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La pelliccia

La pelliccia
La pelliccia

Era adusa ad indossare sotto la toga una vistosa pelliccia a pelo folto.

La sua mole non passava inosservata.

Ogni mattino, veniva da Caserta sempre in ritardo, nell’aula gli avvocati in attesa inveivano contro il malcostume sistematico.

Appena entrava in aula tutti ossequiosi la salutavano.

La sua parlata non era scevra dalle inflessioni dialettali.

Un pomeriggio invernale, dopo una udienza fiume, quasi al crepuscolo la incontrai.

Ero nel corridoio ad angolo, quando mi si parò improvvisamente davanti, alla vista esclamai “aiutooo un orso marsicano!”.

Sentii l’esclamazione “Chitemmuort fetentone de mammeta”.

Me l’ero cercata.