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Gli avvocati del vino: la famiglia Alleva e la Tenuta Santa Caterina

Tenuta Santa Caterina
Tenuta Santa Caterina

È una bella storia, quella di Giulia e Guido Carlo Alleva, due operatori del diritto, che hanno coniugato la professione della carta bollata con la passione per il nettare degli dei, e si sono dedicata alla produzione di vini davvero molto interessanti, nella loro Tenuta Santa Caterina.

 

Chi e dove

La Tenuta Santa Caterina si trova nel comune di Grazzano Badoglio, un ameno paese di poco più di 600 anime, sulle dolci colline che costituiscono l’area detta dei “Colli divini”, nel cuore del Monferrato, in provincia di Asti. Siamo nel territorio che recentemente è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità e che ha importanti radici storiche. A Grazzano il primo sovrano del Monferrato, il marchese Aleramo, cavaliere alemanno di stirpe Sassone, fondò nell’anno 961 l’abbazia assegnata all’ordine dei Benedettini, cui attribuì diritti feudali e alla quale restò devoto fino alla morte tanto da disporre di esservi sepolto. L’abbazia viene costruita su un colle, già insediamento di origine romana, Grazzano appunto, da Gratius nome di un comandante agli ordini di Giulio Cesare, che ebbe queste terre come premio per le sue vittorie militari.

 

La storia

Nel corso dei secoli il paese prende forma attorno all’abbazia. Il borgo di Santa Caterina si costituisce all’inizio come sistema difensivo del complesso abbaziale. Deve il suo nome a Santa Caterina d’Alessandria, nobile martire egizia del III sec. d.C.. L’identità di tenuta agraria è documentata dal 1737, quando i fratelli Lodovico e Pietro Plebano completano la trasformazione da struttura difensiva a palazzo signorile, al centro della proprietà. All’inizio del 1800 la proprietà passa alla famiglia Cotti, che per oltre un secolo mantiene l’attività agricola, sviluppandola con criteri molto avanzati per quei tempi. Acquisita successivamente negli anni Trenta del 1900 da una famiglia torinese che ne conserva l’identità per molti decenni, la proprietà subisce tuttavia un progressivo decadimento nello scorcio degli ultimi 20 anni del XX secolo, fino all’acquisizione nel 2000 da parte della famiglia Alleva e al restauro conservativo secondo criteri filologici rispettosi della storia e del paesaggio.

 

Filosofia ed ecosostenibilità

La scelta dei vitigni di Tenuta Santa Caterina è stata condizionata dalla scoperta di un suolo con un substrato di origine marina, al fine di esaltare al meglio le caratteristiche di quel territorio incontaminato e ricco di storia.

Una delle sfide più grandi che l’azienda ha intrapreso è la rinuncia ad una protezione chimica in favore dell’ecosostenibilità e di uno stretto legame con la natura. Così negli impianti a guyot o a cordone speronato è stata creata una simbiosi tra i ceppi e le radici con consorzi biologici, capaci di stabilire il perfetto connubio tra suolo e vegetazione. Tutti i vini bianchi e rossi prodotti nella Tenuta Santa Caterina provengono da vitigni autoctoni come Grignolino, Freisa, Barbera, Nebbiolo, e vitigni internazionali da sempre presenti nel territorio, come Chardonnay e Sauvignon Blanc. Essi sono concepititi con loro propria identità, volti ad esaltare il legame con le terre del Monferrato e mirando all’eccellenza.

 

I vini della Tenuta Santa Caterina

La gamma dei vini di Tenuta Santa Caterina comprende 7 vini di cui 2 bianchi e 5 rossi.

Salidoro, Monferrato Bianco DOC, prodotto con uva Chardonnay e Sauvignon Blanc. Il suo nome è il risultato dell’unione di due parole: “Sali” per la sapidità e “D’oro” per il colore dorato.

Silente delle Marne, Monferrato Bianco DOC, prodotto dal vigneto della Maddalena con sola uva Chardonnay. Questo vino è uno delle massime espressioni del territorio del Monferrato.

