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La scuola in archivio

L’istruzione pubblica a Reggio Calabria
L’istruzione pubblica a Reggio Calabria
L’istruzione pubblica a Reggio Calabria

[…] senza l’istruzione le migliori leggi restano inutili;

esse potranno essere scritte, ma la sola istruzione

può imprimerle nel cuore dei cittadini.

La sola istruzione può far diventare volontà ciò che è dovere

Vincenzo Cuoco

 


Cenno sull'istruzione pubblica a Reggio prima del 1806

È noto che, prima del decennio francese (1800 -1815), nel corso del quale avvengono quelle riforme sostanziali che caratterizzeranno in maniera incisiva l'epoca moderna, parlare di istruzione pubblica equivale a identificarla con le istituzioni religiose, cioè seminari e collegi.

I primi furono istituiti con l’approvazione decreto “Cum adolescentium aetas” da parte del Concilio di Trento. Quello di Reggio, fu creato nel 1565, dopo alterne vicende e superò persino le vicissitudini connesse al ‘’gran tremuoto’’ tanto che alla fine del 1785 era di nuovo regolarmente funzionante. I secondi furono istituiti dai Gesuiti e dai Domenicani. Il Collegio di Gesuiti sorse nel 1564 e fu il centro principale per gli studi nella Calabria meridionale, sino a quando i Gesuiti non furono espulsi dal Regno nel 1767. Il Collegio del Rosario dei Domenicani si enucleò come collegio teologico nel 1660 dal convento dei Domenicani. Fu soppresso nel 1808 quando gli ordini monastici vennero soppressi.

 

Cenno sull'istruzione pubblica a Reggio durante il decennio francese

Durante l’età napoleonica l’attività legislativa fu intensa, specie pensando alla radicalità delle riforme. Il periodo inizia col decreto che portò la pubblica istruzione sotto l’esclusiva competenza del neonato Ministero dell’Interno, del 31 marzo 1806: ‘’un atto di cruciale importanza perché sottrasse il mondo della scuola, prima affidato ad una pletora di organismi talvolta in conflitto fra loro, alla confusione amministrativa tipica dell’antico regime’’.

Campo reale di Piale, 16 luglio 1810  Decreto per lo stabilimento d’una scuola secondaria di prima classe nella città di Reggio per l’istruzione della gioventù
Campo reale di Piale, 16 luglio 1810
Decreto per lo stabilimento d’una scuola secondaria di prima classe nella città di Reggio per l’istruzione della gioventù

Subito dopo troviamo il provvedimento che istituì l’istruzione primaria gratuita e universale, del 15 agosto 1806: fu stabilito, infatti, che ogni comune aprisse a proprie spese una scuola elementare per maschi e una per femmine in tutte le località abitate. Un passaggio epocale: il compito di promuovere l’alfabetizzazione di massa, che nel Settecento dipendeva dall’incerto impegno degli Ordini religiosi, passò definitivamente alle istituzioni locali.

Nei centri più importanti, che però non erano capoluoghi di provincia, come all'epoca era appunto Reggio, e non avevano quindi diritto a un collegio, furono istituite "Scuole secondarie di 1ª classe", con insegnamento ovviamente meno esteso che nei collegi: a Reggio la scuola venne stabilita nel soppresso Convento dei Basiliani ed essa fu quindi l'immediato precedente del Real Liceo. Il decreto di istituzione porta la data del 16 luglio 1810 e fu dato dal Murat "dal Real Campo del Piale", quando il sovrano preparava la spedizione contro la Sicilia. Come dice il Dito, "la scuola secondaria di Reggio fu una povera cosa, più di nome che di fatto. Mancava il locale e l'ex collegio dei Basiliani continuava ancora ad essere adibito ad ospedale militare".

L’attività della istituita Scuola Secondaria di prima classe, fu, almeno inizialmente, molto limitata essendo l’ex collegio dei Basiliani adibito contemporaneamente ad ospedale militare. Ben presto, però, alla scuola secondaria venne sostituito un liceo con annesso convitto.

