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“Passatori“ (“Schlepper”) e immigrazione illecita nel 2018 – Austria

Immigrazione clandestina
Immigrazione clandestina

Indice:

1. Clandestini scoperti dal 2008 al 2018

2. “Passatori” e nazionalità (2018)

3. Ingresso e soggiorno senza documenti validi

4. Modifica delle “rotte” seguite dai “passatori” 

5. Provenienza dei clandestini

6. Il supporto fornito dallo Joint Operational Office (JOO)

7. Corrispettivi incassati dai “passatori

 

Abstract:

Nonostante i controlli, frequenti e rigorosi, continua, anche in Austria, l'immigrazione e il soggiorno di persone, che, per vari motivi, abbandonano i loro Stati di provenienza. Il lato piu´ oscuro di questa migrazione è costituito da coloro che approfittano della situazione, in cui si trovano queste persone - prive dei documenti necessari per l'ingresso in Austria - per arricchirsi...Si tratta dei “passatori”.

 

1. Clandestini scoperti dal 2008 al 2018

Anche nel corso del 2018 – come già nei precedenti anni 2017 e 2016 – è stata registrata una sensibile diminuzione della cosiddetta illegalen Migration, dopo il “picco” verificatosi nel 2015 con 94.262 “Aufgriffe” da parte di organi di polizia. Per Aufgriff s’intende la scoperta, da parte della “Polizei”, di stranieri extracomunitari che valicano il confine della Repubblica d’Austria, senza i documenti a tal fine necessari, oppure vengono scoperti durante il periodo di tempo, in cui soggiornano in questo Stato, senza autorizzazione o comunque privi di un titolo valido per il loro “Aufenthalt”.

Prima di analizzare i dati relativi al biennio 2017-2018, pare opportuna una breve panoramica dello sviluppo complessivo dell’immigrazione clandestina e del soggiorno, in Austria, senza averne titolo, a decorrere dal 2008. Un breve accenno va fatto pure al 2016, mettendo in rilievo le variazioni rispetto al 2017.

Ciò premesso, va osservato, che i Personenaufgriffe (per tali s’intendono i “fermi” di stranieri extracomunitari operati dalla Polizei, poco oltre il confine di Stato nonché l’individuazione di stranieri sul territorio austriaco, privi di titolo per ivi soggiornare), erano stati:

nel 2008 15.367

  “  2009: 18.571

  “  2010: 16.727

  “  2011: 21.232

  “  2012: 24.375

  “  2013: 27.468

  “ .2014: 34.070

  “  2015: 94.262

  “ 2016: 50.848

  “  2017: 27.753

  “  2018: 21.236.

 

2. “Passatori” e nazionalità

Il numero degli “Schlepper” (per tali s’intendono persone che, in qualsiasi modo, favoriscono/agevolano l’immigrazione di stranieri extracomunitari verso l’Austria, sia procedendo personalmente a introdurre gli stranieri in Austria, sia coloro che, a tal fine, mettono a disposizione strutture logistiche o veicoli, falsificano documenti oppure organizzano le “Schleppungen”) individuati e arrestati dalla polizia austriaca, è stato il seguente:

682 nel 2008

483 nel 2009

327 nel 2010

288 nel 2011,

235 nel 2012

352 nel 2013

511 nel 2014

1.108 nel 2015

249 nel 2016

222 nel 2017

198.nel 2018.

Per quanto concerne la nazionalità degli “Schlepper, scoperti nel 2018,

27 erano cittadini austriaci

16 avevano quella dell’Irak

15 del Pakistan

13 dell’Italia

13 della Siria

12 della RFT

12 della Turchia

9  della Serbia

8  dell’Iran

8  della Nigeria.

Nazionalità degli “Schlepper” scoperti nel 2017:

austriaca: 29

dell’Irak: 22

della Turchia: 17

della RFT: 16

dell’Italia: 16

della Siria: 13

del Pakistan: 12

della Bulgaria: 10

della Serbia: 9

della Romania: 7

 

3. Ingresso e soggiorno senza documenti validi

Sulla base di dati statistici pubblicati dal Bundeskriminalamt (BK – Ufficio federale per la lotta contro la criminalità) in collaborazione con autorità dei Länder”, risulta, che nel corso del 2018, sono state scoperte 21.236 persone, la cui “Einreise”, rispettivamente il cui soggiorno non aveva i crismi della liceità.

