Onu, l'Assemblea Generale vota sulla guerra di Putin in Ucraina: Russia isolata
Onu, l'Assemblea Generale vota sulla guerra di Putin in Ucraina: Russia isolata
Con una netta maggioranza l’Assemblea generale alle Nazioni Unite si schiera contro l’invasione della Russia in Ucraina votando con 141 voti a favore della risoluzione che condanna Mosca. La Russia di Putin appare sempre più isolata mentre stravince la risoluzione proposta dagli Stati Uniti e co-sponsorizzata anche dall’Italia. Il voto aveva bisogno di 2/3 della maggioranza. L’Onu che in queste ore è lo specchio del mondo si è espressa: soltanto 5 voti contrari (Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Eritrea, Siria) e 35 astenuti tra i quali Cina e Cuba. E’ stata la rivincita della comunità internazionale sul precedente veto che la Russia aveva posto alla risoluzione presentata da USA e Albania al Consiglio di Sicurezza lo scorso venerdì.
Ma c’è un sesto “no” mancante: quello del Venezuela. Ieri, che nel suo discorso all’UNGA, aveva appoggiato la Russia, il Paese sudameicano avrebbe votato contro la risoluzione. Oggi, però, non ha potuto votare perché ne aveva perso il diritto: non ha ancora pagato la quota annuale alle Nazioni Unite e quindi Caracas rimarrà sospesa dai voti finché non avrà saldato il suo debito all’Onu.
Uscendo dalla sala e rivolgendosi ai giornalisti del Palazzo di Vetro, l’ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield ha mostrato la soddisfazione del risultato, e alla nostra domanda se fosse sopra o sotto le aspettative, ha risposto che avrebbe “voluto che quei 35 astenuti votassero sì e allora sarei stata più contenta“. Comunque “abbiamo riaffermato l’isolamento della Russia” ha detto, affermazione riconfermata anche dall’ambasciatore dell’Unione europea all’Onu. “La luce vincerà sull’oscurità” ha detto Thomas-Greenfield ricalcando le parole del presidente Zelenskyy. “Oggi, alle Nazioni Unite, la luce ha vinto sulle tenebre… Il mondo, come ha detto il presidente Biden, ‘sta scegliendo di stare dalla parte della pace e della sicurezza’“.
“Le Nazioni Unite sono ancora vive” è il commento del rappresentante ucraino, Sergiy Kyslytsya. “Credo nelle Nazioni Unite, e ora anche il popolo ucraino può crederci“. Salendo sul palco dell’Onu prima del voto e tenendo in mano la UN Charter, Kyslytsya aveva detto che è semplice firmare la Carta delle Nazioni Unite in tempo di pace, ma diventa un dovere difenderla in tempi di guerra. Per questo ha promesso che avrebbe portato “questo libricino celeste al pranzo dell’Indonesia” e lo avrebbe fatto firmare a tutti coloro che oggi avrebbero votato sì. Poi, aveva detto: “lo darò al Segretario generale perché lo esponga nel suo ufficio perché possa ispirare e mostri quanto ancora siano veri i valori della Carta delle Nazioni Unite”.
“E’ mio dovere sostenere questa risoluzione ed essere guidato dalla sua chiamata” ha detto da New York, il Segretario Generale Antonio Guterres. “Il messaggio dell’Assemblea Generale è forte e chiaro: Porre fine alle ostilità in Ucraina, ora… per quanto grave sia la situazione per la popolazione ucraina in questo momento, rischia di peggiorare molto. Il ticchettio dell’orologio è una bomba a orologeria“.
Non si è fatta attendere la reazione del presidente dell’Ucraina Zelensky che in un tweet ha lodato l’approvazione dell’UNGA con una maggioranza di voti senza precedenti.
La diplomatica americana Thomas-Greenfield, prima del voto dell’Assemblea Generale, aveva ricordato come le “persone in tutto il mondo si sono già unite esattamente nel modo in cui questa Assemblea Generale deve fare oggi… Da Bangkok a Budapest. Da Berlino a Buenos Aires. Da Sydney a Seul. Da Calgary a Città del Capo. E anche a Mosca e Minsk”. Poi, ha aggiunto: “Lo stesso popolo russo si sta chiedendo quante vite sacrificherà Putin per le sue ciniche ambizioni. E sono sconvolti dalla risposta. Ai manifestanti russi dico grazie, grazie per il vostro coraggio”. Concludendo il suo intervento ha detto: “Votate sì se ritenete che la Russia dovrebbe essere ritenuta responsabile delle sue azioni. Votate sì se credete nel sostegno della Carta delle Nazioni Unite e tutto ciò che questa istituzione rappresenta”.