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Il fuso orario

Sandford Fleming 1827-1915
fuso orario
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Nel 1876 l’ingegnere Sandford Fleming, canadese ma nato in Scozia, era in viaggio in Irlanda. In tasca aveva il suo biglietto, che recava ovviamente l’orario in cui il treno sarebbe dovuto passare; per un errore, però, il biglietto era stato stampato con la scritta “p.m” anziché “a.m.”. Fleming aspettò invano il treno, ma mentre era fermo in stazione cominciò a ragionare sulla necessità di sincronizzare l’ora in tutto il mondo.

All’epoca, infatti, non era possibile sapere che ora fosse in quel preciso momento in un'altra parte del mondo. La nascita dei trasporti ferroviari

(Fleming era l’ingegnere capo delle ferrovie canadesi) e delle prime telecomunicazioni rendeva però importante avere un metodo per sapere l’ora delle diverse città, soprattutto quelle più lontane.

Nella pace della stazione vuota cominciò a pensare al fuso orario: se la Terra compie un giro intorno a se stessa in 24 ore, pensò Fleming, si può immaginare l’intero Pianeta come un orologio e dividerla in 24 spicchi, considerando come “zero” l’antimeridiano di Greenwich e scomponendo il resto del globo in zone non dipendenti dai meridiani. Tornato in Canada, l’8 febbraio 1879 presentò la sua idea al Royal Canadian Institute, da lui fondato esattamente trent’anni prima e nel tempo diventato una voce potente nel campo della ricerca scientifica; fu la cassa di risonanza ideale per dare credito alla sua trovata.

Fleming lavorò al progetto per altri cinque anni, promuovendo il sistema di fusi orari nelle principali sedi del dibattito scientifico mondiale, e finalmente nel 1884 riuscì nel suo intento.

Quello stesso anno si tenne a Washington l’International Prime Meridian Conference, al termine della quale venne finalmente approvato l’Universal Standard Time da lui inventato, anche se con fusi orari diversi da quelli che aveva proposto.

Ci volle un po’ di tempo perché il sistema venisse accettato, ma a partire dal 1930 praticamente tutti gli Stati si adeguarono al fuso orario di Fleming; oggi non possiamo nemmeno immaginare come sarebbe il mondo senza la divisione in zone e orari.

Fleming fu riconosciuto universalmente come un grande uomo, e non solo di scienza; nel 1897 fu nominato cavaliere dalla regina Vittoria, mentre nel 1901 venne inaugurata la Fleming Hall alla Queen’s University di Kingston, nell’Ontario, dove fu rettore dal 1880 fino alla morte.

Estratto da EUREKA! 100 INVENTORI + 100 INVENZIONI che ci hanno cambiato la vita. DeAgostini, 2009, ISBN 978-88-418-5531-7