Da ciò emerge che, in proposito, si è registrata una flessione pari al 23,5% rispetto al 2017 (con 27.753 persone) e più che un dimezzamento di questo fenomeno rispetto al 2016 (50.848). Il numero degli “Illegalen”, come li chiamano alcuni, nel 2018, è stato, quindi, inferiore rispetto al 2013 (27.468) e al 2014 (34.070).

Questi dati però non autorizzano di ritenere – fondatamente -  che il fenomeno dell’ingresso e del soggiorno clandestino negli Stati dell’UE, sia diminuito considerevolmente nel periodo 2016 - 2018. Per quanto concerne, in particolare, l’Austria, la flessione è da ricondurre al fatto che, dopo l’ondata di immigrazione clandestina verificatasi nel 2015 (con 94.242 persone), ha intensificato i controlli, sia nelle aree confinarie, sia all’interno del proprio territorio, mobilitando tutte le forze di polizia disponibili e ricorrendo anche all’assistenza del “Bundesheer” (Esercito federale).

Nell’ambito del BK, è stata istituita la “Zentralstelle zur Bekämpfung der Schlepperkriminalität und des Menschenhandels” (Ufficio Centrale per la lotta contro i “passatori e contro la tratta delle persone). La predetta “Zentralstelle” funge da organo di coordinamento nella repressione di questa “forma” di criminalità. Gli “Schlepper” (“passatori”) spesso mettono a repentaglio la vita e l’incolumità di coloro che si sono affidati alla loro “opera”, nascondendogli in containers o in autotreni/autocarri.

 

4. Modifica delle “rotte” seguite dai “passatori

I controlli intensi, frequenti e capillari, hanno fatto sí, che, dopo il 2017, gli Schlepper hanno iniziato a modificare le loro “Ruoten”, come è risultato da quanto dichiarato dai “Geschleppten” (persone che sono ricorse all’ausilio di questi individui, anche soltanto per una parte del loro viaggio per giungere in territorio austriaco). È da notare, che vengono considerati “Schlepper”, non soltanto coloro che prestano la loro opera dietro corrispettivo, ma, pure persone, che “aiutano” senza scopo di lucro.

Il numero di coloro, che, nel 2018, sono giunti in Austria attraverso la mediazione degli “Schlepper”, ha registrato un sensibile calo, essendo passato da 8.994 (2017) a 2.834 (2018).

La maggior parte di coloro, che hanno varcato il confine austriaco senza averne titolo, nel 2018, proveniva:

dall’Italia (5.170 persone, pari al 51,3), dall’Ungheria (1.648 – 16, 4%), dalla RFT (1.431 – 14,2%); seguono poi la Slovenia (618), la Slovacchia (481), la Cechia (368), la Svizzera (365).

Per quanto concerne la nazionalità dei “Geschleppten, figura al 1° posto, nel 2018, l’Afghanistan (443), seguito dall’Iran (317), dalla Siria (303), dall’Irak (236) e dalla Nigeria (202).

La fascia di età tra i 19 e i 30 anni, era quella più numerosa, seguita da quella tra i 31 e i 40 anni.

Nazionalità dei “Geschleppten” - 2017:

Afghanistan: 1.686

Pakistan: 1.322

Siria: 763

Nigeria: 734

Federazione Russa: 604

Irak: 587

Iran: 449

India: 299

Algeria: 196

Turchia: 186.

Età prevalente dei “Geschleppten” – 2017: il 58% aveva tra i 10 e i 40 anni.

I passatori”, nel 2018, per portare i clandestini in Austria, avevano seguito principalmente tre “rotte” mediterranee (quella est, con partenza dal Pakistan, quella ovest, con partenza dal Marocco e quella centrale, con “Ausgangspunkt”, prevalentemente, dalla Libia).

Gli scoperti senza titolo per il soggiorno in Austria – sempre nel 2018 - provenivano dalla Nigeria (2.138), seguita dalla Serbia (1.245), dall’Afghanistan (1.095), dall’India (821) e dal Pakistan (759).

 

5. Schlepper

La maggior parte degli “Schlepper” scoperti nel 2018, erano cittadini austriaci (27), mentre avevano nazionalità dell’Irak, 16, del Pakistan, 15, dell’Italia, 13, della Siria, 13, della RFT, 12, della Turchia, 12, della Serbia, 9, dell’Iran, 8 e della Nigeria, 8.

