci sono dubbi? Per esempio, un’"unzulässige Beschwede” (reclamo inammissibile) contro un “Einstellungsurteil” (sentenza di non doversi procedere), può essere considerata come appello; altresí, una “Berufung” (appello) limitata alla mancata concessione della sospensione condizionale della pena, come “sofortige Beschwerde” (reclamo immediato) ai sensi del § 59, Abs. 1, “JGG” (“Jugendgerichtsgesetz”).

E se è stato proposto un “unzulässiger Wiedereinsetzungsantrag gegen ein Berufungsurteil” (un’inammissibile istanza di restituzione nel termine contro una sentenza d’appello)?

In questo caso, il mezzo di impugnazione, deve essere dichiarato inammissibile, se, da parte di chi l’ha proposto, è stata chiesta – espressamente – la restituzione nel termine.

Può essere considerato mezzo di impugnazione, soltanto una dichiarazione, se dalla stessa risulta la volontà di impugnare; se questa volontà, non è chiara, è necessaria una “Nachfrage”, al fine di eliminare dubbi (BGHSt 2, 63, 67).

Se sono ammissibili più mezzi di impugnazione e se non è certo, quale degli stessi s’intende proporre, la dichiarazione è da valutare in base al contenuto complessivo e secondo le circostanze. In caso di dubbio, deve essere ritenuto, che si volesse proporre il mezzo di impugnazione, che consente l’”esame” più approfondito e ampio della decisione.

Qualora diversi mezzi di impugnazione contro una parte dell’impugnato provvedimento (per esempio, una “sofortige Beschwerde” ai sensi del § 464, Abs. 3, StPO contro la decisione sulle spese) e se, per il resto, è proponibile “Revision”, dal mezzo di impugnazione deve risultare, con certezza, contro quali parti l’impugnazione è diretta (BGHSt 25, 77).

È stato ritenuto, che una “Revision” proposta contro una sentenza dell’”Amtsgericht”, "zum Zwecke der Prüfung der Sachlage”, debba essere considerata quale appello.

Se chi ha proposto “Revision”, intende impugnare anche “Nebenentscheidungen” con “sofortiger Beschwerde”, la volontà del proponente impugnazione, deve essere manifesta e deve essere osservato il termine di una settimana, di cui al § 311, Abs. 2, StPO; in questo senso si veda BGHSt 25, 77.

Che cosa succede, se tra le “Rechtsmittelerklärungen” (atti di impugnazione) del difensore e dell’imputato, vi è contrasto, non risolvibile? Si presume, in tal caso, che l’impugnazione sia stata proposta al fine di ottenere la più ampia “disamina” della gravata decisione.

Se in un procedimento penale, una sentenza emanata per un’”Ordnungswidrigkeit”, è impugnata con “Rechtsbeschwerde”, quest’impugnazione si ha per proposta come appello e non come “Revision”.

Difettando l’”Anfechtungswille” (volontà di impugnare), la richiesta di determinare le spese del procedimento da parte di un difensore, non può essere considerata quale “sofortige Beschwerde” contro un’erronea “Kostenentscheidung” (decisione sulle spese), se chi propone l’impugnazione, non contesta, al contempo, i motivi, che hanno condotto alla decisione sulle spese.

Da quanto or ora esposto, risulta, che decisiva, non è l’espressione adottata, ma lo scopo perseguito.

Che cosa succede nel caso, in cui il mezzo di impugnazione “wurde gar nicht bezeichnet” (non è stato per nulla indicato)?

Anche in questo caso, al condannato, non può derivare “Nachteil” (svantaggio), come ha deciso BGH GA 1982, 219, sempre che sia ravvisabile l’”Anfechtungswille und vernünftig Gewolltes”. È stato ritenuto incompatibile con il predetto “Wille” (volontà), l’affermazione, che sarà conferito incarico a un difensore, per valutare, se un mezzo di impugnazione possa condurre a un risultato favorevole all’imputato.

A proposito dell’”Anfechtungswille”, pare opportuno, accennare brevemente, al “Beschluss” (ordinanza) di data 20.9.22 – BGHStB 38/22- HRRS -  “Höchstrichterlicher Rechtssatz”.

La Procura Generale presso il “Bundesgerichtshof” (Corte Suprema Federale) procedeva a indagini nei confronti di una persona per il reato di tentato omicidio e aveva disposto il sequestro dell’autovettura dell’indagato, in quanto sussistevano gravi indizi, che la stessa fosse stata utilizzata per il predetto reato.

In data 8.8.22, perveniva al BGH una lettera dell’indagato (“Eingabe”), con la quale l’adottato provvedimento di sequestro, veniva “ritrasmesso” alla predetta autorità giudiziaria.

L”Ermittlungsrichter” presso il BGH, lo stesso giorno, in cui era pervenuta la predetta lettera, aveva provveduto nel senso che la lettera, a firma dell’indagato, non poteva essere considerata “Beschwerde".

Ha condiviso, il BGH, nella propria ordinanza, la tesi, che dall’”Eingabe” nell’indagato, non erano ravvisabili gli estremi di una “Beschwerde” (reclamo) contro il provvedimento del giudice per le indagini preliminari, con il quale era stato disposto il sequestro del veicolo. L’”Eingabe” (peraltro non datata), non poteva essere ritenuta “Beschwerde” in quanto era “ einer Auslegung in diesem Sinne nicht zugänglich”.

È ben vero, ha osservato il BGH, che contro un provvedimento di sequestro, emanato dal giudice per le indagini preliminari presso il BGH, è proponibile “Beschwerde” (§ 304, Abs. 5, StPO) e che è ”unschädlich”, se la “dichiarazione di impugnazione” (“Rechtsmittelerklärung”) contro il provvedimento di sequestro, non è stata indicata come “Beschwerde”.

Tuttavia, se vengono proposte richieste intese a revocare o a modificare decisioni di autorità giudiziarie, l’”Anfechtungswille” deve risultare “unmissverständlich” (in modo non equivoco) e deve trattarsi di un mezzo di impugnazione ammissibile.

Mere manifestazioni di scontento, non bastano di certo. Altresí, il “Rechtsmittel” non deve basarsi “auf einer unsicheren Tatsachengrundlage” (su fatti incerti).

Nel caso sottoposto al vaglio del BGH, dallo “scritto”, inviato alla Corte Suprema Federale, non era desumibile volontà siffatta; nè la stessa era deducibile dal fatto, che era stato “ritornato” al BGH, il provvedimento di sequestro notificato. Neppure, che l’indagato volesse chiedere un “riesame” (“Überprüfung”) del provvedimento de quo.