UNCTAD: rapporto sulle sfide della conoscenza nei Paesi meno sviluppati

Il Comitato delle Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) ha pubblicato di recente un rapporto sui Paesi meno sviluppati (PMS), concentrandosi in particolare sul ruolo giocato dalla conoscenza, dall’apprendimento tecnologico e dall’innovazione nelle politiche per lo sviluppo.

Il rapporto raccomanda, in particolare, che le regole riguardanti i diritti di Proprietà Intellettuale (PI) vengano selettivamente adattate, al fine di consentire ai PMS di raggiungere un livello di sviluppo tecnologico adeguato a stimolare la crescita economica. Il rapporto sottolinea che è possibile raggiungere un appropriato equilibrio tra diritti di PI e bisogni dei PMS attraverso la flessibilità offerta dall’Accordo TRIPs ed attraverso lo sviluppo di concreti incentivi a favore delle imprese dei paesi sviluppati affinché trasferiscano le tecnologie contemplate da questo tipo di accordo.

Il rapporto, infine, sostiene che i periodi transitori offerti ai PMS per adeguarsi all’Accordo TRIPs (entro il 2013; entro il 2016 per i brevetti in campo farmaceutico) siano eccessivamente rigidi e che, alla luce dei trend attuali, le relative scadenze siano irrealistiche. Inoltre, viene sottolineato come un certo numero di accordi bilaterali imponga delle condizioni equivalenti del tipo cosiddetto "TRIPs-plus", senza tener conto quindi delle opportunità di flessibilità incorporate nell’Accordo TRIPs e dei periodi transitori fissati.

[Avv. Elisabetta Marchesi]
Il Comitato delle Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) ha pubblicato di recente un rapporto sui Paesi meno sviluppati (PMS), concentrandosi in particolare sul ruolo giocato dalla conoscenza, dall’apprendimento tecnologico e dall’innovazione nelle politiche per lo sviluppo.

Il rapporto raccomanda, in particolare, che le regole riguardanti i diritti di Proprietà Intellettuale (PI) vengano selettivamente adattate, al fine di consentire ai PMS di raggiungere un livello di sviluppo tecnologico adeguato a stimolare la crescita economica. Il rapporto sottolinea che è possibile raggiungere un appropriato equilibrio tra diritti di PI e bisogni dei PMS attraverso la flessibilità offerta dall’Accordo TRIPs ed attraverso lo sviluppo di concreti incentivi a favore delle imprese dei paesi sviluppati affinché trasferiscano le tecnologie contemplate da questo tipo di accordo.

Il rapporto, infine, sostiene che i periodi transitori offerti ai PMS per adeguarsi all’Accordo TRIPs (entro il 2013; entro il 2016 per i brevetti in campo farmaceutico) siano eccessivamente rigidi e che, alla luce dei trend attuali, le relative scadenze siano irrealistiche. Inoltre, viene sottolineato come un certo numero di accordi bilaterali imponga delle condizioni equivalenti del tipo cosiddetto "TRIPs-plus", senza tener conto quindi delle opportunità di flessibilità incorporate nell’Accordo TRIPs e dei periodi transitori fissati.

[Avv. Elisabetta Marchesi]