Non esistono diritti tiranni. Come orientarsi tra diritti in conflitto
Il contributo pubblicato contiene indice e introduzione del libro di Luciano Butti “Non esistono diritti tiranni. Come orientarsi tra diritti in conflitto" (Mimesis, 2023), per gentile concessione dell’Autore e dell'editore
Non esistono diritti tiranni. Come orientarsi tra diritti in conflitto
Premessa
I. L’antico conflitto fra diritto e giustizia: Antigone contro Creonte
1. Domande che ancora ci interrogano
2. La vittoria della dismisura
3. Le filosofie radicali della via di mezzo
II. Diritti e doveri nella Costituzione
1. Dalle leggi degli dei alle Costituzioni moderne
2. La sovranità popolare e i suoi limiti
3. Diritti inviolabili e doveri inderogabili
4. Il disarmo delle braccia che si tendono
III. Diritti assoluti, diritti in conflitto
1. Salute, ambiente, lavoro sono diritti “primari e assoluti”: cosa significa?
2. Soltanto il bilanciamento fra i diritti “serve” la Costituzione
3. Evitare l’effetto tunnel
IV. “Non esistono diritti tiranni”
1. Il caso portato all’esame della Corte
2. La folgorante motivazione: “Non esistono diritti tiranni”
3. Verso una tutela ambientale più matura, stabile e trasversale
4. Successive precisazioni della Corte costituzionale
V. Il conflitto tra salute e libertà durante la pandemia
2. Lezioni dalla crisi pandemica
3. La copertura vaccinale e l’attenzione verso il contagio
4. L’obbligo vaccinale e le condizioni per la sua legittimità costituzionale
5. La spinta gentile (green pass) e le condizioni per la sua legittimità costituzionale
6. Provvisorietà necessaria del green pass: non esiste il rischio zero
7. Le vaccinazioni dei minorenni più grandi (16-18): una scelta propria o dei genitori?
8. Obiezioni ragionevoli all’obbligo di green pass per i minori
9. Le sentenze di febbraio 2023 della Corte costituzionale sull’obbligo vaccinale
VI. Il conflitto tra salute e istruzione durante la pandemia
1. Premessa
2. Il servizio scolastico in Italia durante la pandemia
3. Norme statali differenziate per fasce di rischio
4. Norme più restrittive emesse da alcune Regioni
5. L’evidenza scientifica in merito al rischio scolastico, in entrambe le direzioni
6. Il necessario contemperamento fra diversi diritti costituzionali
7. I giudici contro chiusure eccessive delle scuole
8. In Campania una anomalia assoluta
9. La difficile tutela cautelare verso provvedimenti di brevissima durata e continuamente reiterati
10. Conclusioni
VII. Contrasto al riscaldamento globale, tutela del paesaggio, separazione dei poteri
1. Il cambiamento climatico
2. Obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2
3. Nuovi impianti per le rinnovabili e tutela del paesaggio
4. Mediazioni verso il largo
5. Clima e diritti delle future generazioni dopo la riforma costituzionale del 2022
6. Contenzioso climatico e separazione dei poteri
VIII. Il conflitto tra sicurezza e garanzie nella tutela dei minori
1. La difficile protezione dei minori
2. I rischi dell’inclinazione a far del bene
3. Rignano
4. Bibbiano
5. La saggezza pratica delle linee guida e delle check-list
6. Serena Cruz, e la sofferenza dei giudici chiamati a decidere fra diritti in insanabile contrasto
7. La nomina del curatore speciale del minore
IX. Errore umano ed errore tecnologico nella regolazione legale della guida autonoma
1. Trolley Problem: il dilemma etico del male minore
2. Tolleriamo l’errore umano, non quello tecnologico
3. Auto a guida autonoma, diritto e causalità giuridica
4. Digressione su limiti di velocità, autovelox e vetture civetta “scout speed”
X. Equilibrio, saggezza pratica e immaginazione per il diritto di domani
1. Il simbolo eterno della bilancia
2. Nuove doti per il giurista del bilanciamento fra diritti
3. Dalla scaltrezza alla saggezza
4. La matematica dell’equilibrio e la democrazia dei dati
XI. Contrordine, un valore assoluto esiste: è la dignità della persona
