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Green pass: il tampone non basta più

Certificato verde solo a vaccinati o guariti per salvare il Natale.
Mesagne Centro Storico
Ph. Antonio Capodieci / Mesagne Centro Storico

Novità in arrivo sul fronte Green pass. Preoccupa l’aumento dei contagi nel nostro Paese e con la stagione invernale alle porte e le festività natalizie sempre più vicine il Governo ipotizza nuove regole più stringenti per spingere la popolazione a vaccinarsi.

Tra le diverse ipotesi si ragiona sulla possibilità di escludere i tamponi dal Certificato verde. Quindi, non basterà più un tampone negativo per avere il Green pass.

Vediamo nel dettaglio quale scenario potrebbe presentarsi nei prossimi giorni.

 

Green pass solo per vaccinati e guariti     

La diffusione del virus non si ferma. Con l’aumentare dei contagi da Coronavirus e dei ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensivi, il Governo si prepara a studiare regole più stringenti per la tanto contestata Certificazione verde. Potrebbero, infatti, arrivare nuovi provvedimenti già questa settimana per salvare il Natale.

In Italia il Certificato è necessario non solo per accedere a numerose attività e servizi, ma anche per lavorare, viaggiare su navi e traghetti interregionali (esclusi quello dello Stretto di Messina), treni di tipo Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità, autobus che attraversino più di due regioni e  autobus a noleggio con conducente. Ormai è scontato che l’obbligo di esibire la Certificazione non ci abbandonerà nel 2021.

Oltre, quindi, alla proroga dell’uso del Certificato verde, tra le misure allo studio del Governo c’è anche l’ipotesi di modificare il Green pass.

Si ragiona sulla possibilità di ridurre la validità della Certificazione dagli attuali dodici mesi a nove (come era stato all’inizio). Dopo la terza dose la validità tornerebbe a dodici mesi. Questa ipotesi servirebbe per convincere la popolazione a sottoporsi al richiamo, che prosegue ancora troppo lentamente. La prenotazione per la terza dose tra medici e infermieri è meno alta del previsto.

Per poter concedere, almeno quest’anno, un Natale sereno agli Italiani, si punta inoltre ad escludere i tamponi dal Certificato verde.

In sostanza non basterà più avere un tampone negativo per ottenere il Green pass valido 48 ore e accedere a luoghi di lavoro, cinema, teatri, ristoranti etc., ma sarà necessario sottoporsi alla vaccinazione o esser guariti dal Covid-19.

L’obiettivo è quello di incentivare i quasi sette milioni di italiani che non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose a correre ai ripari e, allo stesso tempo, ad affrettarsi a effettuare la terza dose booster tutti gli altri. Intanto, entro dicembre vi sarà la possibilità di vaccinare anche per i più piccoli.

Saranno in primis i non vaccinati ad essere colpiti da questa decisione che si sta valutando soprattutto a livello governativo.

Si ragiona anche sulla possibilità di ricorrere solo ai test molecolari, più efficienti di quelli rapidi che perdono fino al 30% dei positivi.

 

Green pass: ipotesi proroga al 2022

Le certificazione verde al momento risulta in vigore fino al il 31 dicembre. Il Governo intende, però, prorogare la sua applicazione almeno fino a fine giugno, ovvero fino all’inizio dell’estate, attraverso un provvedimento separato da quello per l’emergenza sanitaria. L’obiettivo è quello di gestire e portare avanti la seconda fase della campagna vaccinale e garantire le riaperture anche in caso di ulteriore crescita dei contagi.

Secondo alcuni Ministri, la proroga dovrebbe essere utile ad aumentare la platea dei vaccinati. Si spera, infatti, di raggiungere al più presto il 90% della popolazione.