Il tempo perduto

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Il tempo perduto

 

Sospeso, quasi immobile, si è svolto davvero quel tempo?

Nell’attesa costante di un cambio di rotta, quel tempo incompiuto ha spinto le mie gambe in avanti, piegate dal peso di un masso inesistente.

Mi fermo. Raccolgo la stoffa da cucirmi addosso. Non è poi molta e i colori nemmeno così sgargianti, ma l’abito viene bene, è aderente al punto giusto e si lascia andare quando deve. Non pretende di essere il migliore per tutti, ma pare il meglio per me, che ho sempre indossato abiti altrui e mai mi sono piaciuta davvero.

Tasto le cuciture ferite, sono belle e forti, non rigide, ben adagiate sulla pelle come il tratto della matita su un foglio.

Mi guardo allo specchio e non potrei piacermi di più, niente mi è mai calzato così bene.

Il mio sorriso grande non nasconde niente, c’è solo quel che c’è ed è incredibilmente tanto. Tutto è un dono, anche i ricami preziosi di dolore e fioriti di ogni bene, non si muore infine.

L’ambiente è adatto e io ho le forze per stare. Raddrizzo la schiena per mostrare i miei gioielli, perle di imperfezioni e di errori, per ricordarmi che il tempo che è stato non è andato perduto.

Nulla si è perduto di quel viaggio né di quelle nottate e di quell’amore versato, tutto il tempo si raccoglie in una carezza che le mie mani danno a te, figlia mia.

L’iride ha registrato tutte le scene anche quelle più acerbe e ne ha spremuto un colore dello sguardo che serve, serve ora davvero, per guardare te, madre mia.

Il corpo ha imparato i movimenti e sa che può. Non teme lo spazio e le persone, si districa tra i pregiudizi con grazia e vi abbraccia, ragazzi miei.

La testa infila pensieri antichi per formularne di nuovi e non teme di stare salda, si appoggia a voi, fratelli miei.

Il cuore è spalancato senza paura, perché tutto è da accogliere lì dentro e l’alterità avrà in quel pulsare il suo posto, perché solo l’incontro può rinnovarlo, amici miei.

Lo spirito ha irrorato di giovinezza ogni atomo, si vive infine.

Il tempo perduto ha un suo raccolto, niente è andato sprecato, nemmeno un chicco di dolore verrà buttato, ma germina nel buono che ho per questo mondo.