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Statistica dei reati nel 2019

Austria
Reati in Austria
Reati in Austria

Abstract

La statistica concernente i reati, dei quali gli organi di polizia hanno avuto cognizione nel corso di un anno, fornisce spesso lo spunto per considerazioni confortanti (o, anche non confortanti), ma può, altresì, essere motivo per riflettere su nuovi e/o altri mezzi e metodi per tutelare in modo (ancora) più adeguato la collettività.

 

Indice:  

1. Introduzione  

2. Reati complessivi e “Aufklärungsquote”  

3. Criminalità organizzata e violazione della legge sugli stupefacenti  

4. “Gewaltdelikte” e omicidi  

5. Rapine e furti  

6. L’“Internetkriminalität” e i reati contro l’economia  

7. Reati contro l’ambiente

 

1. Introduzione

Come ogni anno, verso la fine del mese di aprile o nella 1^ decade di maggio, anche quest’anno, il “Bundeskriminalamt (BKA)” – Ufficio Federale per la repressione della criminalità, ha pubblicato una serie di dati statistici a illustrazione dell’andamento della criminalità (“Kriminalitätsentwicklung”) in Austria. La “Polizeiliche Kriminal-Statistik” (abbrev. PKSt), è un’“Anzeigenstatistik”, nel senso che nella stessa sono riportate le denunce sporte agli organi di polizia, i reati di cui i medesimi hanno avuto notizia in altro modo, i risultati delle indagini effettuate dalla polizia nonché le notizie di reato inviate all’autorità giudizaria nei casi in cui si reputa, che nei confronti di una persona, sussistano sospetti di tale gravità, da ritenerla autrice del reato e da comunicare al PM.

La PKSt, redatta dal BKA, viene anche ritenuta una specie di fotografia concernente la sicurezza in genere in Austria. Essa contiene, con riferimento ai reati più frequentemente commessi, anche dati statistici relativamente all’ultimo decennio.

 

2. Reati complessivi e “Aufklärungsquote”

488.912 notizie di reato sono state inviate nel 2019 dagli organi di polizia al PM, con un aumento pari al 3,4% rispetto all’anno precedente (472.981).

È, questo, un numero notevole, ma è, comunque, inferiore alla soglia di 500.000, registrato negli anni 2010 – 2017 incluso. Per la precisione, abbiamo:

534.315 nel 2010;

539.970 nel 2011;

547.764 nel 2012;

564.396 nel 2013;  

527.692 nel 2014;  

517.869 nel 2015;  

537,792 nel 2016;  

510.536 nel 2017.

Ben il 35,5 % dei reati è stato commesso, nel 2019, nella capitale Wien; il resto, nei singoli “Bundesländer”.

Costante è rimasta, rispetto al 2018, la cosiddetta Aufklärungsquote, vale a dire la percentuale dei reati, rispetto ai quali, gli organi di polizia hanno ritenuto, di aver individuato l’autore del reato; è stata del 52,5%, sia nel 2018, che nel 2019. Particolarmente attiva è stata la polizia nel “Land Vorarlberg”, con un’Aufklärungsquote complessiva pari al 64,3%.

Aumentati sono ultimamente anche i “Tatverdächtigen” stranieri: 2018 = 288.414; 2019 = 304.422; nel 2010 erano stati 237.254.

 

3. Criminalità organizzata e violazioni della legge sugli stupefacenti

Per quanto concerne l’”organisierte Kriminalität” (criminalità organizzata), nel 2019 sono state individuate 119 associazioni per delinquere (con un aumento notevole rispetto al 2018 (79); i componenti di queste organizzazioni operano prevalentemente (e spesso anche su scala internazionale), nei settori del traffico e commercio di sostanze stupefacenti nonché nell’immigrazione clandestina (“Schlepperei”). Nel 2019 sono stati arrestati 242 “Schlepper” (“passatori”), mentre le persone “oggetto” di questo turpe “traffico”, identificate, sono state 2.469. Una vera e propria “impennata”, lo “Schlepperwesen”, l’ha registrato nel 2015, con ben 1.108 “Schlepper” arrestati, mentre negli anni precedenti, oscillava tra 327 (2010) e 352 (2013), per decrescere dopo il 2015: 249 nel 2016; 223 nel 2017; 222 nel 2018 e aumentare nel 2019.                                   

Tuttora, come hanno dimostrato i dati relativi al 2019, la maggior parte degli “Schlepper”, che organizzano e favoriscono l’immigrazione clandestina, agisce sulla cosiddetta Balkanroute (“rotta” dei Balcani), nonostante la collaborazione con le autorità della Serbia e di altri Stati della regione balcanica.

