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La Moka

Alfonso Bialetti, 1888-1970
Moka bialetti
Moka bialetti

Di ritorno dopo una decennale esperienza di lavoro in una fonderia francese, nel 1919 Alfonso Bialetti fondò a Crusinallo, paesino del Piemonte, una propria officina, che chiamò Alfonso Bialetti & C. Fonderia in Conchiglia. Dapprima vendeva semilavorati per le industrie, ma presto indirizzò l’attività verso la realizzazione di prodotti finiti, con una particolare attenzione per la componente estetica.

Nel 1933 creò l’oggetto che gli avrebbe cambiato la vita. Grazie anche alla sua capacità di trattare l’alluminio – fu tra i primi in Italia a impiegare la tecnica della fusione a conchiglia – ideò la moka, che non solo rivoluzionò il modo di fare il caffè, ma fece nascere nelle famiglie italiane un vero e proprio “rito”. La moka era formata da un bollitore da riempire di acqua, da un filtro a imbuto nel quale versare il caffè in polvere, e da una parte superiore, munita di una sorta di caminetto, che raccoglieva il caffè liquido. Dal bollitore l’acqua saliva, spinta dal vapore, fino a passare nell’imbuto con la polvere di caffè, per poi salire nel caminetto e fuoriuscire.

L’alluminio, essendo un materiale poroso, si rivelò perfetto allo scopo, e consentì di ottenere una miscela dall’aroma particolarmente ricco. Alfonso Bialetti realizzò la sua invenzione in stile art decò, la sua passione, con forma ottagonale e proporzioni estremamente equilibrate. Nel 1946 il figlio Renato, rilevata l’attività paterna, decise di organizzare un’intensa campagna pubblicitaria per far conoscere la moka.

Le città furono letteralmente invase dai manifesti, così come i quotidiani e le riviste; poi, con l’arrivo degli anni Cinquanta e con il diffondersi della televisione, Renato Bialetti decise di investire tutto sul nuovo canale di comunicazione di massa. Dalla matita di Paul Campani, fumettista e cartoonist di Carosello, nacque nel 1953 l’ormai famosissimo Omino con i Baffi, tuttora icona del marchio Bialetti: un signore con due grossi mustacchi neri e con l’indice destro alzato, quasi proprio a chiedere un caffè, che rappresenta la bonaria caricatura di Alfonso Bialetti.

Carosello vide la presenza fissa di questo simpatico ometto per diversi anni, e l’investimento fu pienamente ripagato: a oggi sono stati venduti oltre trecento milioni di moka, e secondo le stime una caffettiera Bialetti è presente in circa il 90% delle famiglie italiane.

 

Estratto da EUREKA! 100 INVENTORI + 100 INVENZIONI che ci hanno cambiato la vita. DeAgostini, 2009, ISBN 978-88-418-5531-7.