1. Il “rispetto per la persona umana” nella Costituzione
2. La dignità degli altri è un confine oggettivo e assoluto
3. La dignità verso noi stessi ha un aspetto relativo e soggettivo: dignità e fine vita
4. Si può rinunciare a una quota della propria dignità?
5. Dignità, libertà e intervento dello Stato
XII. Nessuno tocchi Caino: superare la tirannia della vendetta
1. Caino, e la vendetta come abitudine
2. Le garanzie sono cieche: proteggere il proprio Caino è un dovere costituzionale
3. Dimenticare le Erinni: il diritto che soppianta la vendetta
4. Cittadini, non sudditi di sé stessi
5. Il “carcere duro” tra prevenzione e vendetta. Alfredo Cospito e gli altri
6. Un’eterna, necessaria, utopia: regole nella guerra
Postfazione
Premessa
Questo libro si occupa di battaglie. Non però delle battaglie condotte attraverso armi e soldati, ma di quelle, immateriali, fra diritti in conflitto. Come insegna la Corte costituzionale, la strada per uscirne è una sola: comprendere che “non esistono diritti tiranni”, dunque trovare il centro. Trovare quella via di mezzo che non è necessariamente a metà strada, perché è oltre il conflitto. È il trionfo della saggezza e dell’immaginazione attraverso il diritto. È la forza della ragione che trova il coraggio necessario per prevalere su astratte pretese di assoluto.
Recentemente, la pandemia ha posto il tema del bilanciamento fra diritti all’attenzione di tutti: la tutela della salute contro l’economia; la pretesa del rischio zero contro la socialità delle persone; la vicenda delle scuole e della didattica a distanza.
Chi rivendica un diritto in Tribunale vede soltanto il proprio punto di vista, è comprensibile. Tuttavia, la funzione di un giusto processo risiede nel fatto di costringere le parti contrapposte a mettersi reciprocamente in relazione: dunque ad ascoltare, leggere, valutare le posizioni altrui, fosse anche solo per respingerle.
Creonte e Antigone avevano scelto di non ascoltarsi. Se avessero prestato attenzione a chi invocava il dialogo, forse la saggezza pratica e l’immaginazione avrebbero potuto indicare una strada creativa per risolvere il conflitto. In ogni caso, il confronto fra le rispettive pretese avrebbe avuto di per sé un significato.
Come siamo riusciti ad applicare il bilanciamento costituzionale in alcuni conflitti cruciali fra diritti? Questo libro se lo chiede con riferimento ad alcune questioni che negli ultimi anni e decenni ci hanno toccato da vicino. Oltre alla pandemia, il rapporto fra ambiente ed economia (con particolare riferimento al cambiamento climatico), la tutela dei minori, l’intelligenza artificiale nel suo rapporto con l’etica del male minore.
Come vedremo, le filosofie della via di mezzo esprimono un pensiero profondo, non certo una banale idea di moderazione. Ancora più radicale è la ribellione della nostra Costituzione contro ogni possibile tirannia dei diritti. Non esistono diritti tiranni, la cui realizzazione cioè possa comportare un annullamento, nella pratica, di altri diritti o dei diritti altrui.
In un caso, tuttavia, la Costituzione sembra smentirsi. Un valore davvero assoluto e quindi incomprimibile esiste, ed è la dignità della persona. Non vi è giustificazione possibile per comprimere ciò che la Costituzione chiama “rispetto per la persona umana”. Di fronte alla sfida che questa tirannia della dignità porta a ciascuno di noi, ci sentiamo deboli e indifesi. Come semplici individui, non ce la possiamo fare. Per essere all’altezza, per chiedere che non si tocchi chi per noi è Caino, occorre tutto il nostro coraggio di cittadini.
Il primo capitolo introduce alcuni fondamenti letterari e filosofici del bilanciamento fra i diritti: dalla vicenda di Antigone e Creonte, per la quale vengono ricordate le diverse e confliggenti interpretazioni, alle filosofie radicali della via di mezzo, come quelle di Aristotele, Confucio e Buddha.
