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Bonus edilizi: le ultime novità

niente asseverazione o visto di conformità per gli interventi al di sotto dei 40 mila euro
Maltrattamenti in famiglia
Maltrattamenti in famiglia

In tema di bonus edilizi, l’ultima proposta avanzata è quella di eliminare asseverazione o visto di conformità per i lavori e gli interventi al di sotto dei 40 mila euro. Per i lavori di entità superiore a tale cifra invece non cambierà nulla; continuerà ad applicarsi il sistema dei controlli preventivi. Nell’ambito della proposta non rientrano invece gli interventi inerenti al bonus facciate, con riferimento ai quali le misure di controllo continueranno ad applicarsi indipendentemente dalla spesa sostenuta.

 

Bonus edilizi: nuovi correttivi al decreto antifrodi

L’articolo 1, comma 1, lett. b) del cd. decreto antifrode (decreto-legge n. 157/2021) ha esteso l’obbligatorietà del visto di conformità (che attesta il diritto al beneficio) e dell’asseverazione (che attesta la congruità delle spese) ai bonus diversi dal superbonus, qualora il beneficiario opti, in luogo dell’utilizzo della detrazione nella dichiarazione dei redditi, per le opzioni dello sconto in fattura o della cessione del credito.

Il visto di conformità non è necessario nel caso di fruizione diretta di questi Bonus nella dichiarazione dei redditi. Resta fermo che il contribuente è tenuto a richiedere il visto di conformità sull’intera dichiarazione nei casi normativamente previsti.

Per contro, l’attestazione della congruità delle spese, laddove prevista per il rispetto degli adempimenti di cui al d.m. 6 agosto 2020 nel caso di interventi finalizzati alla riqualificazione energetica di cui all’articolo 14 del d.l. n. 63 del 2013 effettuati a partire dal 6 ottobre 2020, rimane necessaria anche per l’utilizzo diretto in dichiarazione della detrazione in quanto già contenuta nell’asseverazione che il tecnico abilitato è tenuto a rilasciare.

Nell’ambito della Commissione Finanze del Senato è attualmente in discussione la proposta di eliminare asseverazione o visto di conformità per i lavori e gli interventi al di sotto dei 40 mila euro.

L’intenzione della maggioranza di Governo sarebbe quella di tutelare e semplificare le procedure aventi a oggetto lavori di piccoli importi, come ad esempio la sostituzione della caldaia, degli infissi o dei condizionatori.

Per i lavori di entità superiore a tale cifra invece non cambierà nulla; continuerà ad applicarsi il sistema dei controlli preventivi.

Nell’ambito della proposta non rientrano inoltre gli interventi inerenti al bonus facciate, con riferimento ai quali le misure di controllo continueranno ad applicarsi indipendentemente dalla spesa sostenuta.