Parlamento: sicurezza della navigazione, navi a doppio scafo e ammodernamento flotta

Entrerà in vigore il prossimo 24 gennaio la Legge che stabilisce misure per l’ammodernamento della flotta navale.

In particolare, la Legge, al fine di limitare le conseguenze dei sinistri marittimi in cui sono coinvolte navi cisterna, promuove l’uso di navi cisterna ad alto livello di protezione, dotate dei più elevati standard di sicurezza, reca disposizioni per promuovere l’ammodernamento della flotta, con particolare riferimento alle unità navali destinate al servizio di trasporto pubblico locale, e sostiene la promozione della ricerca in campo navale, quali elementi determinanti per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.

La misura "deterrente" principale introdotta è contenuta nell’articolo 2, a norma del quale: "A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge non possono essere iscritte nei registri tenuti dalle autorità nazionali navi cisterna a scafo singolo, aventi portata lorda superiore a 600 tonnellate, abilitate al trasporto di petrolio greggio o di prodotti petroliferi e chimici la cui età risalga a oltre quindici anni". E’ infine prevista l’istituzione, a decorrere dall’anno 2005, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di un Fondo volto a favorire il potenziamento, la sostituzione e l’ammodernamento delle unità navali destinate, in via esclusiva, al servizio di trasporto pubblico locale effettuato per via marittima, fluviale e lacuale, la cui dotazione, per ciascuno degli anni del triennio 2005-2007, è pari a 10 milioni di euro.

(Legge 9 gennaio 2006, n.13: Disposizioni per la sicurezza della navigazione, per favorire l’uso di navi a doppio scafo e per l’ammodernamento della flotta. La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2006, n.16).

Entrerà in vigore il prossimo 24 gennaio la Legge che stabilisce misure per l’ammodernamento della flotta navale.


In particolare, la Legge, al fine di limitare le conseguenze dei sinistri marittimi in cui sono coinvolte navi cisterna, promuove l’uso di navi cisterna ad alto livello di protezione, dotate dei più elevati standard di sicurezza, reca disposizioni per promuovere l’ammodernamento della flotta, con particolare riferimento alle unità navali destinate al servizio di trasporto pubblico locale, e sostiene la promozione della ricerca in campo navale, quali elementi determinanti per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.

La misura "deterrente" principale introdotta è contenuta nell’articolo 2, a norma del quale: "A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge non possono essere iscritte nei registri tenuti dalle autorità nazionali navi cisterna a scafo singolo, aventi portata lorda superiore a 600 tonnellate, abilitate al trasporto di petrolio greggio o di prodotti petroliferi e chimici la cui età risalga a oltre quindici anni". E’ infine prevista l’istituzione, a decorrere dall’anno 2005, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di un Fondo volto a favorire il potenziamento, la sostituzione e l’ammodernamento delle unità navali destinate, in via esclusiva, al servizio di trasporto pubblico locale effettuato per via marittima, fluviale e lacuale, la cui dotazione, per ciascuno degli anni del triennio 2005-2007, è pari a 10 milioni di euro.

(Legge 9 gennaio 2006, n.13: Disposizioni per la sicurezza della navigazione, per favorire l’uso di navi a doppio scafo e per l’ammodernamento della flotta. La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2006, n.16).