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Guida Covid-19: i nuovi farmaci

Guida Covid-19, l’Europa in attesa delle autorizzazioni per la commercializzazione dei nuovi farmaci antivirali
Natura in lente
Ph. Sara Caliolo / Natura in lente

Guida Covid-19: La svolta sui farmaci antivirali

Prima di analizzare le ultime novità in campo medico grazie alla presente, non ufficiale, guida Covid-19, è opportuno preliminarmente fare chiarezza sulle procedure previste dall’Ema in caso di autorizzazione di farmaci d’urgenza.

La mancanza di linee guida Covid-19 internazionali per la sperimentazione farmacologica è evidente.

Una tale linea guida Covid-19 gioverebbe alla comunità scientifica internazionale per portare avanti studi mirati su farmaci sperimentali, in grado di neutralizzare la proteina Spike prima che questa si insinui nell’organismo.

Per la fase autorizzativa all’immissione in commercio, come accaduto per i vaccini, è prevista una linea guida da parte dell’Ema, sebbene per la fase sperimentale il procedimento sia più lacunoso e discrezionale.

Le singole case farmaceutiche procedono in autonomia per la sperimentazione dei singoli farmaci e la sottoscrizione di una linea guida Covid-19 internazionale gioverebbe alla popolazione mondiale afflitta dalla pandemia in quanto, si vedrebbe consegnata, verosimilmente, con tempi più rapidi, soluzioni efficaci contro l’evolversi della malattia. Sebbene tale “guida Covid-19” sia auspicabile, non sarà sufficiente fino a quando tutti gli Stati, dalla Cina agli Usa, non coopereranno, condividendo dati statistici credibili, ponendosi l’obiettivo comune di vaccinare ed offrire cure alternative alla totalità della popolazione mondiale.

 

Guida Covid-19: La rolling review

Le linee guida Covid-19, come per ogni altra procedura autorizzativa d’emergenza, prevedono l’attivazione di una rolling review, ossia una procedura velocizzata per l’approvazione di un medicinale o vaccino promettenti durante un’emergenza sanitaria pubblica. Di norma, tutti i dati sull’efficacia, la sicurezza e la qualità di un medicinale o di un vaccino sono presentati solo quando si propone una domanda di autorizzazione all’immissione in commercio. Nel caso della rolling review, il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA provvede ad esaminare i dati non appena diventano disponibili dagli studi in corso. Grazie alla possibilità di esaminare i dati quando diventano disponibili, il CHMP può formulare un parere sull’autorizzazione di un medicinale in tempi più rapidi rispetto a quelli standard.

Se si guarda alle precedenti autorizzazioni d’emergenza, la linea guida Covid-19 è stata efficace per permettere di far risparmiare tempo nella fase di sperimentazione attraverso il meccanismo della rolling review, quello che manca è una linea guida Covid-19 che si estenda anche alla fase terapeutico – sperimentale dei farmaci da autorizzare.

 

Guida Covid-19: Gli anticorpi monoclonali e autorizzazioni temporanee

In Italia, per fronteggiare l’infezione, in assenza di una linea guida Covid-19 internazionale ufficiale, è stato autorizzato in via temporanea l’utilizzo degli anticorpi monoclonali attraverso l’emanazione del Decreto del Ministro della salute 6 febbraio 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’8 febbraio 2021, n. 32, e con Decreto del 12 luglio 2021 (GU n 180 del 29/07/2021).

In particolare, sono stati oggetto di autorizzazione temporanea l'anticorpo monoclonale bamlanivimab (il cui utilizzo in monoterapia non è attualmente consentito in base alla linea guida Covid-19 applicata dall’Ema, sebbene non vincolante) e l'associazione di anticorpi monoclonali bamlanivimab-etesevimab, prodotti dall'azienda farmaceutica Eli Lillye e l’anticorpo sotrovimab prodotto dalla ditta GSK.

Tali nuovi farmaci si sono dimostrati efficaci, nella maggior parte dei casi, a prevenire l’aggravarsi dell’infezione, sebbene i dati delle somministrazioni non siano stati registrati in forma aggregata a causa dell’assenza di una guida Covid-19 unitaria internazionale.

La distribuzione dei medicinali è effettuata dal Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19 di cui all'art. 122 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, secondo modalità e procedure dallo stesso definite.

Vedasi inoltre, la linea guida Covid-19 (Link) emanata dalle autorità durante l’inizio del periodo emergenziale, contenente le buone abitudini da seguire per evitare il contagio.

L’AIFA pubblica a scadenza prefissata i risultati del monitoraggio relativo agli anticorpi monoclonali per il trattamento dell’infezione non appena disponibili. Il monitoraggio è realizzato attraverso il registro AIFA sviluppato in attuazione del Decreto del Ministero della Salute del 6 febbraio 2021 (pubblicato nella G.U. serie generale n.32 dell’8/2/21), l’obiettivo è quello di fornire una linea guida Covid-19 per quanto attiene agli anticorpi monoclonali in via di autorizzazione.

