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Due novembre con Wisława Szymborska: Sulla morte senza esagerare

Nel giorno dei morti, una poesia della grande poetessa polacca
papaveri e paperi
Ph. Erika Pucci / papaveri e paperi

Poetessa polacca, vincitrice del Nobel nel 1996, ci parla della morte con leggerezza, come solo lei ha saputo fare.

In questo giorno il due novembre, dedicato ai morti e ai defunti, abbiamo scelto una sua poesia, "Sulla morte senza esagerare" per ricordare tutte le persone care che non ci sono più, con quel senso di piccola leggerezza che solo Wislawa Szymborska ha saputo usare nei suoi testi, per parlare di morte, sì, ma senza prendersi, e prenderla, troppo sul serio.

 

Sulla morte, senza esagerare

di Wyslawa Szymborska

Non s'intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.
Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara,
né rassettare il disordine che lascia.
Occupata a uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.
Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!
A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più di un bruco
la batte in velocità.
Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.
La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno fin ora, insufficiente.
I cuori battono nelle uova. Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.
Chi ne afferma l'onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.
Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.
La morte
è sempre in ritardo di quell'attimo.
Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.

La gioia di scrivere, tutte le poesie (1945-2009), Wisława Szymborska, a cura di Pietro Marchesani,  Adelphi, 2009.