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Vaccino Covid: terza dose per tutti?

I chiarimenti in una nuova circolare del Ministero della Sanità
Mare, profumo di mare
Ph. Giacomo Martini / Mare, profumo di mare

Vaccino Covid: la nuova circolare del Ministero della Salute

Vaccino Covid: il Ministero della Salute, a seguito del parere del Comitato tecnico scientifico, ha pubblicato la circolare sulla terza dose di vaccino anti Covid. Il nuovo richiamo sarà somministrato inizialmente ai soggetti ultraottantenni, al personale e agli ospiti delle Rsa e, in un momento successivo, agli operatori che «svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi, a partire dai 60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di COVID-19 grave o con elevato livello di esposizione a infezione».
 

Vaccino Covid: dose addizionale

Il terzo ciclo della campagna vaccinale di massa ha già preso avvio lo scorso 20 settembre con la somministrazione della terza dose ai soggetti immunocompromessi; un’ampia platea di italiani stimata in 3 milioni di pazienti fragili e fragilissimi (persone che hanno subito o sono in attesa di un trapianto d’organo solido o di staminali ematopoietiche, persone con patologie oncologiche o onco-ematologiche in trattamento, immunodeficienze primitive o secondarie a trattamento farmacologico, persone in dialisi e con insufficienza renale cronica grave e in alcune altre specifiche condizioni esplicitate dalla circolare ministeriale del 14 settembre).

Per tali fasce prioritarie si parla di "dose addizionale" ossia di una dose aggiuntiva di vaccino, a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata, dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose, al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria.

Secondo il report del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria sono oltre 79mila (79.164, l’8,50% della popolazione oggetto di dose aggiuntiva/richiamo) le persone che hanno già ricevuto la terza dose di vaccino anti Covid. Gli italiani che hanno ricevuto almeno una dose sono, invece, 45.209.354, l’83,71% della popolazione over 12 mentre quelli che hanno completato il ciclo vaccinale sono 42.524.705, il 78,74 % della popolazione over 12. 
 

Vaccino Covid: dose booster

Per i soggetti presi in considerazione dalla nuova Circolare è, invece, prevista la cosiddetta dose "booster" ossia una dose di richiamo somministrata, a distanza di almeno sei mesi dalla seconda, al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria.

L’obiettivo è, dunque, quello di rafforzare l’immunizzazione dalle categorie più a rischio o più esposte; si parte con gli ultraottantenni, il personale e gli ospiti delle Rsa (circa 4 milioni e mezzo di persone) per poi proseguire con gli esercenti le professioni sanitarie (circa 1 milione e 900 mila).

Per quel che concerne il tipo di vaccino somministrabile è previsto che, indipendentemente da quello utilizzato per il ciclo primario, considerate le indicazioni fornite dalla commissione tecnico scientifica di AIFA, sarà per ora possibile utilizzare come dose “booster” uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia (Pfizer e Moderna)

Vaccino Covid: terza dose per il personale sanitario

Anche nell’ambito del personale sanitario si partirà dai soggetti over 60 o da quelli con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di COVID-19 grave o con elevato livello di esposizione a infezione.

Tale priorità ha provocato lo scontento dell’Ordine dei medici che invece mirava ad un’estensione della terza vaccinazione a tutta la professione.

Il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi, Filippo Anelli, in un’intervista al Corriere della Sera, è intervenuto sul tema specificando che tutto il personale sanitario deve essere considerato a rischio: "Infettivologi, oculisti, medici di famiglia, operatori del pronto soccorso che lavorano in un porto di mare sono tutti uguali, niente distinzioni, hanno il diritto di essere difesi nella professione. Se ci mettono dietro i cittadini fragili va anche bene, purché quando tocca a noi non si faccia il tu sì tu no".

Il commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, in visita alla Comunità di Sant’Egidio, ha però assicurato che l’obiettivo è comunque quello di mettere tutti in sicurezza precisando che: “La classificazione di operatori sanitari a rischio è puramente accademica. Quello che fa la differenza è chi è stato vaccinato da più di 6 mesi. Gli operatori sanitari sono la nostra prima linea vanno tutti protetti, dalla corsia di ospedale al medico di base. Andranno messi tutti in ulteriore sicurezza”.
 

Vaccino Covid: estensione della dose “booster” ad altre categorie

La strategia di somministrazione di una dose “booster” potrà includere, spiega la Circolare, anche i soggetti con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti /preesistenti. Il via libera per questa fascia di popolazione a rischio verrà dato, però, «solo dopo il parere delle agenzie regolatorie»

Quanto all’eventuale estensione della terza dose alla popolazione generale “verrà invece decisa sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico”.

Sul punto Figliuolo rassicura: “Abbiamo le dosi per tutta la popolazione che vuole vaccinarsi. Saremo in grado di farla a tutti, sia come organizzazione, sia come logistica: la macchina è ancora in piedi".