Cassazione Penale: utilizzo in dibattimento di dichiarazioni rese nel corso delle indagini preliminari

"Il concetto di impossibilità di ripetizione che l’articolo 512 Codice Procedura Penale eleva a presupposto della lettura delle dichiarazioni in precedenza rese, non è ristretto alla non praticabilità materiale di reiterazione della dichiarazione medesima, che si verifica ad esempio in caso di morte o di irreperibilità accertata, ma è estensibile a tutte le ipotesi in cui  una dichiarazione non può essere utilmente assunta per le peculiari condizioni del dichiarante che lo rendono non più escutibile (Cassazione, 25 settembre 2000)".

La Cassazione ha applicato il predetto principio, confermando la sentenza di secondo grado, con riferimento all’utilizzo in sede dibattimentale delle dichiarazioni rese dalla parte offesa, di cui era stata documentata la perdita di memoria a causa di un trauma subito a seguito di incidente stradale.

La sentenza è integralmente consultabile sul sito della Cassazione.

(Corte di Cassazione - Sezione Seconda Penale, Sentenza 31 gennaio 2011, n. 3315)
"Il concetto di impossibilità di ripetizione che l’articolo 512 Codice Procedura Penale eleva a presupposto della lettura delle dichiarazioni in precedenza rese, non è ristretto alla non praticabilità materiale di reiterazione della dichiarazione medesima, che si verifica ad esempio in caso di morte o di irreperibilità accertata, ma è estensibile a tutte le ipotesi in cui  una dichiarazione non può essere utilmente assunta per le peculiari condizioni del dichiarante che lo rendono non più escutibile (Cassazione, 25 settembre 2000)".

La Cassazione ha applicato il predetto principio, confermando la sentenza di secondo grado, con riferimento all’utilizzo in sede dibattimentale delle dichiarazioni rese dalla parte offesa, di cui era stata documentata la perdita di memoria a causa di un trauma subito a seguito di incidente stradale.

La sentenza è integralmente consultabile sul sito della Cassazione.

(Corte di Cassazione - Sezione Seconda Penale, Sentenza 31 gennaio 2011, n. 3315)