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Attualità - Bonus pubblicità al via. Novità, regole e requisiti per usufruirne

Attualità - Bonus pubblicità al via. Novità, regole e requisiti per usufruirne
Attualità - Bonus pubblicità al via. Novità, regole e requisiti per usufruirne

Tra pochissimo in Gazzetta Ufficiale, il decreto del Presidente del Consiglio è già stato firmato (D.p.c.m. 16 maggio 2018) ed è pronto per la pubblicazione. Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria anticipa il contenuto del documento, con un comunicato pubblicato il 7 giugno 2018, con il quale vengono chiariti requisiti, regole, novità e importo del credito d’imposta per il quale, si ricorda, non si può ancora presentare domanda.

 

Chi potrà usufruire del bonus?

Avranno diritto a richiedere il credito d’imposta i soggetti titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo, nonché gli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie di valore incrementale di almeno l’1% rispetto a quanto effettuato nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione.

Si chiarisce che per stessi mezzi di informazione non si intende la testata di stampa o radio-tv, bensì il tipo di canale informativo utilizzato. Pertanto verrà valutato l’importo dell’investimento effettuato sulla stampa online e cartacea e quanto invece effettivamente speso per pubblicità in radio e tv.

 

Inoltre, per aver diritto al credito d’imposta, è necessario che l’incremento di investimento effettuato, ad esempio, sulla stampa, non comporti una parallela diminuzione della spesa sul canale radiotelevisivo: in tale caso verrebbe meno il requisito richiesto dell’incremento di spesa complessivo.

 

 

A quanto ammonta il credito?

 

L’importo del credito d’imposta previso dal decreto sarà pari al 75%, elevato al 90% per le microimprese, PMI e startup innovative.

 

 

Quali spese sono ammesse?

 

Si fa riferimento agli investimenti incrementali relativi all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su quotidiani e periodici nazionali e locali, anche online, ovvero effettuati nell’ambito della programmazione di tv o radio analogiche e digitale.

 

Si ricorda, inoltre, che il beneficio è applicabile anche agli investimenti effettuati nel periodo 24 giugno - 31 dicembre 2017 con il limite a quanto investito soltanto sulla stampa, anche online.

 

Un importante requisito riguarda la possibilità di ammettere soltanto spese effettuate a favore di giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica regolarmente iscritta presso il Tribunale competente nonché dotate della figura di direttore responsabile. Sono escluse televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo.

In caso di domande superiori alle risorse, l’importo del bonus pubblicità 2018 verrà ripartito in percentuale tra tutti i richiedenti che dimostreranno di averne diritto.

 

 

Come si presenta la domanda per il bonus pubblicità 2018?

 

La richiesta dovrà essere presentata in modalità telematica da inviare all’Agenzia delle Entrate.

 

Ancora non è stata resa nota la scadenza. Si attende, pertanto, la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale: a partire da tale data, la domanda dovrà essere inviata entro trenta giorni a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale.

Nella domanda occorrerà inserire i seguenti dati:

  • dati identificativi dell’azienda (o del lavoratore autonomo);
  • costo complessivo degli investimenti pubblicitari effettuati, o da effettuare, nel corso dell’anno; ove gli investimenti riguardino sia la stampa che le emittenti radio televisive, i costi andranno esposti distintamente per le due tipologie di media;
  • costo complessivo degli investimenti effettuati sugli analoghi media nell’anno precedente;
  • indicazione dell’incremento degli investimenti su ognuno dei due media, in percentuale ed in valore assoluto;
  • ammontare del credito d’imposta richiesto per ognuno dei due media;
  • dichiarazione sostitutiva di atto notorio concernente il possesso del requisito consistente nell’assenza delle condizioni ostative ed interdittive previste dalle disposizioni antimafia ai fini della fruizione di contributi e finanziamenti pubblici.

Ricordiamo, infine, che il credito d’imposta attribuito potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24.