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Pandemia: basta overdose

sì vax no vax
sì vax no vax

 

Abstract

La sicurezza del nostro paese non è in pericolo per le manifestazioni dei no vax.

 

Poche informazioni ma corrette

Massima possibilità di spostamento e riduzione al minimo delle chiusure”. Questa richiesta di libertà arriva come un grido di allarme da parte di tutti i Presidenti delle Regioni italiane.

Tutti i virologi più accreditati del mondo, quelli italiani finalmente tutti concordi e nessuno escluso, affermano con decisione che devono essere riviste le regole sulle quarantene. Avevamo dimenticato dagli anni della peste che cosa significasse il termine “quarantena”, e ad oggi siamo riusciti a renderlo talmente ermetico che nessuno più, medici compresi, riesce a fornirne una traduzione chiara difronte alle richieste dei pazienti. Il dubbio poi dell’insinuazione della criminalità organizzata e di affari sporchi nel settore dei tamponi e delle mascherine è cosa legittima.

Viene facile a chi si occupa di studiare fenomeni criminosi lanciare l’allarme più banale: nella confusione i criminali sguazzano!

Aumentano le offerte di green pass e vaccinazioni false su internet, così come le proposte di mega affari nel settore finanziario. Intanto le associazioni dei consumatori prevedono un incremento della spesa energetica delle famiglie oltre euro 1200 nel 2022, mentre per le imprese il carico supererà i 15 miliardi in più rispetto all’anno scorso.

Nel 2021 hanno chiuso altre 20 mila imprese, numeri del 2020 quando abbiamo avuto il lockdown!

Le banche hanno segnalato grosse difficoltà nella riscossione dei crediti ordinari, e oltre 25 miliardi di prestiti erogati alle piccole imprese rischiano di non rientrare. La fine degli aiuti e dei prestiti agevolati, con le moratorie concesse attraverso la garanzia del governo che stanno scadendo, sta creando più panico (effettivo) di quanto non faccia questa variante influenzale del covid.

Sarebbe ora di preoccuparsi dei dati macroeconomici reali, e non di dati “macro sanitari” che tutti definiscono inattendibili.

 

La nostra sicurezza

Torno a ricordare che la sicurezza non è in pericolo per manifestazioni no vax e no greenpass, da rispettare laddove si svolgano pacificamente anche quando chi, come il sottoscritto, non si trova in linea con le idee dei concittadini contrari alla vaccinazione.

Dietro però a queste perplessità di molti italiani potrebbe facilmente nascondersi qualche facinoroso antisistema che, ripeto, avrebbe gioco facile ad insinuarsi nell’informazione carente e confusa su quanto sta accadendo nel mondo e in Italia. Non ci interessa l’incidenza dei contagiati, vaccinati o non, dalla variante influenzale: questo affermano ora virologi e commentatori accreditati, anche se molti di loro fino a ieri spargevano a piene mani allarmismo che ora trovano ingiustificato.

La gente che va in piazza pacificamente, e anche tutti coloro che non ci vanno per scelta, ha il diritto, secondo quanto affermato dalla stessa Organizzazione Mondiale della sanità, ad una informazione trasparente.

Senza dimenticare che ogni cittadino che abbia una malattia diversa da presunti covid ha diritto di essere curato, così come chi necessita di farmaci deve trovarli prontamente nelle farmacie senza confondersi nelle file di affezionati, ovvero obbligati vessatoriamente, a inutili tamponi.