L’85% dei “passatori” era di sesso maschile e il 15% erano donne.

Per quanto concerne l’età degli “Schlepper”, il 35%, aveva tra i 31 e i 40 anni. Insieme con quelli di età compresa tra i 41 e i 50 anni, costituivano il 54% dei “passatori”.

Le persone entrate illegalmente in territorio austriaco e quelle che ivi avevano soggiornato senza aver titolo valido per l’"Aufenthalt”, scoperte dalla polizia nel 2018, provenivano, per la maggior parte:

dalla Nigeria: 2.138 (3.055 nel 2017),

dall’Afghanistan: 1095 (1258 nel 2017)

dall’India: 821 (517 nel 2017)

dal Pakistan : 759 (nel 2017, 1.472).

L’81% erano maschi e il 19% di sesso femminile.

Il maggior numero di questi “Illegalen” (come sono chiamati da certi ambienti), è stato scoperto dagli organi di polizia nel circondario di Innsbruck-Land; seguono poi i circondari di Kufstein, Bruck/Leitha, Baden b. Wien e Salzburg.

Questi risultati, la Polizei, certamente non sarebbe stata in grado di ottenere, senza la collaborazione della popolazione locale (in ispecie, di quella non residente nei grandi agglomerati urbani), che, frequentemente, aveva fornito “Hinweise” per smascherare i “passatori”, che, quasi sempre, avevano prestato la loro “opera” dietro compenso (non di rado elevato).

Il rapporto di fiducia – reciproco- tra popolazione e organi di polizia, si è rivelato un mezzo valido per contrastare pure il cosiddetto Menschenhandel, altro fenomeno altamente deprecabile, anche se più diffuso di quanto si possa credere.

È da notare, che questo tipo di commercio, è un fenomeno tutt’altro che sconosciuto secoli e secoli orsono. Ne “I Fratelli” di Terenzio (nato presumibilmente nel 180 a. C.), Sannione parla di “Emptae mulieres complures et item hinc alia quae porto Cyprum.” Ciò poterbbe essere tradotto nel modo seguente: “Ho comprato parecchie ragazze e dell’altra merce, che porto a Cipro”.

 

6. Il supporto fornito dallo Joint Operational Office

Quanto ora esposto, dimostra, che gli organi di polizia, anche nel corso degli anni 2018 e 2917, avevano continuato nella loro opera di controllo, espletando la stesse anche in ore notturne. Occorre però osservare, con riferimento alla cosiddetta Balkanroute, che la Polizei è stata coadiuvata dallo JOO (Joint Operational Office, istituito in seno al Bundeskriminalamt (BK), che ha funzioni di coordinamento tra le varie forze di polizia dei “Länder” e che mantiene stretti contatti pure con autorità di polizia di Stati esteri e con l’Europol. Analizza, lo JOO, giorno per giorno, i flussi migratori segnalati anche da Stati confinanti, nonché l’attività degli “Schlepper”. Nello JOO lavorano persone dotate di particolare competenza linguistica e che assicurano un “Real Time Information Exchange”.

A seguito dell’operazione di polizia denominata “VISA-XIN”, è emerso, che gli “Schlepper”, non di rado, si servono di documenti falsificati per introdurre – clandestinamente – in Austria, persone di nazionalità cinese e russa.

 

7. Corrispettivi incassati dai “passatori

È risultato altresì, che il corrispettivo complessivo, che i “Geschleppten” avevano dovuto versare agli “Schlepper” per giungere in Austria, ammontava, in media, tra 7.000 e 8.000 Euro.

La Polizei, nel corso di indagini condotte anche con intercettazione di comunicazioni telefoniche, era riuscita a individuare una banda di “passatori” (uno “Schleppnetzwerk”) e – attraverso perquisizioni domiciliari – a “mettere le mani “ sulla “contabilità’” di quest’associazione per delinquere.

Erano risultate entrate pari a 6.000.000 Euro. Nel corso della predetta operazione, erano stati sequestrati  9 veicoli, analizzati di dati di 200 telefoni mobili, laptops, computers e schede SD. I trasferimenti di denaro, in favore di questa banda, erano avvenuti per mezzo di persone di fiducia, insospettabili. La banda, che aveva la sua base operativa a Vienna, era composta da ben 22 associati (tutti sottoposti a custodia cautelare in carcere) e da una ventina di fiancheggiatori.