Arlandino, realizzato con uva Grignolino, un vitigno autoctono che da origine ad un vino molto versatile e di grande personalità. 

Vignalina, vino rosso che nasce nel vigneto Podere dei Mossetti e realizzato con uva Barbera in purezza. 

Setecàpita, vino rosso prodotto con uva Barbera in purezza; esso rappresenta un omaggio a un contadino che per 50 anni ha coltivato questo vigneto.

Sorì di Giul, rosso realizzato interamente con uva Freisa; il nome deferiva da Sorì che in piemontese vuol dire collina solatia, e da Giul, diminutivo di Giulia Alleva che ama definire questo vino “Nebbiolo Femminile”.

Navlè, vinoprodotto con uva Nebbiolo e caratterizzato da una buona struttura e sapidità. Questo rappresenta un omaggio ai colli divini che rappresentano le radici della Cantina.

 

L’intervista

Di seguito riportiamo il link dell’intervista rilasciata da Giulia Alleva a Cecilia Fraccaroli per la testata Lorenzovinci.it.

I riconoscimenti ottenuti (testo tratto dal sito tenuta-santa-caterina.it)

Il nostro Arlandino 2015, Grignolino d’Asti DOC, ha ricevuto 90 punti da Luca Maroni, de L’Annuario dei Migliori Vini Italiani, e 90 punti da Daniele Cernilli, della Guida DoctorWine. Ha inoltre raggiunto il risultato di “Due Cuori” dalla rivista tedesca Merum che ogni anno seleziona e recensisce tutte le migliori denominazioni italiane.

Il Salidoro 2015, Monferrato Bianco DOC, ha raggiunto 90 punti da Luca Maroni, de L’Annuario dei Migliori Vini Italiani mentre il VignaLina 2014, la nostra Barbera d’Asti DOCG Superiore, ha raggiunto 91 punti nella stessa guida. Il Setecàpita 2013, Barbera d’Asti DOCG Superiore, oltre ai 91 de L’Annuario dei Migliori Vini Italiani di Luca Maroni, va in finale nelle selezioni del Gambero Rosso ed è in guida con i Due Bicchieri Rossi. Ma è la nostra Freisa d’Asti DOC Superiore, il Sorì di Giul 2013, che quest’anno ci ha stupiti maggiormente regalandoci forti emozioni. Ha infatti raggiunto i massimi punteggi guadagnandosi così 93 punti nella Guida DoctorWine, 94 punti nella Guida di Luca Maroni e la Golden Star nella Guida Vini Buoni d’Italia. Ma il massimo riconoscimento, tanto desiderato quanto indice di ottima qualità, è stato il premio dei 5 Grappoli della Guida Bibenda.

Siamo orgogliosi di condividere con voi questi ottimi risultati che fanno ben sperare per il futuro; risultati in crescita soprattutto per i vitigni autoctoni dei quali si era persa traccia in passato. Parliamo appunto di Freisa e Grignolino, vitigni storici che stanno crescendo annata dopo annata regalando a noi di Tenuta Santa Caterina orgoglio ma anche la forza per continuare a migliorare i nostri vini, anno dopo anno.

 

Considerazioni finali

Un sogno che diventa realtà, quello di Giulia, che è divenuta in breve tempo un simbolo e un punto di riferimento per il Piemonte. Vini superbi, mai banali, che danno piacere al palato e ristorano lo spirito. Un plauso particolare per il Grignolino, vitigno spesso sottovalutato o considerato “minore”, che qui diventa, con il cru “Arlandino”, una vera pietra angolare, un esempio di grande vino prodotto nel rispetto del territorio. E la sorpresa di una Freisa d’Asti “Sorì di Giul” sontuosa e magniloquente, lunga, persistente e profumata, con una acidità perfetta e una corrispondenza olfatto palato notevole.

 

TENUTA SANTA CATERINA

Via Marconi 17,
14035 Grazzano Badoglio (AT)
Tel./Fax +39 0141 925108

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