DNA - Bundesverfassungsgericht: incostituzionale costringere un padre a sottoporsi al test del DNA
La Corte Costituzionale tedesca lo scorso aprile ha stabilito che non si può costringere il padre a sottoporsi al test del DNA, in quanto il diritto del figlio a conoscere i genitori naturali non si configura come un diritto incondizionato.
Nel caso di specie, una signora di 66 anni sollevava la questione dinnanzi al Bundesverfassungsgerecht (Corte costituzionale tedesca), dopo essere rimasta per moltissimi anni incerta rispetto all’identità del padre biologico. Un’ultima chance per lei, per conoscere della propria discendenza.
Per anni, infatti, l’uomo aveva respinto gli appelli a sottoporsi al Test del DNA, in quanto il suo risultato positivo avrebbe comportato importanti conseguenze legali per l’uomo, prima tra tutte pagare il mantenimento per i figli.
Tuttavia, la Corte, investita della questione, afferma che costringere l’uomo a sottoporsi al test del DNA comporterebbe la violazione di un suo diritto costituzionale e che il diritto del figlio a conoscere la propria discendenza resta limitato al sapere se il proprio padre legale è anche il padre biologico.
Per queste ragioni, la Corte ha rigettato la questione, sfumando per sempre la possibilità della donna di conoscere le proprie origini.
(Bundesverfassungsgericht, Decisione 19 aprile 2016, n.3309/13)
La Corte Costituzionale tedesca lo scorso aprile ha stabilito che non si può costringere il padre a sottoporsi al test del DNA, in quanto il diritto del figlio a conoscere i genitori naturali non si configura come un diritto incondizionato.
Nel caso di specie, una signora di 66 anni sollevava la questione dinnanzi al Bundesverfassungsgerecht (Corte costituzionale tedesca), dopo essere rimasta per moltissimi anni incerta rispetto all’identità del padre biologico. Un’ultima chance per lei, per conoscere della propria discendenza.
Per anni, infatti, l’uomo aveva respinto gli appelli a sottoporsi al Test del DNA, in quanto il suo risultato positivo avrebbe comportato importanti conseguenze legali per l’uomo, prima tra tutte pagare il mantenimento per i figli.
Tuttavia, la Corte, investita della questione, afferma che costringere l’uomo a sottoporsi al test del DNA comporterebbe la violazione di un suo diritto costituzionale e che il diritto del figlio a conoscere la propria discendenza resta limitato al sapere se il proprio padre legale è anche il padre biologico.
Per queste ragioni, la Corte ha rigettato la questione, sfumando per sempre la possibilità della donna di conoscere le proprie origini.
(Bundesverfassungsgericht, Decisione 19 aprile 2016, n.3309/13)