Decreto n. 1632, Napoli 18 febbraio 1813 Decreto per lo stabilimento e dotazione di un liceo nella città di Reggio, in vece della scuola secondaria stabilita col decreto de’ 16 di luglio 1810
Decreto n. 1632, Napoli 18 febbraio 1813
Decreto per lo stabilimento e dotazione di un liceo nella città di Reggio, in vece della scuola secondaria stabilita col decreto de’ 16 di luglio 1810

L’art.1 del decreto 18 febbraio 1813, infatti, così disponeva:

‘’ […] Invece della scuola secondaria stabilite nella città di Reggio con decreto del 16 luglio 1810, mi sarà stabilito un liceo in cui sarà insegnata la facoltà delle belle lettere […]’’

Il 15 marzo 1814 venne inaugurato la presenza del Rettore Decano Giovanni Ramirez (nominato con decreto 7 settembre 1813) con l’intervento di tutte le autorità scolastiche civili.

 

 

L’istruzione pubblica nell’ultimo periodo borbonico 1815-1860

Nel 1816, essendosi costituita la provincia di Calabria Ultra I con capoluogo Reggio, il liceo assunse il titolo di Real Collegio. Sino al 1818, anno in cui si dimise il Ramirez chiamato ad altri incarichi, il Collegio e il Real Convitto annesso ebbero un certo sviluppo.

9 febbraio 1825 Manifesto sul concorso per la cattedra di Giurisprudenza nel Real Collegio di Reggio
9 febbraio 1825
Manifesto sul concorso per la cattedra di Giurisprudenza nel Real Collegio di Reggio

 

Ogni Collegio, con un Convitto annesso, avevo un rettore e un vice rettore; l'amministrazione dei beni e delle rendite era affidata ad una Commissione composta dall’ Intendente che la presiedeva, dal sottointendente del distretto, dal rettore e da due proprietari, col nome di amministratori dei Convittori, alcuni erano in pensione, altri in ‘’piazza franca’’, i primi pagavano semestralmente e anticipatamente una retta stabilita, gli altri dovevano avere almeno ‘’letto ed equipaggio’’.

A facoltà del rettore, potevano essere ammessi gratuitamente, come uditori, alcuni esterni. In Aprile di ogni anno i convittori e gli esterni sostenevano un esame particolare, secondo le rispettive classi.

Nel mese di settembre sostenevano poi un esame in pubblica adunanza, qui venivano invitati ‘’uomini di lettere e distinti personaggi’’.

L'organizzazione della pubblica istruzione, con la ramificazione abbastanza estesa delle varie scuole, accademie, collegi, istituti di cultura in genere aveva avuto uno sviluppo notevole negli ultimi decenni del regno meridionale. Riforme ve ne furono, ma esse non vennero mai completate o interamente applicate, anche perché largo era il divario tra il sovrano riformatore e le classi colte o qualificate.

Questa situazione era destinata a protrarsi quantomeno fino all’Unità, anzi accentuandosi in negativo nel tardo periodo della restaurazione e poi, dopo la crisi, quarantottesca quando, per reazione alle aspirazioni alla libertà,

Ferdinando II, venne appoggiandosi sempre più al clero, restaurando le antiche istituzioni sconvolte dal vento rivoluzionario.

Nel campo dell'istruzione secondaria i licei e i collegi più importanti furono affidati a ordini religiosi: a Reggio nel’ 49 il Real Collegio venne affidato ai Gesuiti: è di quel tempo il provvedimento - Real Decreto del 24 ottobre 1847 - che disponeva che i professori dovevano essere sottoposti a un esame scritto ‘’sul catechismo grande della dottrina cristiana’’, dinanzi alla facoltà di teologia dell’Università e ai rispettivi ordinari.