Il secondo capitolo spiega come, nelle democrazie moderne, la legge del sovrano (vale a dire, oggi, del Parlamento) non debba più fare i conti con le leggi degli dei, ma con la Costituzione, che è il frutto del patto fondamentale tra i cittadini. In Italia, la Costituzione ha consentito la promozione di una serie di diritti di enorme rilievo, durante tutta la storia repubblicana. Essa tuttavia insiste anche molto sui nostri doveri e sui limiti al potere della maggioranza, in un equilibrio tanto delicato quanto sofisticato.
Il terzo e il quarto capitolo si interrogano sul significato di definire determinati diritti costituzionali come “primari e assoluti” e analizzano il fondamentale contributo offerto dalla Corte costituzionale in una sentenza del 2013, che per la prima volta teorizzò esplicitamente l’impossibilità che i diritti – anche quelli fondamentali – possano diventare “tiranni” verso altri diritti.
Il quinto e il sesto capitolo affrontano il tema, di scottante attualità, della pandemia e delle politiche decise a partire dal febbraio 2020 per arginarne gli effetti sulla salute. Vengono in particolare analizzati i conflitti fra libertà di cura e dovere di solidarietà e la vicenda delle scuole e della didattica a distanza.
Il settimo capitolo esamina il conflitto tra contrasto al riscaldamento globale, tutela del paesaggio e principio di separazione dei poteri: chi decide sul clima, il Parlamento o i giudici?
L’ottavo capitolo affronta il tema della tutela dei minori. Accanto a molte situazioni di insufficiente protezione dei bambini abusati o trascurati all’interno della famiglia, vi sono state situazioni di eccessivo interventismo. La via di uscita si trova nella strada stretta, ma necessaria, del rispetto delle linee guida nazionali e internazionali sulle modalità di intervento e di ascolto dei minori in contesti a rischio. Vedremo però come, in alcuni casi specifici, come quello di Serena Cruz, le domande che rimangono aperte sono più potenti di ogni possibile risposta.
Il nono capitolo si occupa della regolamentazione legale ed etica della guida autonoma dei veicoli: un’applicazione ormai non troppo lontana dell’automazione e dell’intelligenza artificiale, destinata a sollevare quesiti etici rilevantissimi, che intercettano il problema filosofico del male minore.
Gli ultimi tre capitoli introducono i concetti di equilibrio, saggezza pratica e immaginazione come modalità per attuare nella pratica il bilanciamento fra diritti costituzionali. Inoltre, presentano alcune riflessioni sulla sola eccezione che la nostra Costituzione offre al divieto di “tirannia dei diritti”: quella della dignità della persona e del superamento pieno della vendetta nei rapporti personali e sociali.
I singoli capitoli sono autosufficienti. Possono quindi essere letti anche isolatamente dagli altri, ma portano tutti alla stessa conclusione: non esistono diritti tiranni, fermo il valore assoluto del rispetto per la persona umana.
Un libro come questo si occupa di diritto e di diritti, ma deve necessariamente interfacciarsi con altre discipline: ad esempio la tutela della salute, l’ambiente, la filosofia. Quando entro in settori diversi dal mio, mi appoggio per lo più ad autori largamente riconosciuti nel proprio campo, citati nella breve rassegna bibliografica che si trova alla fine di ogni capitolo.
Il volume rimane tuttavia essenzialmente divulgativo, in quanto si propone di aiutare il lettore curioso, ma non specialista, a comprendere la guerra affascinante tra diritti che si confrontano sotto l’ombrello nonviolento di una Costituzione democratica e moderna.
Di questi confronti mi sono sempre occupato tanto nella mia attività professionale – prima come magistrato, poi come avvocato – quanto in quella accademica, nell’ambito del diritto dell’ambiente e delle nuove tecnologie. Sono tuttavia certo che si tratti di temi rilevanti per ogni cittadino consapevole del proprio ruolo nella società.