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Rock around the clock

La canzone simbolo del rock, incisa da Bill Haley & His Comets, 65 anni fa conquistava il primo posto della classifica americana, diventando così un successo immortale
Rock around the clock, Bill Haley & His Comets
Rock around the clock, Bill Haley & His Comets

Oggi, nel 1955, Bill Haley & His Comets arrivano al primo posto della classifica americana con
"(We're gonna) Rock around the clock".

Il singolo sarebbe rimasto al primo posto per 8 settimane, divenendo col tempo uno dei maggior best seller di tutti i tempi con 25 milioni di copie vendute.

Il brano però non era nuovo: era stato scritto nel 1952 e pubblicato il 20 maggio 1954 senza alcun successo. Poi venne inserito nei titoli di coda  del film "Il seme della violenza" e da lì esplose non solo come canzone (arrivò prima anche in Inghilterra nel novembre di quell'anno) ma anche come il fenomeno musicale e culturale che essa rappresentava: la “versione bianca” di una musica nera (il rhythm'n'blues) con la conseguente, inedita (ed esecrata dai benpensanti) fusione anche dei due pubblici di riferimento, bianchi e neri.

Va comunque rilevato che quello non era il primo rock'n'roll registrato: Haley aveva già avuto un discreto successo con "Crazy man, crazy" nel 1953, e l'anno dopo grazie a "Shake, rattle and roll" (originariamente un brano rhythm’n’blues del nero di Big Joe Turner) aveva addirittura raggiunto il primo posto in America, "Rock around the clock", però divenne immediatamente un inno per i giovani "ribelli". Peraltro, Haley non fu neanche colui che la incise per primo: un mese prima di lui (che la registrò il 12 aprile 1954) l'aveva registrata la band italoamericana di Sonny Dae and His Knights, la cui versione però passò inosservata.

Infine il titolo: originariamente "We're gonna rock around the clock tonight! " fu poi abbreviata in "(We're gonna) Rock around the clock" per divenire semplicemente "Rock Around the Clock" nelle pubblicazioni successive al 1954.

É del 1956 la prima versione italiana del brano:  "L'orologio matto" (testo di Tata Giacobetti) venne proposta dal Quartetto Cetra ma poi anche da Carla Boni, Gino Latilla e Duo Fasano alla ricerca di qualche “modernità”, e vent’anni dopo da Adriano Celentano.

Renato Carosone, Gastone Parigi, Quartetto Radar, Flo Sandon's e Marino Marini ne diedero invece una versione con lo stesso titolo e testo dell’originale.

Rock around the clock, Bill Haley & His Comets