Trasporti e norme anti-Covid: le nuove regole per bus, treni e taxi

Novità per il settore trasporti, dallo stop del treno in caso di sospetto Covid ai taxi con massimo di due persone a bordo
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Trasporti e norme anti-Covid: quali sono le nuove regole?

Trasporti e norme anti-Covid: ci sono nuove norme per i trasporti, dal 12 novembre, per il contrasto al Covid.

I protocolli di sicurezza sui mezzi, pubblici e privati, sono stati infatti aggiornati con l’Ordinanza approvata dai ministeri della Salute e dei Trasporti.

Treni, taxi e bus hanno quindi nuove linee-guida da seguire, valide sia per gli addetti, sia per i fruitori del servizio.

Vediamole in dettaglio.

 

Trasporti e norme anti-Covid: cosa succede sui treni?

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, due sono le novità principali:

- il treno può essere fermato se vi sono passeggeri con sintomi riconducibili al Covid. Autorità sanitarie e polizia ferroviaria possono quindi, valutata la situazione, effettuare “interventi d’urgenza” o “prevedere appositi spazi dedicati”;

- il controllo del green pass nei grandi hub ferroviari (Milano Centrale, Roma Termini, Firenze Santa Maria Novella) deve essere effettuato preferibilmente prima della salita sul mezzo. “In caso contrario,” secondo l’Ordinanza “il controllo può essere effettuato dal personale di bordo insieme alla verifica del biglietto”.

 

Trasporti e norme anti-Covid: cosa succede sui taxi?

Anche per taxi e servizio NCC sono due le disposizioni fondamentali:

- non più di due passeggeri sui sedili posteriori;

- possibilità di installare delle paratie divisorie tra conducente e passeggero.

In presenza di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare, comunque, si può fare eccezione riguardo al limite massimo di capienza stabilito dalla nuova Ordinanza.

 

Trasporti e norme anti-Covid: cosa succede sui bus?

Sui bus le nuove norme non riguardano capienza e controllo del green pass.

I passeggeri possono ora utilizzare di nuovo anche la porta anteriore (misura attuabile solo previa installazione di un separatore che protegga il conducente).

Vi sarà poi una graduale ripresa sia della vendita dei biglietti a bordo, sia dei controlli dei titoli di viaggio – ovviamente mettendo a disposizione mascherine chirurgiche (o di livello superiore) ai dipendenti addetti.

L’Ordinanza precisa inoltre che “data la diversità delle situazioni locali, viene raccomandato il confronto preventivo nell’ambito del Comitato per l’applicazione delle regole contenute nel protocollo, sull’organizzazione dei controlli nelle tratte a maggiore affluenza”.

Per tutti i settori del trasporto pubblico e privato rimane ovviamente l’obbligo di mascherina, sia per gli utenti sia per conducenti e addetti.