I “Suchtgiftdelikte” (violazioni della legge sugli stupefacenti) scoperti nel 2019, sono stati 43.329. L’aumento di questi reati, rispetto al 2018 (41.044) e pure rispetto al 2010 (23.853), è ricollegabile anche al fatto, che, ultimamente, il “commercio” de quo avviene sempre più spesso utilizzando l’Internet, il Darknet e addirittura le Poste.

E passiamo ai cosiddetti Gewaltdelikte (delitti commessi con violenza), aumentati da 69.426 (2018) a 73.079 nel 2019; si è, quindi, registrato un incremento pari al 5,3%. Tuttavia, il maggior numero di questi reati è stato rilevato nel 2016 con 73.868.

Confrontando questi reati su base decennale, risulta quanto segue: 2010 = 65.484; 2011 = 70.081; 2012 = 71.772; 2013 = 69.282; 2014 = 66.687; 2015 = 67.383; 2017 = 72.577.

 

4. “Gewaltdelikte” e omicidi

Dei “Gewaltdelikte”, gli organi di polizia sono stati in grado di individuare gli autori nell’85% dei casi.

Per quanto concerne le modalità di commissione di questi delitti, 2.469 sono stati commessi – nel 2019 – con armi da taglio (“Stichwaffen”); nel 2018 erano stati 2.249; nel 2017 = 2481; nel 2016 = 2.530; nel 2010, = 1.751.

Impiego di armi da sparo per commettere delitti di violenza: 2019: 357 casi e 391 casi nel 2018 (a tal proposito, va però precisato, che nei numeri testé indicati, sono inclusi, non soltanto i casi, in cui l’autore del reato si è servito, per commetterlo, di un’arma da sparo, ma, pure quei casi, in cui l’arma era servita a scopo intimidatorio oppure il “Täter”, in occasione della perpetrazione del delitto, era comunque armato.

Rispetto al 2010, i cosiddetti Schusswaffendelikte (846), sono notevolmente diminuiti nel corso degli ultimi anni.

Un aumento è stato registrato pure a proposito degli omicidi volontari (consumati), passati da 60 (2018) a 67 (2019). L’“Aufklärungsquote” nel 2019 è stata pari al 96,9%.

Gli omicidi, nel 2019, sono stati commessi, con impiego di un’arma da taglio, in 23 casi, in 10 casi, con uso di arma da sparo. In 3 casi, sono stati utilizzati corpi contundenti, mentre in 29 casi, la commissione del reato è avvenuta, senza fare ricorso ad alcun’arma. Il maggior numero di omicidi volontari, nel decennio passato, è stato commesso nel 2012 con 77 persone uccise.

L’anno con il minor numero di omicidi volontari, è stato il 2014 (36), mentre successivamente è aumentato costantemente.

A proposito dei “Mordopfer” (vittime), nel decennio passato, il 58,2 % erano donne e il 41,8 % maschi.

Violenze sessuali nel 2019: 948, con un’Aufklärungsquote piuttosto elevata, pari all’82,9%. Nel 2018, questi delitti sono stati 936.

 

5. Rapine e furti

Rapine: 2019 = 2.155; 2018 = 1.928. Nel decennio 2010-2019, il loro numero è considerevolmente calato da 3.813 del 2010, fatta eccezione per l’aumento nel 2019. Piuttosto bassa è, però, l’“Aufklärungsquote”: pari al 48,4 % nel 2019. Questi delitti sono stati commessi – nell’anno passato – frequentemente (1.365) in luoghi pubblici: strade, piazze, parcheggi); relativamente pochi, su mezzi di trasporto pubblico o ai danni di banche o di centri commerciali.

Una diminuzione è stata registrata per quanto concerne il numero complessivo dei furti: 164.080 nel 2019 e 171.299 nel 2018. Nel 2010 erano stati ben 244.735.

I furti con violenza sulle cose ai danni di immobili adibiti a uso abitativo (8.835 nel 2019) sono calati del 9,7% rispetto al 2018 (9.784). Nel 2010 il loro numero era stato di 15.643.

Esaminando la statistica del decennio 2010-2019, si può notare, che gli “Einbrüche in Wohnräume” sono rimasti pressoché costanti tra il 2010 e il 2015, per poi diminuire, gradualmente, ogni anno.

Una sensibilissima riduzione è stata registrata – nel decennio 2010 -2019 – a proposito dei furti di veicoli a motore:

2010:  4.402

2015:  3.326

2017:  2.658

2018:  2.224

2019: 2.194.

La diminuzione di questi “Diebstähle” è dovuta, in parte, alla collaborazione con organi di polizia di Stati esteri, in parte a dispositivi antifurto ormai installati su molti veicoli.

La maggior parte degli “Autodiebe” proveniva dalla Romania (13.077); seguita dalla RFT (11.673), dalla Serbia (11.042) e dalla Turchia (6.250).

