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Ancora su musica e vino: la storia continua

Sunset 2020
Ph. Luca Martini / Sunset 2020

Quando ho chiesto al mio amico e grande esperto di vino (e di musica) Maurizio Landi di fare insieme un paio di contributi su vino e musica, io ho stilato un grosso elenco di brani. Maurizio ne ha indicati dei suoi, alcuni dei miei li ha accolti, altri ha evitato di inserirli, o perché a lui poco graditi o perché estranei alla sua passione musicale. Ho creduto interessante, quindi, fare un articolo soltanto a mio nome nel quale indico anche quei brani o quegli autori “esclusi” da Maurizio.

Anche qui è d’obbligo ricordare che si tratta di una selezione parziale e partigiana.

Se il Country ha avuto un re, questo è stato di certo Johnny Cash che in “Melva’s Wine” dice: Every year about this time / The air is sweet as Melva’s wine / And I sip her wine and I listen to the robin sing

Anche il grande Jeff Buckley in “Lilac Wine” parla di vino lilla come l’amore: Lilac wine is sweet and heady, like my love / Lilac wine, I feel unsteady, like my love

Del resto anche Lana del Rey, nella sua suadente “Summer wine”, versione del 2013 del classico di Nancy Sinatra e Lee Hazlewoo, ne parla, e lo fa col cuore: I walked in town on silver spurs that jingled to / A song that I had only sang to just a few / She saw my silver spurs and said lets pass some time / And I will give to you summer wine / Ohh-oh-oh summer wine

C’è poi un brano che ci pare particolarmente significativo, “Scenes from an Italian Restaurant” di Billy Joel, brano del 1977 in cui il protagonista della canzone dice: A bottle of white, a bottle of red / Perhaps a bottle of rose instead

Ci sono poi i classici senza tempo, come “Hotel California” degli Eagles in cui si inneggia al rosè pregiato per eccellenza: ... Pink champagne on ice / And she said, ‘we are all just prisoners here, of our own device

Probabilmente un Krug, vera delizia per il palate.

Abbiamo già accennato a Nancy Sinatra. Suo padre, Frank, nel 1965 cantava una dolente canzone, “It Was a Very Good Year”, già utilizzata nella serie culto “I Soprano”, il cui testo tristemente dice: But now the days grow short / I’m in the autumn of the year / And now I think of my life as vintage wine.

Chissà che annata aveva in testa…

A proposito di colonne sonore, anche uno dei più grandi musicisti di sempre in questo campo ha parlato di vino in una delle sue più celebri composizioni. Stiamo parlando di Henry Mancini e della sua bellissima “Days of wine and roses”, colonna sonora dell’omonimo film del 1962 diretto e sceneggiato dal grande Blake Edwards e interpretato da jack Lemmon e Lee Remick (premio Oscar per la migliore canzone originale): The days of wine and roses / laugh and run away like a child at play / Through the meadow land toward a closing door / A door marked “nevermore” that wasn’t there before

Anche il rock, quello vero, un po’ prog e mood degli Who, ha la sua degna rappresentanza. Infatti, in “Old Red Wine” degli Who, brano uscito dal greatest del 2003, in cui dicono: Old red wine, not worth a dime / we’ll have to finish it after crossing the line

Come trasformare il dolore e le lacrime in vino? Ci pensano gli INXS che, con il loro brano “Kick” del 1987, ci danno la ricetta: If I hurt you, I’d make wine from your tears

C’è anche il cantautorato di qualità in questo contributo che omaggia la musica ispirata al vino. Stiamo parlando di Neil Diadmond che, nella canzone “Cracklin’ Rose” incisa nel 1970, parla di vino a poco prezzo: Cracklin’ Rosie, you’re a store-bought woman / You make me sing like a guitar hummin’. Apparentemente non si parla di vino, ma in realtà si, di vino dozzinale. Difatti, Cracklin ‘Rosie è un tipo di vino bevuto da una tribù nativa canadese che Diamond aveva incontrato in Canada.

