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La situazione del coronavirus in Myanmar

Myanmar
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Come la maggior parte del mondo, anche il Myanmar è stato duramente colpito dalla pandemia di coronavirus, nonostante la sua diffusione sia stata meno disastrosa rispetto ad altri Paesi dell’Asia, dell’Europa e dell’America settentrionale. 

 

Le misure restrittive introdotte dalle autorità birmane

Il governo del Myanmar ha preso misure tempestive per contenere la diffusione del coronavirus, tra cui il divieto di ingresso per i viaggiatori internazionali. Ai turisti e ai viaggiatori d’affari l’ingresso nel Paese non sarà consentito almeno fino al 31 gennaio 2022, anche se muniti di un visto in corso di validità. È stato sospeso anche il sistema elettronico per l’erogazioni delle autorizzazioni di viaggio del Dipartimento per l’Immigrazione del Myanmar. Richiedere un visto è tuttora possibile, ma le pratiche rimarranno in attesa di elaborazione fino a data da destinarsi. Non è ancora noto quando il divieto di ingresso in Myanmar verrà revocato. Recarsi nel Paese è possibile solamente dopo aver ottenuto un’autorizzazione di viaggio straordinaria per motivi urgenti. 

Oltre al divieto di ingresso per i turisti e viaggiatori d’affari internazionali, le autorità del Paese hanno introdotto ulteriori restrizioni, tra cui un coprifuoco notturno, limiti agli assembramenti, regole per il distanziamento sociale e altre misure di protezione. Tali restrizioni sono parzialmente state allentate nel corso del 2021, ma le autorità dispongono della facoltà di prendere provvedimenti in materia senza alcun preavviso. La situazione nel Paese si è inoltre aggravata dopo il colpo di Stato all’inizio del 2021. Ai cittadini italiani che si trovano in territorio birmano si raccomandano diverse misure di sicurezza. Nonostante sia caldamente consigliato, non vige l’obbligo di rientro presso il proprio Paese di provenienza, nemmeno allo scadere del visto. Tuttavia, è fortemente raccomandata la segnalazione della propria presenza in Myanmar al Ministero degli Esteri e il rispetto delle precauzioni igienico-sanitarie previste dalle autorità birmane e italiane. 

I numeri dei contagi e dei decessi registrati per il coronavirus in Myanmar sono pari rispettivamente a 532’000 e 19’284. Le autorità del Paese hanno dichiarato che il divieto d’ingresso ai viaggiatori stranieri è uno strumento indispensabile per tutelare la sicurezza e la salute della popolazione birmana. 

 

Sviluppi recenti della situazione in Myanmar 

Non è solamente la proroga del divieto di ingresso al 31 gennaio a complicare la possibilità di un viaggio in Myanmar. Il colpo di Stato circa un anno fa ha reso la situazione interna particolarmente complicata e gli contri tra la popolazione e le autorità sono tuttora in corso in alcune aree del Paese. Data la situazione di forte tensione all’interno del Paese e l’andamento dei contagi, il governo italiano sconsiglia gli spostamenti in Myanmar. 

Coloro che si erano già muniti di un visto per il Myanmar potranno utilizzare la stessa autorizzazione di viaggio in futuro. Le autorità del Myanmar, infatti, hanno comunicato che il periodo di validità dei visti rilasciati tra il 2 gennaio e il 21 marzo 2020 verrà prolungato fino ai 90 giorni successivi alla revoca del divieto di ingresso nel Paese. Dal momento in cui recarsi in Myanmar sarà nuovamente possibile, quindi, i titolari di un visto in corso di validità avranno tre mesi per effettuare il proprio viaggio. Così facendo, le autorità birmane sperano di stimolare un settore cruciale per l’economia del Paese: il turismo. 

Prima di partire e di richiedere un visto, è sempre opportuno consultare le ultime notizie relative al coronavirus in Myanmar e la pagina dedicata agli avvisi di viaggio sul sito della Farnesina.