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Art. 26

Cartella personale

 1. Per ogni detenuto o internato è istituita una cartella personale, la cui compilazione inizia all’atto dell’ingresso in istituto dalla libertà. La cartella segue il soggetto in caso di trasferimento e resta custodita nell’archivio dell’istituto da cui il detenuto o l’internato è dimesso. Di tale custodia è data tempestiva notizia al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

2. L’intestazione della cartella personale è corredata dei dati anagrafici, delle impronte digitali, della fotografia e di ogni altro elemento necessario per la precisa identificazione della persona.

3. Nella cartella personale, oltre quanto stabilito dall’articolo 94 del decreto legislativo 28 luglio 1989, n.271, sono inseriti i dati e le indicazioni previsti dal quarto comma dell’articolo 13 della legge, con specifica menzione delle ricompense, delle sanzioni disciplinari e delle infrazioni che le hanno determinate, nonché della eventuale sospensione, condono ed estinzione delle sanzioni stesse, delle istanze e dei provvedimenti di cui al capo VI del titolo I della legge, della sottoposizione al regime di sorveglianza particolare e del reclamo eventualmente proposto, nonché di ogni altro dato richiesto da disposizioni ministeriali.

4. Tutti i provvedimenti del magistrato di sorveglianza e del tribunale di sorveglianza di cui all’articolo 14-ter e al capo VI del titolo I della legge sono comunicati alla direzione dell’istituto per la annotazione nella cartella personale. I provvedimenti relativi all’affidamento in prova al servizio sociale, al regime di semilibertà ed alla detenzione domiciliare sono altresì comunicati al centro di servizio sociale del luogo nel quale viene eseguita la misura alternativa alla detenzione.

5. Allo scadere di ogni semestre di custodia cautelare e di pena detentiva nella cartella personale di ciascun detenuto è annotato il giudizio espresso dalla direzione sugli elementi indicati nel comma 2 dell’articolo 103.

6. All’atto del trasferimento del detenuto o dell’internato in altro istituto nella cartella personale è annotato un giudizio complessivo sugli sviluppi del trattamento e sulla condotta tenuta.

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