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Il futuro della formazione: la vera chiave di successo è l’e-learning

e-lerning
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Abstract

Se fino a poco tempo fa l’apprendimento del sapere risiedeva nella compresenza fisica e nella somministrazione unidirezionale, con la nascita del concetto di E-learning, e tutto ciò che ne deriva, abbiamo assistito all’affermarsi di tecnologie che non vedono più il discente come fruitore sostanzialmente passivo, ma piuttosto come un soggetto capace di intervenire e interagire nel suo percorso di apprendimento

Just few years ago, learning was strictly connected to physical presence and one-to-one lessons. Nowadays, thanks to e-learning and new technological devices, students intervene and interact directly during their education.

 

Indice:

1. Formazione a distanza: storia della sua evoluzione

2. Gli attori della formazione a distanza

3. Il blended learning

 

1. Formazione a distanza: storia della sua evoluzione

Nella storia della formazione, elemento cardine è sempre stato quello della condivisione, da parte del docente e dell’allievo, del medesimo spazio e dello stesso tempo. Ancora oggi è molto diffusa la convinzione che la vera educazione si debba svolgere attraverso una compresenza fisica.

Contrariamente a ciò, la storia della comunicazione ci dimostra come siano possibili dialoghi educativi a distanza – si pensi agli epistolari scritti a scopo di educazione-istruzione, come le lettere di Platone a Dionigi di Siracusa. Oggi, nella formazione, non solo è superato lo schema della compresenza tra docente e discente nello stesso luogo e nello stesso momento, ma attraverso l’utilizzazione del virtuale, la conoscenza può avvenire in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo:

‹‹(..) l’uso della tecnologia internet per progettare, distribuire, selezionare, amministrare, supportare e diffondere la formazione, realizzando percorsi formativi personalizzati. (..) Si ha così una nuova prospettiva in base alla quale non è più l’utente a dirigersi verso la formazione, ma è la formazione a plasmarsi in base alle esigenze e alle conoscenze dell’utente››.

La formazione fornita tramite la tecnologia è definita Formazione A Distanza (FAD).

La definizione di “formazione a distanza” è stata introdotta, per la prima volta, nel 1972 dall’International Council for Correspondance Education, ma in quel caso essa faceva riferimento a tutte le azioni formative che si erano sviluppate nell’ambito della formazione per corrispondenza.

In linea di principio, la formazione a distanza si differenzia dalla formazione tradizionale per uno spostamento di prospettiva. L’apprendimento, infatti, non avviene più tramite uno scambio di informazioni unidirezionale, dal docente ai discenti, ma si fonda sull’interazione tra essi, comportando per tale motivo una progettazione della didattica sulla base di esigenze specifiche.

Oggi l’insieme dei processi di formazione e di apprendimento resi possibili dall’uso delle tecnologie legate ad internet si chiama E-LEARNING. Si tratta di processi formativi finalizzati ad offrire soluzioni di insegnamento concentrati sul discente. Ma l’e-learning rappresenta il punto di approdo di una evoluzione che attraversa tre generazioni di sistemi nello sviluppo storico della formazione a distanza:

1. I primi accenni di FAD si hanno per corrispondenza, grazie alla generalizzazione e alla velocizzazione dei sistemi postali. Nel Regno Unito, 1840, venne indotto un corso di insegnamento della stenografia che prevedeva l’invio del materiale didattico per lettera, comprensivo di test da svolgere e rinviare all’istituto di formazione.

2. La seconda generazione nasce con l’avvento dei supporti audiovisivi, in primis la televisione. In questa fase la FAD si baserà sul principio di «istruire, informare, intrattenere». Grazie alle immagini si possono raggiungere anche utenti con un basso livello di scolarizzazione. La TV diviene l’insegnante che entra con prepotenza nelle case degli italiani. In parallelo l’avvento di nuova tecnologia come le VHS, consentono all’utente di registrare e rivedere in differita, qualsiasi contenuto televisivo, rendendone altamente flessibile e personalizzabile la fruizione.

3. A partire dagli anni Ottanta si sviluppano i sistemi FAD di terza generazione, definiti anche “online education”. Tramite l’ingresso del computer e il ricorso ad internet, l’utente riconquista un ruolo attivo, avviando nuovi processi di costruzione del sapere.

È solo a partire dalla terza generazione che emerge la consapevolezza vera e propria dell’esistenza di una formazione a distanza come ambito a sé stante della formazione. Tale fase rappresenta un sistema che oltre ad eliminare definitivamente il vincolo tradizionale della contemporanea presenza fisica di docenti e allievi, realizza un rapporto innovativo tra utenti e centro di erogazione remoto, favorendo la gestione integrata di tutti i servizi legati alla formazione.

Nella FAD di terza generazione si possono individuare due ulteriori fasi:

  • Fase off-line, che vede l’uso di supporti digitali (floppy disk prima e CD Rom dopo);
  • Fase on-line con l’avvento delle reti telematiche.

La seconda fase della FAD di terza generazione è l’inizio del cammino che porta all’e-learning.

Il potenziamento delle reti telematiche produce un ripensamento dei concetti di autoformazione e di formazione a distanza.