 

Guida Covid-19: Il molnupiravir

Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha avviato la rolling review per il molnupiravir (noto anche come MK 4482 o Lagevrio), antivirale orale, sviluppato da Merck Sharp & Dohme (Msd, Merck negli Usa), in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics per il trattamento di COVID-19 negli adulti.

Si tratta di un inibitore dell'RNA polimerasi virale che interferisce con la produzione del materiale genetico (RNA) dei virus. Interferendo con la produzione dell’RNA del SARS CoV 2, si prevede che molnupiravir impedisca la replicazione del virus.

La multinazionale statunitense Merck (Msd fuori da Usa e Canada) ha siglato un accordo di licenza volontaria - royalty-free - con il Medicines Patent Pool, sostenuto dalle Nazioni Unite, per espandere l'accesso del suo antivirale anche ai Paesi in via di sviluppo.

Wendy Holman, amministratore delegato di Ridgeback afferma: “Riteniamo che molnupiravir, con l'entusiasmante evidenza emersa dallo studio Move-Out, della riduzione dei ricoveri ospedalieri e dei decessi del 50% fra i pazienti adulti con Covid da lieve a moderato a maggior rischio di progressione verso forme gravi di malattia possa aiutare a soddisfare tale esigenza”.

 

Guida Covid-19: Il Ronapreve

In via di approvazione anche il Ronapreve, farmaco per cui è stata chiesta l’autorizzazione per l’immissione in commercio. Il medicinale è costituito da due anticorpi monoclonali, casirivimab e imdevimab. Il richiedente è Roche Registration GmbH in collaborazione con Regeneron Pharmaceuticals.

Un anticorpo monoclonale è un anticorpo (un tipo di proteina) progettato per riconoscere e legarsi ad una struttura specifica (chiamata antigene).

Casirivimab e imdevimab sono stati progettati per legarsi alla proteina spike di SARS-CoV-2 in due siti diversi.

I due anticorpi monoclonali, legandosi alla proteina Spike, impediscono al virus di penetrare nelle cellule dell'organismo e di scatenare l’infezione da Sars – Cov 2.

"Il farmaco - spiega Ema - è destinato al trattamento di Covid-19 negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni di età che non richiedono ossigenoterapia supplementare e che sono a maggior rischio di aggravamento” (Link).

La revisione dell’associazione di anticorpi REGN-COV2 (casirivimab / imdevimab) è stata avviata su richiesta del direttore esecutivo dell’EMA a norma dell’articolo 5, paragrafo 3, del regolamento 726/2004 a seguito di una discussione preliminare con la task force EMA contro la pandemia, basandosi sulle linee guida COVID-19 seguite durante tutto il periodo emergenziale.     

 

Guida Covid-19: Altri farmaci in fase di autorizzazione

In attesa di una guida Covid-19 medica ufficiale, per contrastare il proliferare dell’infezione da Covid-19, in attesa di autorizzazione sono anche il farmaco Xevudy (sotrovimab) di Vir Biotechnology e GlaxoSmithKline e Evusheld, (noto anche come Azd7442), una combinazione dei 2 anticorpi monoclonali tixagevimab e cilgavimab, di AstraZeneca.

Il (CHMP) dell’Ema ha avviato la rolling review anche per Evusheld, sebbene non sia possibile prevedere la tempistica complessiva, la procedura dovrebbe essere più breve rispetto a quella ordinaria, grazie alle verifiche già svolte durante la sperimentazione (pertanto la procedura risulta velocizzata per la fase autorizzativa ma non per quella terapeutico – sperimentale).

Il meccanismo del medicinale è simile a quello del medicinale concorrente Ronapreve.  
Poiché gli anticorpi si legano a diverse parti della proteina, il loro utilizzo in associazione può essere più efficace rispetto all’uso in monoterapia.

Numerose le alternative in attesa di essere messe in commercio, per il momento, gli antivirali più promettenti da utilizzare prima del degenerare della malattia, in base ai test clinici e pre – clinici effettuati sono: il Molnupiravir; PF-07321332 di Pfizer; AT-527 di Atea Pharmaceuticals e Roche, mentre per la cura dei pazienti ricoverati, gli immunomodulatori più gettonati al momento sono: Actemra (tocilizumab) di Roche Holding; Kineret (anakinra) di Swedish Orphan Biovitrum; Olumiant (baricitinib) di Eli Lilly; Lenzilumab di Humanigen.

Sei degli strumenti terapeutici selezionati (Ronapreve, Evusheld, Molnupiravil, Actemra, Kineret, Olumiant) sono già oggetto di revisione ciclica (rolling review) o di una domanda di autorizzazione all’immissione in commercio presentata all’Ema e «potrebbero presto ottenere l’autorizzazione, a condizione che i dati definitivi ne dimostrino la sicurezza, la qualità e l’efficacia», specifica la Commissione, il tutto in linea con la guida Covid-19 seguita dall’Agenzia.