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Decreto energia 2022, ecco le misure anti-rincari

Dal bonus sociale elettricità e gas, ai maggiori poteri del Garante dei prezzi. Nella bozza del decreto energia 2022 tutte le novità sul fronte energia per andare incontro a famiglie e aziende
decreto energia 2022
decreto energia 2022

Decreto energia 2022, arrivano le misure anti-rincari

Il governo stanzia 4,4 miliardi di euro per il decreto energia 2022.

Sono state annunciate sabato 19 marzo attraverso il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n° 68 le nuove misure anti-rincari per far fronte alla crisi in Ucraina.

Il decreto energia 2022 si concentra in particolare su famiglie e aziende, dal caro bolletta (elettricità e gas), al monitoraggio dei prezzi (con il Garante “Mister Prezzi”), fino ai crediti d’imposta e alla rateizzazione delle bollette.

Vediamo allora alcune delle misure anti-rincari più rilevanti del decreto energia 2022.

 

Bonus sociale: ISEE a 12.000 euro fino al 31 dicembre 2022

Secondo quanto riportato nel comunicato stampa, il decreto energia 2022 “affronta i seguenti ambiti:

- contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti

- misure in tema di prezzi dell’energia

- sostegni alle imprese

- presidi a tutela delle imprese nazionali

- accoglienza umanitaria”.

Partendo dai sostegni alle famiglie, troviamo l’ampliamento della soglia ISEE per accedere al bonus sociale dal 8265 a 12.000 euro. Il bonus sociale, in sostanza, permette di ricevere un contributo per affrontare il caro bollette. L’ampliamento della soglia ISEE a 12.000 euro varrà dal 1° aprile fino al 31 dicembre 2022.

 

Bonus benzina e riduzione delle accise nel decreto energia 2022

Secondo il decreto energia, “per il 2022, l’importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito”. Ecco in quest’articolo tutte le informazioni su come si ottiene il bonus benzina.

Per quanto riguarda invece il tema delle accise su benzina e gasolio (“impiegato come carburante per autotrazione”), vi saranno delle riduzioni di 25 centesimi di euro al litro per i 30 giorni successivi all’entrata in vigore del decreto stesso.

 

Nuovi crediti d’imposta per le aziende

Il decreto energia 2022 introduce inoltre i seguenti crediti d’imposta a favore delle aziende:

- 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica utilizzata nel secondo trimestre del 2022 “alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica”;

- 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas per usi diversi da quelli termoelettrici (“qualora il prezzo di riferimento del gas naturale abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019”) “alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale”.

 

Imprese in difficoltà: bollette fornitori in 24 rate e garanzia SACE

La misura è rivolta a quelle aziende che hanno sede in Italia, le quali possono richiedere ai propri fornitori di rateizzare (per un massimo di 24 rate mensili) gli importi per i consumi di energia dei mesi di maggio e giugno 2022.

In forza di ciò, SACE:

- potrà rilasciare garanzie “in favore di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e di altri soggetti abilitati all’esercizio del credito” (limite massimo di impegni: 9 miliardi);

- potrà concedere garanzie fino al “90% degli indennizzi generati da esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale” alle imprese di assicurazione.

 

“Mister Prezzi”: multe fino a 5000 euro alle aziende

Si chiama “Mister Prezzi” il Garante preposto alla sorveglianza degli stessi (come riporta il comunicato stampa, “già istituito presso il Ministero dello sviluppo economico”).

Se da un lato una specifica “Unità di missione” si occuperà delle istruttorie e di tutte le attività relative all’analisi e all’elaborazione dei dati, dall’altro – ed è questa la novità più importante – “Mister Prezzi” avrà la facoltà di richiedere direttamente alle imprese la documentazione riguardo le variazioni che hanno determinato un eventuale aumento dei prezzi: in base a ciò, potrà infliggere multe fino a 5000 mila euro a quelle imprese che non saranno in grado di giustificare gli aumenti.

 

Più controlli per il mercato del gas naturale

Coloro che sono titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano dovranno trasmettere i contratti (già sottoscritti o da sottoscrivere) sia al Ministero della transizione ecologica, sia all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).