Mah, contento lui…

Tra i cantautori non può mancare “Il” cantautore per antonomasia: Bob Dylan, che nel 1968 scrive la magnifica ballata “John Wesley Harding” ispirata alla figura del leggendario fuorilegge del selvaggio West John Wesley Hardin (1853–1895), nella quale dice: Businessmen, they drink my wine / plowmen dig my earth

Pure i Fab Four hanno dedicato una canzone al vino. Stiamo parlando di “When i’m sixty four”, un brano tratto dal disco “Yellow Submarine” del 1967, in cui i Beatles dicono: When I get older losing my hair / Many years from now / Will you still be sending me a Valentine / Birthday greetings bottle of wine

I Rolling Stones, i grandi rivali, ne parlano invece in tempi più recenti (2010) nel brano “Blood Red Wine”: I got red blood, and I got blood red wine Which I bring you / when the snow is heavy on the ground If you say where go / I’ll just, wrap my cloak around

Tra i grandi gruppi troviamo i Queen, che nel loro brano del 1974 “Killer Queen”, tratto dall’album “Sheer Heart Attack” raccontano di una donna di facili costumi che vuole vivere da regina pur non potendoselo sempre permettere e citano una famosa marca di Champagne: She keeps Moet et Chandon in her pretty cabinet

Nella storia della musica ci sono anche i mitici Led Zeppelin, che, nel 1971 pubblicano il brano soffuso e intimistico dedicato al vino “Going to California”: pent my days with a woman unkind / Smoked my stuff and drank all my wine

Insomma ce n’è per tutti i gusti, anche per il funky raffinato e perfetto degli Steely Dan di “Babylon Sisters”, in cui si parla di un liquore tedesco al vino di ciliegia chiamato Kirshwasser, meglio conosciuto come Kirsch: Drink kirschwasser from a shell / San Francisco show and tell

Anche Sting ha parlato di vino in una sua canzone, “Children’s Crusade”: Corpulent generals safe behind lines / History’s lessons drowned in red wine / Poppies for young men, death’s bitter trade / All of those young lives betrayed / All for a Children’s Crusade

Questa carrellata parziale non può finire senza la citazione più pop di tutte, dedicata al vino frizzante più celebre e pregiato del mondo, lo Champagne. E lo facciamo col celebre brano degli Oasis, “Champagne supernova”, che, ad un certo punto, dice: Some day you will find me caught beneath the landslide / In a champagne supernova - A champagne supernova in the sky

Infine (last but not least, come dicono i saggi), concludiamo con una veloce carrellata dedicata ad altre canzoni di artisti italiani che hanno scritto pezzi e parlato di vino.

Samuele Bersani, “Sicuro precariato”: Ti spiacerebbe passarmi del sale? / Se porti giù il cane c’è il vino da prendere / Io sono un portatore sano di sicuro precariato; Roberto Vecchioni, “Samarcanda”: Brucian le divise dentro il fuoco la sera /Brucia nella gola vino a sazietà; Fabio Concato, “Breve sogno”: All’alba poi facciam baratto / io porto vino ed insalata /mi danno un po’ del loro pesce; Vinicio Capossela.” Con una rosa”: Lacrime di cristallo l’hanno bagnata / lacrime e vino versate nel cammino / goccia su goccia, perdute nella pioggia; Gianni Togni, “Luna”: Poi sopra i muri scrivo in latino / evviva le donne, evviva il buon vino; Daniele Silvestri, “Le cose in comune”: e ad ogni domanda una nuova conferma / un identico ritmo di vino e risate / e poi l’emozione di quel primo bacio; Lucio Battisti, “Due mondi”, L’amore è qualcosa di più del vino, del sesso che tu prendi e dai; Max Gazzè, “Il timido ubriaco”: Chino / Su un lungo e familiar bicchier di vino / Partito per un viaggio amico e arzillo; Gino Paoli, “Quattro amici”: si parlava in tutta onestà di individui e solidarietà / tra un bicchier di vino ed un caffè / tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi però; Antonello Venditti, “Bomba o non bomba”: Regalammo cioccolata e sigarette vere / bevemmo poi del vino rosso dalle mani unite / E finalmente ci fecero suonare; Luca Carboni, “Fragole buone buone”: col rossetto lì sulle labbra / con le labbra che san di vino, divino / il sapore di queste sere; Umberto Tozzi, “Ti amo”: Apri la porta a un guerriero di carta igienica / dammi il tuo vino leggero /Che hai fatto quando non c’ero.

Come per il precedente contributo, sarò lieto di raccogliere le vostre segnalazioni e indicazioni su altri brani e/o testi di musiche che sono in qualche modo collegate al mondo del vino.

Potrete farlo scrivendo a redazione@filodiritto.com

Prosit!