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Corruzione: Italia al 42esimo posto nel mondo per trasparenza

Resi noti i dati del Report
corruzione in Italia e nel mondo
corruzione in Italia e nel mondo

Corruzione: Italia al 42esimo posto nel mondo per trasparenza

In esclusiva su Filodiritto il report appena pubblicato da Transparency International con breve analisi dei dati

Secondo l’ultimo report della storica ed accreditata ONG Transparency International, l’Italia occupa il 42 posto tra i paesi meno corrotti dei 180 monitorati.

Il recente elaborato, pubblicato oggi 25 gennaio 2022 e disponibile al seguente link CPI2021_Report_EN_web.pdf (transparency.it), si fonda su dati raccolti nel 2021 ed utilizza l’Indice di Percezione della Corruzione (CPI) per misurare l’andamento dei fenomeni corruttivi nel settore pubblico e nella politica di ciascun paese.

Lo studio tiene conto delle opinioni dei più autorevoli esperti nel settore e promuove una scala da 0 a 100 dal paese con il più alto tasso di corruzione a quello in cui la vita pubblica risulta meno colpita da questa terribile piaga sociale.

Quest’anno un bel balzo in classifica per l’Italia che guadagna 3 punti rispetto al 2020 e riesce a scalare la graduatoria di ben 10 posizioni, attestandosi al 42esimo posto con un punteggio totale di 56. Per l’infografica globale, cliccare su queto link CPI2021_Mapindex_IT.png (2000×1900) (transparency.it).

Un progresso consolidato nel tempo: dal 2012 ad oggi il Belpaese ha registrato uno score di ben +14 punti. Ma tale miglioramento non è sempre stato così celere e sostanzioso come nel 2021. Basti pensare che nel 2020 l’Italia aveva ottenuto 53 punti, stazionando nel punteggio rispetto al 2019 e registrando un peggioramento di una posizione in graduatoria.  

Nel 2021, significativi passi avanti anche a livello comunitario, con l’Italia proiettata al 17esimo posto tra i 27 paesi dell’UE: rimaniamo appaiati a Slovenia, Lettonia e Spagna ma riusciamo finalmente a superare Polonia e Cipro tra i paesi più “puliti”. Rispetto al 2020, l’Italia avanza anche a livello regionale, migliorando di 3 posizioni il 20esimo posto dello scorso anno. Per l’infografica UE, cliccare su questo link CPI2021_EU_IT.png (2000×1000) (transparency.it).

Ci sia consentito di evidenziare come i risultati ottenuti quest’anno dall’Italia siano imputabili interamente al Governo Draghi, che il 13 febbraio 2021 giurò nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un risultato a tratti sorprendente e di vitale importanza considerando le ingenti somme di denaro che il nostro paese otterrà dal PNRR e la necessità di tenerle il più lontano possibile da fenomeni corruttivi.

Solo con la dovuta trasparenza sarà possibile investire con serenità nei 5 settori individuati come prioritari dalla Commissione Europea per il rilancio del nostro paese: digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica, sanità ed infrastrutture.

A livello globale, Danimarca e Nuova Zelanda confermano la loro storica leadership di paesi più virtuosi, rimanendo primi in graduatoria insieme alla Finlandia con 88 punti. Rimane invariata anche la situazione ai bassi fondi della classifica, con Siria, Somalia e Sud Sudan, da anni colpite da violente guerre civili, agli ultimi 3 posti.

Negli anni, l’accuratezza degli studi e delle ricerche pubblicate da Transparency International, fondata a Berlino nel 1993 ed in prima linea nella lotta alla corruzione da più di 26 anni, è stata confermata tanto da enti nazionali quanto da organizzazioni internazionali.

In tal senso, un esplicito endorsement alla qualità ed attendibilità dei report della ONG è stato fatto nel 2002 dall’allora Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan, il quale affermò che “dalla mia esperienza personale, posso dire che il lavoro delle Nazioni Unite sulla corruzione ha beneficiato enormemente dei parametri di riferimento sviluppati da Transparency International”.