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Green pass: dal 1° aprile non servirà per lavorare

Da inizio aprile saranno esonerati gli under 50
Green pass
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Green pass: dal 1° aprile non servirà per lavorare

Il green pass, per coloro che hanno meno di 50 anni, formalmente non servirà più per lavorare a partire dal 1° aprile 2022.

L’obbligo di mostrare il green pass, invece, permane per coloro che hanno compiuto i 50 anni o per chi li compirà entro il 15 giugno.

In questo caso, l’obbligo varrà fino alla data del 15 giugno.

Quindi, in sostanza, dal 15 giugno 2022 in poi viene meno l’obbligo di mostrare il green pass per lavorare.

La situazione che viene a delinearsi mostra un vero e proprio paradosso legato alla fine dello stato di emergenza, previsto per il 31 marzo 2022, che non verrà ulteriormente prorogato dal Governo.

Il Ministero del lavoro chiarisce infatti, nella nota prot. n. 2003/2022 del 7 marzo 2022, la situazione relativa al green pass e alla partecipazione alle attività vincolate al reddito di cittadinanza (RdC).

Nella nota così si legge: “Per i beneficiari Rdc, tenuti per espressa previsione normativa a partecipare ai PUC, e che abbiano, invece, compiuto 50 (cinquanta) anni, in analogia a quanto previsto per tutti i lavoratori con decreto legge 1 del 7 gennaio 2022 e indipendentemente dal settore in cui operano e dalla tipologia di attività che svolgono è previsto a partire dal 15 febbraio 2022 e fino al 15 giugno 2022, l' obbligo di Super green pass per accedere al proprio luogo di attività; pertanto, non sarà più sufficiente per poter espletare la attività previste dal PUC, quindi, il tampone, molecolare o antigenico. Anche in questo caso, il mancato rispetto di tali disposizioni si configurerà quale mancata partecipazione al PUC, sarà considerato assenza ingiustificata come da nota 8526 del 29 ottobre 2021 e trattato come previsto in casi di assenza ingiustificata reiterata ai sensi del DM 22 ottobre 2019. Come già precisato con la succitata nota al beneficiario che non intendesse dotarsi di green pass potrà essere suggerito preventivamente di rinunciare al RdC per evitare la decadenza e poter ripresentare immediatamente domanda non appena disponesse della certificazione o quest’ultima non fosse più ritenuta necessaria in termini di legge.

Sappiamo che dal 15 ottobre 2021 il green pass è un requisito obbligatorio e indispensabile per accedere ai luoghi di lavoro, e quindi per svolgere ogni tipo di attività lavorativa e/o di formazione e/o volontariato.

Anche il sottosegretario al Ministero della Salute Costa ha riferito di “una valutazione che stiamo facendo di anticipare la possibilità per gli over 50 di andare al lavoro con il Green Pass base (anziché quello rafforzato), ossia facendo il tampone rapido ogni due giorni». «Una data precisa ancora non c’è ma l’ipotesi è anticipare la data del 15 giugno”.

Ecco, dunque, il paradosso: per gli over 50 sarà in essere fino a metà giugno l’obbligo di vaccinarsi (con sanzione di 100 euro in caso di inosservanza dell’obbligo) ma prima di quella data potrebbero andare al lavoro con il green pass base (senza green pass rafforzato, e quindi solo con un tampone negativo) come capita già adesso per gli under 50.

Anche questa è l’Italia.