In sostanza, si elabora una nuova idea di apprendimento, negoziale, cooperativa e pluricentrica, che né il libro, né le forme tradizionali di istruzione possono soddisfare. Tale sperimentazione conduce inevitabilmente a riconoscere gli straordinari vantaggi della formazione in rete:

  • Libertà dai vincoli spazio-temporali;
  • Maggiore attenzione alle necessità individuali;
  • Dimensione sociale dell’apprendimento e percorsi di studio personalizzati.

Oggi l’e-learning trova applicazione non solo nel campo scolastico e universitario, ma anche nelle aziende e nella pubblica amministrazione. Il campo delle esigenze da soddisfare si è notevolmente ampliato e, contemporaneamente, i soggetti destinatari dell’offerta e-learning sono quantitativamente cresciuti e qualitativamente migliorati.

 

2. Gli attori della didattica online

I protagonisti del processo formativo condotto in e-learning non sono figure nuove; si tratta di soggetti, ruoli e competenze che sono già presenti nell’ambito della formazione tradizionale ma che, tuttavia, assumono compiti e funzioni molto diversi nel quadro della nuova metodologia:

- Docenti

- Discenti

- Tutor

Nello schema di un’attività formativa fondata sull’e-learning, la figura tradizionale del docente esiste, ma il suo ruolo e le sue funzioni si connotano in modo profondamente diverso. Il docente non è più solo colui che predispone il materiale, prepara le dispense e i documenti multimediali, preordina gli strumenti utili per l’apprendimento e appresta i test per la valutazione dei risultati raggiunti dall’allievo; e anche colui che supporta i discenti, aiutandoli ad individuare i propri bisogni formativi e guidandoli nella scelta degli strumenti e dei percorsi più idonei per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Tra i suoi nuovi compiti vi è senza dubbio quello di coinvolgere e stimolare la classe all’apprendimento, rendendo partecipe ogni singolo allievo alle lezioni, facendogli assumere un ruolo attivo. Al docente spetta inoltre la precisa pianificazione dei tempi durante i quali organizzare gli incontri virtuali. In tal senso, deve essere abile a moderare le discussioni, mantenendo le conversazioni pertinenti al tema scelto e stimolando gli allievi ad intervenire esprimendo le proprie opinioni.

Una caratteristica fondamentale che si riscontra in tutti i sistemi di formazione a distanza è l’imprescindibile centralità del discente. Mentre nella formazione tradizionale il sapere risiede nei testi cartacei ed è somministrato agli allievi dal docente, secondo i tempi ed i ritmi da lui imposti, nella formazione a distanza è lo studente a gestire il proprio percorso didattico. Nell’ambito della formazione e-learning, infatti, il concetto di discente attivo si rafforza ulteriormente. Egli non è più un semplice utilizzatore di un sistema cui deve adeguarsi, ma si configura come un “attore” che, autonomamente, agisce ed interagisce, contribuendo attivamente alla costruzione di sapere.

Anche il ruolo del tutor si è evoluto con il passare del tempo, trasformandosi da semplice istruttore a facilitatore. Nei corsi basati sull’e-learning, il tutor non è più un semplice gestore degli aspetti organizzativi e delle dinamiche d’aula, ma diviene il cardine del processo formativo. Egli ha il compito di distribuire i materiali didattici e di supporto, e di relazionarsi con gli esperti di contenuto, per aiutare gli utenti nella formazione.

 

3. Il blended learning

La didattica da sempre si avvale dell’utilizzo della tecnologia. Nel settore dell’apprendimento, la tecnologia rende i metodi tradizionali più efficaci, conferendogli caratteri distintivi quali immediatezza, praticità e semplificazione.

Dall’unione tra innovazione e tradizione nasce il blendend learning, ovvero una modalità di erogazione della didattica che prevede l’affiancamento di una piattaforma tecnologica alla didattica tradizionale in presenza.

Letteralmente blended learning significa modalità «mista» in quanto associa la formazione e-learning alla formazione d’aula. In altre parole, un corso può definirsi ‹‹blended›› quando accanto a seminari, a lezioni tradizionali, siano previsti anche momenti di apprendimento tramite CD-Rom, , fruizione di video, ecc.

Con il blended learning, il vero protagonista è lo studente: egli decide, sceglie e lavora. Il docente si limita a impostare e organizzare il corso, fornire gli obiettivi, preparare il materiale e l’ambiente di apprendimento.

Ma dove risiede il vantaggio primario del blended learning?

Una prima motivazione risiede nella flessibilità dell’e-learning: esso consente di realizzare sistemi didattici che si adattano allo stile di apprendimento del corsista, aspetto di difficile attuazione nell’attività ordinaria dell’aula.

Un’ altra motivazione è il lifelong learning: la formazione non si basa più sull’acquisizione di conoscenze valide per tutta la vita, ma su un apprendimento continuo che segue i mutamenti della società. Ne consegue che il discente non è più il ragazzino o lo studente universitario. Utenti sono anche i lavoratori, i professionisti, i quali impossibilitati a seguire i corsi in presenza per varie esigenze, prediligono modalità non tradizionali.

 

Al fine di adeguarsi alle nuove esigenze di apprendimento didattico, l’Istituto Formativo Ministeriale ICOTEA, dispone di una vasta offerta di percorsi formativi – master, diplomi di perfezionamento, corsi di alta formazione – erogati in modalità blended, con la possibilità di interagire con il docente di riferimento.

Per qualsiasi informazione è possibile visitare il sito www.icotea.it o inviare una mail a icotea@icotea.it.