 

6. “Internetkriminalität” e reati contro l’economia

Un aumento è stato registrato nel settore dell’“Internetkriminalität”. Per tale s’intende 1) il cosiddetto “Cybercrime” in senso stretto, che si concretizza in azioni consistenti in attacchi contro dati o sistemi di computers, servendosi di tecniche di informazione o di comunicazione. Possono essere diretti contro networks oppure contro apparecchiature tecniche, servizi o dati, come, per esempio, “hacking” o “DDos-Angriffe”. Di 2) “Cybercrime” in senso lato, si parla, qualora la tecnica di informazione o di comunicazione viene utilizzata come strumento per pianificare, per preparare o per eseguire l’azione criminosa, o, per esempio, al fine di commettere truffe o commerciare stupefacenti nell’ambito del cosiddetto Darknet.

L’“Internet - Kriminalität”, intesa in senso lato, ha registrato – nel 2019 – un incremento – rispetto al 2018, con un aumento pari al 45% circa. 19.627 denunce si sono contate nel 2018 e 28.439 nel 2019. Soltanto 4.223 erano state nel 2010. A proposito di questi reati, è da notare, che la cosiddetta Aufklärungsquote è diminuita: dal 37,4% del 2018 al 35,8% nel 2019. Nel 2010 gli autori di reati del genere erano stati scoperti nel 55,3% dei casi.

Passando al “Cybercrime” in senso stretto, le denunce sporte per delitti del genere, sono aumentate del 148,3%; da 3.070 nel 2018 a 7.622 nell’anno scorso. Nel 2010 erano state 451; nel 2013, 1.737; nel 2016, 2.630; nel 2017, 3.546.

Nell’ambito dell’“Internetkriminalität”, ha subito un incremento non trascurabile il numero delle denunce per le truffe perpetrate servendosi dell’Internet: 16.831 nel 2019, mentre l’anno precedente erano state 13.328.

Un settore, nel quale è stato registrato un aumento consistente di denunce, è quello della “Wirtschaftskriminalität” (delitti contro l’economia).

Dal 2010 (45.304) al 2019 (71.112), vi è stato un costante incremento delle denunce, ma anche dal 2018 al 2019 questi delitti sono sensibilmente aumentati, essendo passati da 56.925 a 71.112.

La maggior parte dei “Wirtschaftsdelikte”, è costituita da truffe con 43.887 nel 2019, mentre nell’anno precedente erano state 36.229 (nel 2010: 26.578).

 

7. Reati contro l’ambiente

Relativamente basso è stato, nel 2019, il numero dei cosiddetti “Umweltdelikte” (reati contro l’ambiente). Sono stati 118, con una sensibile diminuzione rispetto all’anno precedente (143).  Questo calo, è, forse, spiegabile con il fatto, che quasi la totalità degli abitanti (fatta eccezione per una sparuta minoranza di un certo livello….), ormai, “der Umwelt zuliebe” (per amore dell’ambiente), ha smesso di lavare la propria autovettura sul proprio parcheggio (o nel proprio garage) e provvede a ciò nelle aree appositamente attrezzate a tal fine, sia pure con il “gravissimo sacrificio” di dover spendere la somma, variabile, da 7 a 10 Euro circa (per ogni lavaggio!).

Sappiamo tutti, che ci sono (sempre stati) “quelli”, che ignorano tutto, quando si tratta “den eigenen Geldbeutel zu schonen”. C’è persino chi sente il bisogno irrefrenabile di sciacquare il contenitore dell’immondizia sul parcheggio e di vuotare poi l’acqua sullo stesso. Ma queste sono, per fortuna, oramai, rarissime (e poco lodevoli) eccezioni.

A proposito di tutela della salubrità delle acque, va osservato, che, recentemente, l’Austria ha stanziato euro 200 m. per i prossimi anni, al fine di migliorare la qualità delle acque e per adempiere quanto previsto dalla direttiva UE, entrata in vigore nel lontano 2000. Per conseguire lo “standard” contemplato nella citata direttiva, entro il 2027, sarà necessaria un’ulteriore spesa di ben 2,5 miar. Euro. Le somme ora menzionate evidenziano, quante risorse occorrono per ovviare alle “Umweltsünden”, ascrivibili a - per fortuna – pochi stupidelli, che non soltanto, pare, non abbiano un minimo di sensibilità per l’ambiente, ma contravvengono, in modo eclatante, alle (più elementari) norme (peraltro facilmente intelligibili anche dagli “Schwachen im Geiste”) a protezione dell’ambiente (norme, che, ognuno, dovrebbe rispettare, anche nell’interesse delle future generazioni).

Il maggior numero di reati contro l’ambiente è stato registrato, in Austria, nel 2011, con 170, per poi calare costantemente fino al 2017 (95).

È da notare, che per “Umweltkriminalität” s’intende, oltre agli scarichi illegali di rifiuti e di acque, anche l’uccisione di animali selvatici senza necessità e il commercio illecito di cuccioli.