Attualità - Fallimenti: in calo del 13,8% rispetto al 2016
Sono state 2.468 le aziende che, nel terzo trimestre di quest’anno, hanno chiuso i battenti, facendo così salire a 8.656 il totale dei fallimenti nel periodo compreso fra gennaio e settembre del 2017.
Lo ha reso noto uno studio realizzato da CRIBIS, società del Gruppo Crif, specializzata nella business information, che ha indagato la situazione dei fallimenti delle imprese italiane nel corso del 2017.
Si tratta di un dato sorprendente, con una cifra in netta diminuzione rispetto ai primi nove mesi del 2016, periodo nel quale i fallimenti sono stati 10.047.
Questo dato si colloca in un trend positivo di decrescita che dura ormai da tre anni. Infatti, proprio nel 2014 si è registrato il record (negativo) del numero di fallimenti, che aveva visto 15.336 aziende portare i libri in Tribunale (2.948 solo nel terzo trimestre).
Rispetto al 2014, infatti, le imprese fallite sono scese e addirittura del 20,6%.
Malgrado questi dati positivi e rassicuranti, la situazione di crisi prolungata non è ancora rientrata.
Se si guarda, infatti, al dato del 2009, quando gli effetti della crisi economica non erano ancora così evidenti, il dato rilevato rimane piuttosto critico: rispetto a otto anni fa, quando i fallimenti nel terzo trimestre erano stati solo 1.729, circa 19 ogni giorno, le imprese fallite sono aumentate del 36,9%. Ricordiamo, inoltre, che quest’anno, nel periodo che va da luglio a settembre, sono fallite mediamente 27 imprese al giorno, poco più di un’impresa ogni ora. Un dato che, letto senza raffronti recenti, resta allarmante.
La distribuzione dei fallimenti sul territorio nazionale presenta notevoli differenze da regione a regione. La Lombardia risulta al primo posto, con 1.827 imprese fallite nel 2017 (29,5% sul dato complessivo nazionale). Al secondo posto il Lazio, con 1.084 aziende (17,5% sul dato complessivo nazionale).
Nelle prime dieci posizioni della graduatoria si trovano anche il Veneto (con 742 fallimenti), la Toscana (671), l’Emilia Romagna (646), la Sicilia (540), il Piemonte (531), la Puglia (426) e le Marche (244).
Infine, l’indagine di CRIBIS ha analizzato anche l’incidenza dei fallimenti nei diversi settori merceologici. Il settore che ha sofferto di più è il commercio, che ha visto ben 2.858 imprese fallire. Gli altri settori più in crisi sono i servizi (2.000 fallimenti), l’edilizia (1.704), e l’industria (1.658 fallimenti).
(Cribis - analisi fallimenti delle aziende in Italia - Q1 2017)