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Superbonus 110% sotto la lente dell’Antitrust

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L’Autorità garante della concorrenza e del mercato nel suo ultimo bollettino (n.5/2022), ha dato avviso dell’avvio di un procedimento istruttorio nei confronti di una società che operando nel settore edilizio, con particolare riferimento all’attività che questa sta svolgendo in relazione ai lavori edilizi rientranti nel c.d. Superbonus 110%, ha attuato pratiche commerciali scorrette in relazione ai messaggi pubblicitari diffusi. Spetta adesso all’Autorità qualificare o meno le pratiche realizzate dalla società come scorrette o meno, e procedere eventualmente all’irrogazione delle sanzioni.

 

Superbonus 110% sotto la lente dell’Antitrust: L’avvio dell’istruttoria

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (“Antitrust”; “Autorità”), nel suo ultimo bollettino, ha dato notizia di aver avviato un’istruttoria nei confronti di una società di consulenza nel campo edilizio e di servizi di efficientamento energetico.

Quest’ultima negli ultimi tempi ha fortemente pubblicizzato la sua attività con particolare riguardo ai lavori di riqualificazione edilizia rientranti nel cd. Superbonus edilizio 110% (previsto dal D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77 (cd. Decreto Rilancio).

Secondo l’Autorità, la società avrebbe posto in essere una pratica commerciale scorretta in relazione ai messaggi pubblicitari diffusi attraverso il proprio sito web, i propri profili social e volantini pubblicitari, per promuovere i servizi dalla medesima offerti.

La procedura è stata attivata a seguito delle molteplici istanze di intervento formulate dai consumatori.

 

Superbonus 110% sotto la lente dell’Antitrust: Oggetto della verifica

Gli elementi oggetto della verifica condotta da parte dell’Antitrust sono diversi, in particolare:

  • La società è indagata per essersi proposta come società che si occupa dell’intera pratica dei lavori di riqualificazione edilizia, inclusa l’esecuzione dei lavori e la cessione del relativo credito d’imposta. Il professionista sembra in realtà limitarsi a rilasciare ai consumatori una semplice relazione per lo studio di fattibilità dei lavori, senza sottoscrizione della stessa, considerando in tal modo terminato il proprio incarico.
  • La società ha inoltre evidenziato nel proprio volantino che avrebbe garantito il buon fine delle pratiche relative al suddetto Superbonus edilizio del 110%.

Secondo l’Autorità questo non è ammissibile poiché non è concesso prestare delle garanzie al consumatore basandosi sul godimento di benefici fiscali previsti dal decreto, ciò in quanto questi sono correlati esclusivamente alla sussistenza delle condizioni espressamente previste da quest’ultimo.

  • Nel volantino è stata inoltre omessa l’informazione che la società richiede ai consumatori un pagamento anticipato immediato di una somma di denaro, che sarebbe restituita solo alla fine dei lavori. La società ha infatti sottolineato esclusivamente che l’unica forma di pagamento dei servizi sarebbe stata la cessione del credito d’imposta maturato in relazione all’esecuzione dei lavori.

 

Superbonus 110% sotto la lente dell’Antitrust: la normativa violata e tutela

Il Codice del Consumo art. 18 lett e) qualifica pratica commerciale scorretta quella che è in contrasto con il principio della diligenza professionale, falsa o è idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio che raggiunge o al quale è diretta.

Le strategie commerciali dei professionisti possono essere tali da incidere sulla libertà di scelta dei consumatori, condizionandoli, attivandone l’interesse ed orientandone le preferenze, ma anche suscitando in essi nuovi bisogni.

Lo stesso Codice del consumo ha posto tra i diritti fondamentali dei consumatori (art. 2), il diritto ad una corretta pubblicità e ad un esercizio delle pratiche commerciali secondo principi di buona fede, correttezza e lealtà.

Se un’impresa cerca di falsare le scelte economiche del consumatore (ad esempio, omettendo informazioni rilevanti o diffondendo informazioni non veritiere), l’Antitrust può intervenire ordinando la cessazione della pratica sleale attraverso una tutela inibitoria e irrogando sanzioni amministrative di carattere pecuniario.

Sarà pertanto compito dell’Antitrust verificare la sussistenza dei requisiti della pratica commerciale scorretta nel caso in esame e decidere sul “destino” della società indagata.

 

Superbonus 110% sotto la lente dell’Antitrust: un’opportunità da monitorare

Indubbiamente l’incentivo Superbonus 110% costituisce una grande opportunità di rilancio dell’edilizia, contribuisce al miglioramento delle condizioni di sicurezza e di efficientamento energetico degli edifici esistenti e costituisce uno strumento di rivalutazione del patrimonio immobiliare. Tuttavia, per molti potrebbe rivelarsi una grande illusione avendo generato grandi aspettative che poi si bloccheranno in seguito a causa delle difficoltà applicative e delle complessità burocratiche e interpretative, nonché per il problema del contesto normativo in continua evoluzione.

Sarebbe quindi auspicabile, oltre all’intervento dell’Antitrust, che anche il legislatore intervenisse per una maggiore semplificazione dell’iter burocratico affinché ci sia una maggiore chiarezza nell’applicazione della normativa e sui requisiti per l’accesso alle varie agevolazioni; ciò anche al fine di limitare quelle condotte scorrette di aziende di consulenza e/o professionisti atte a carpire la buona fede dei proprietari attirati dalla possibilità di ristrutturare l’abitazione senza anticipare nulla.