Droghe sintetiche: Fentanyl, la nuova frontiera

Le Nuove Sostanze Psicoattive
Droghe
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La normativa comunitaria individua le Nuove Sostanze Psicoattive (art. 1 della Decisione Quadro 2004/757/GAI del Consiglio del 25 ottobre 2004, come modificata dalla Direttiva (UE) 2017/2103 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017) in ogni «sostanza allo stato puro o contenuta in un preparato non contemplata dalla convenzione unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti del 1961, quale modificata dal protocollo del 1972, o dalla convenzione delle Nazioni Unite sulle sostanze psicotrope del 1971 ma che può presentare rischi sanitari o sociali analoghi a quelli presentati dalle sostanze contemplate da tali convenzioni».

Con questa denominazione si fa riferimento alla proliferazione di un gruppo molto ampio di molecole, principalmente di natura sintetica, caratterizzate da proprietà farmacologiche e tossicologiche estremamente insidiose per la salute dei consumatori.

Questi prodotti, secondo le indicazioni della tossicologia forense, appartengono a particolari gruppi strutturali (cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici, oppioidi, triptamine, piperazine, arilcicloesilammine e, soprattutto, fenetilammine), ma si differenziano rispetto alle molecole base, già inserite nelle tabelle ONU, per mirate modifiche molecolari in grado di conferire a questi analoghi di struttura una connotazione di completa autonomia, sia sotto il profilo chimico-tossicologico che legale.

Il consumo di queste sostanze è ormai considerato, a livello internazionale e nell’ambito delle istituzioni comunitarie, una vera e propria emergenza che si vuol fronteggiare con nuove strategie e appropriati strumenti giuridici in corso di predisposizione.

La nuova droga sintetica che allarme le polizie di mezzo Mondo è il fentanyl, un oppioide sintetico, bastano pochi grammi per fabbricare migliaia di dosi fortissime. Con potenzialità letali incalcolabili.

Il fentanyl deriva dalla produzione di farmaci nati per combattere il dolore nei malati terminali oncologici. Gli oppiodi sintetici sono la nuova epidemia di morte da combattere.

La Commissione Europea, per la sua parte, dopo aver pianificato una specifica strategia di contrasto nei Piani di Azione quadriennali 2013-2020, ha avviato iniziative di carattere normativo per rendere più efficace e tempestiva la tabellazione dei nuovi psicotropi non appena questi facciano la loro comparsa sul mercato illegale.

Anche l’Ordinamento nazionale, che adotta una definizione legale di sostanza stupefacente, si sta adoperando per contrastare efficacemente sul territorio questo nuovo tipo di minaccia attraverso l’adozione di un Piano d’Azione e potenziando le proiezioni operative del Sistema Nazionale di Allerta Precoce.

Molte di queste sostanze sono state inserite, a partire dal 2010, nell’elenco delle sostanze psicoattive illegali contenuto nelle tabelle ministeriali annesse alla normativa in materia di sostanze stupefacenti, quale primo ineliminabile passaggio per l’attivazione da parte delle Forze di Polizia e dell’Autorità Giudiziaria, di una concreta azione di contrasto e una altrettanto effettiva risposta sanzionatoria.

L’uso della c.d. “somiglianza chimica”, che nelle tabelle allegate al D.P.R. è rappresentata dall’“analogo di struttura”, costituisce – al momento – il sistema di contrasto più efficace al moltiplicarsi delle NPS.

A livello internazionale, il Ministero dell’Interno sta provvedendo ad inserire negli accordi bilaterali di cooperazione di polizia, in fase di negoziazione, uno specifico punto tendente ad accrescere e valorizzare lo scambio informativo proprio in tema di Nuove Sostanze Psicoattive, al fine di potenziare l’azione repressiva e di intelligence delle Forze dell’Ordine e ridurre così la presenza di queste nuove droghe sintetiche sulle piazze virtuali di spaccio.

Una quota importante del volume complessivo dei traffici di queste nuove droghe di sintesi è commercializzata attraverso le reti di comunicazione e, in particolare, la rete Internet.

La DCSA (Direzione Centrale per i Servizi Antidroga), nella sua funzione di promozione e coordinamento delle attività antidroga, monitora costantemente il “mercato” delle NSP attraverso i riscontri forniti dai laboratori scientifici della Polizia di Stato, dei Carabinieri e dell’Agenzia delle Dogane e mediante la propria articolazione Drug@online, composta da un team di esperti informatici. Partecipa anche, insieme al Centro antiveleni di Pavia e all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, al Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità per conto del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Inoltre, la DCSA è il referente nazionale per la piattaforma web I.O.N.I.C.S. dell’International Narcotics Control Board (I.N.C.B.) delle Nazioni Unite, finalizzata alla ricezione/trasmissione di informazioni relative a sequestri di nuove sostanze psicoattive operati dalle Forze di Polizia nazionali. Nell’ultimo anno, rispetto a un calo dei sequestri delle sostanze stupefacenti storiche (cocaina, eroina ecc.) sono aumentai i sequestri di droghe sintetiche. Un sequestro di 14 tonnellate di metanfetamine è avvenuto nel porto di Salerno a luglio del 2019.

I dati dell’ultima relazione della Direzione centrale dei servizi antidroga (DCSA) hanno registrato nel 2019 un aumento dell’11% dei decessi per overdose: 373 casi ma il dato che preoccupa è l’aumento dei minori arrestati o denunciati per lo spaccio delle droghe sintetiche.

Le droghe sintetiche sono facilmente reperibili sul Web, dove si trovano informazioni e “ricette” sui nuovi letali “cocktail” a base di metanfetamine.