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Natale con le poesie di Gianni Rodari

Il santo Natale visto dagli occhi di Gianni Rodari
Natale
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Natale con le poesie di Gianni Rodari

Natale con le poesie di Gianni Rodari, di cui abbiamo già tanto parlato e pubblicato, in occasione di tante feste, della Pasqua, del Primo Maggio, della festa di liberazione e di tanti altri avvenimenti importanti, religiosi e laici.

Oggi, in questo giorno dedicato al Natale, abbiamo scelto proprio lo scrittore di Omegna per augurarvi buone Feste, e farvi gli auguri più grandi che possiamo, con un abbraccio che vi giunga stretto e vi tenga caldo in queste notti fredde.

 

Cinque poesie sul Natale di Gianni Rodari

Il pianeta degli alberi di Natale
di Gianni Rodari


Dove sono i bambini che non hanno
l’albero di Natale
con la neve d’argento, i lumini
e i frutti di cioccolata?
presto, presto adunata, si va
sul Pianeta degli alberi di natale,
io so dove sta. Che strano, beato Pianeta…
Qui è Natale ogni giorno.
Ma guardatevi attorno:
gli alberi della foresta,
illuminati a festa,
sono carichi di doni.
Crescono sulle siepi i panettoni,
i platani del viale
sono platani di Natale.
Perfino l’ortica,
non punge mica,
ma tiene su ogni foglia
un campanello d’argento
che si dondola al vento.
In piazza c’è il mercato dei balocchi.
Un mercato coi fiocchi,
ad ogni banco lasceresti gli occhi.
E non si paga niente, tutto gratis.
Osservi, scegli, prendi e te ne vai.
Anzi, anzi, il padrone
Ti fa l’inchino e dice: ”Grazie assai,
torni ancora domani, per favore:
per me sarà un onore…” Che belle le vetrine senza vetri!
Senza vetri, s’intende,
così ciascuno prende
quello che più gli piace: e non si passa
mica alla cassa, perché
la cassa non c’è. Un bel Pianeta davvero
Anche se qualcuno insiste
A dire che non esiste…
Ebbene, se non esiste, esisterà:
che differenza fa?

Il magico Natale
di Gianni Rodari


S‘io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.


Neve
di Gianni Rodari


Poveretto chi non sa
sciare né pattinare.
Di tanta neve, che se ne fa?
Tutto quel ghiaccio non gli serve a nulla.
Di tanta gioia lui non può godere:
al massimo si farà
una granita in un bicchiere

Natale 2019

 

L’albero dei poveri
di Gianni Rodari


Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bambini è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni
Oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi del pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavalo che spicca il salto.
Quasi lo tocco… Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
Sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sui vetri è fiorito:
io lo cancello con un dito.

Ogni anno ritorna
di Gianni Rodari


Ritorna ogni anno, arriva puntuale
con il suo sacco Babbo Natale:
nel vecchio sacco ogni anno trovi
tesori vecchi e tesori nuovi.

C’e’ l’orsacchiotto giallo di stoffa,
che ballonzola con aria goffa;
c’e’ il cavalluccio di cartapesta
che galoppa e scrolla la testa;
e in fondo al sacco, tra noci e confetti,
la bambolina che strizza gli occhietti.

Ma Babbo Natale sa che adesso
anche ai giocattoli piace il progresso:
al giorno d’oggi le bambole han fretta,
vanno in auto o in bicicletta.
Nel vecchio sacco pieno di doni
ci sono ogni anno nuove invenzioni.

Io del progresso non mi lamento
anzi, vi dico, ne son contento.