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Forze dell'ordine: la fabbrica dell'encomio facile

La prassi distorta dell'encomio facile
arresta e premio
arresta e premio

Forze dell'ordine: la fabbrica dell'encomio facile

Elogio, encomio semplice ed encomio solenne premiano i più bravi delle forze dell'ordine? 

L'interrogativo sull'encomio facile prende spunto da una riflessione del generale Umberto Rapetto della Guardia di Finanza ex comandante del Gat (Gruppo Anticrimine Tecnologico) che ha svelato una sorta di premificio gerarchico che elargisce riconoscimenti alle nostre forze dell'ordine senza distinguere i più bravi e meritevoli. 

Il generale Rapetto, recentemente congedatosi dalla Gdf , noto esperto di frodi informatiche e creatore di nuclei investigativi di altissimo profilo tecnico, ha pubblicato alcune riflessioni sugli encomi elargiti ai Carabinieri di Piacenza.

Parlando di quei riconoscimenti, ci ricorda che ne esistono di tre tipi rilasciati da Comandi ad autorità crescente: “elogio” (“lode” per la Polizia di Stato), “encomio semplice” ed “encomio solenne”.

Gli encomi dovrebbero essere attribuiti solo a chi ha effettivamente contribuito ad una certa operazione, ma per prassi diffusa danno luogo ad una contaminazione gerarchica andando a premiare anche “chi stava sopra” a coloro che hanno effettivamente compiuto l’azione meritoria.

Al “superiore” sono riconosciute capacità di “coordinamento” se non di “ispirazione” con motivazioni piene di frasi a volte anche retoriche.

L’iter per la concessione dell’encomio prevede una serie di passaggi: la pratica parte dal reparto protagonista del servizio meritevole di riconoscimento e arriva all’organo preposto alla valutazione e all’eventuale rilascio. I superiori, nel trasmettere la pratica a chi sopra di loro decide, non di rado chiedono che si consideri il proprio determinante ruolo in mancanza del quale il risultato non sarebbe stato mai conseguito.

È capitato che soggetti distanti chilometri e spesso assenti vengano premiati grazie all’onda positiva su tutta la catena gerarchica, persino quando quegli stessi superiori hanno ostacolato lo svolgimento di una certa attività

Per l’interessato si dà luogo alla “trascrizione a matricola” della motivazione del rilascio dell’encomio, ed aiutano quando si tratterà di decidere per eventuali avanzamenti.

Il generale Rapetto ha tolto il velo su una prassi distorta che mortifica i meritevoli e genera una corsa all'encomio con risvolti nefasti. 

Riflettiamo sulla prassi della classifica, degli arresti eseguiti, che ogni mese "interessa" le caserme territoriali dei carabinieri. 

La corsa all'arresto quanti errori giudiziari genera? 

Suggeriamo ai vertici delle forze dell'ordine di procedere ad una semplice verifica dei risultati processuali conseguiti a seguito delle "premiate" operazioni. 

L'encomio semplice o solenne che sia dovrebbe essere rilasciato previa verifica del risultato effettivamente raggiunto.