Ma non poteva certo il sovrano far tacere le voci dei maestri, che dall'esilio insegnavano privatamente come quella del canonico Filippo Caprì che, mostriamo nella nostra selezione, e che esercitava la sua vena in quei sonetti d'ispirazione liberale nei quali venivano proclamati, come si esprimeva l’Intendente in una lettera al Presidente della Pubblica Istruzione ‘’principi di affratellamento politico’’.

Canonico F. Caprì - Sonetto ‘’Il due febbraio 1848’’
Canonico F. Caprì - Sonetto ‘’Il due febbraio 1848’’

Nel 1823, con l’inizio del Rettorato del canonico Tommaso Tripepi, l’istituto visse un periodo fervido: venne creata nel 1825 una cattedra di giurisprudenza

Il Real Collegio fu ingrandito con un ampliamento dei locali mediante l’occupazione della Chiesa di S. Gregorio Magno. La lettera del Rettore Tommaso Tripepi all’Intendente di Reggio, datata 22 dicembre 1838, manifesta la richiesta di ampliamento dei locali del Real Collegio mediante l’occupazione della Chiesa di S. Gregorio Magno.

22 dicembre 1838, Lettera del Rettore T. Tripepi all’Intendente di Reggio.  Richiesta di ampliamento dei locali del Real Collegio mediante l’occupazione della Chiesa di S. Gregorio Magno
22 dicembre 1838,
Lettera del Rettore T. Tripepi all’Intendente di Reggio. Richiesta di ampliamento dei locali del Real Collegio mediante l’occupazione della Chiesa di S. Gregorio Magno

Le iniziative del rettore canonino Tommaso Tripepi per conferire maggiore importanza al collegio furono comunque innumerevoli; infatti, l’8 giugno 1832 il Rettore presentò una proposta, per l’elevazione dello stesso, a Liceo

‘’….giacché l’utile che tale elevazione si ricava riguarda tutta la Provincia, potendo da tutta la Provincia concorrere i giovani ad istruirsi nelle scienze ed ottenere i gradi dottorali’ […]’

24 gennaio 1824, Pianta della Chiesa di S. Gregorio Magno
24 gennaio 1824, Pianta della Chiesa di S. Gregorio Magno
8 giugno 1838 - Lettera del Rettore T. Tripepi all’Intendente di Reggio Richiesta di elevazione del Real Collegio a Liceo
8 giugno 1838
Lettera del Rettore T. Tripepi all’Intendente di Reggio Richiesta di elevazione del Real Collegio a Liceo

Il problema finanziario, cioè il reperimento dei fondi necessari dalle Casse comunali e provinciali, blocco quest’iniziativa, ma non l’attività didattica e culturale. Invero fu proprio durante il rettorato di Tripepi prima e Gaetano Paturzio dopo che il Real Collegio attraversa un periodo particolarmente florido. Il personale docente era costituito da insegnanti che, come afferma il Dito: ’’Con lungo insegnamento e con l’integrità della loro vita seppero assicurare la fiducia delle famiglie e delle Autorità’’.

Collezione privata Dott. G. DIACO, Convitto Nazionale al centro, con il cappello, il prof. Oreste Dito
Collezione privata Dott. G. DIACO, Convitto Nazionale al centro, con il cappello, il prof. Oreste Dito

L’insegnamento si articolava in sette cattedre: lingua italiana, latinità elementare, umanità sublime, retorica, filosofia, matematica e fisica, giurisprudenza. A queste si aggiungevano materie di carattere professionale: ogni liceo costituiva, infatti, una scuola di primo grado universitario; quello di Reggio, destinato all’istruzione delle Belle Lettere, comprendeva anche l’insegnamento di antichità greche e latine, storia e geografia.

Una tale attività didattica richiese l’acquisto di materiale scientifico e bibliografico adeguato, tant’è che nel 1841-42 vennero acquistati numerosi libri per la biblioteca del Collegio e successivamente, nel 1848, varie macchine per il gabinetto di fisica.

Cedola di pagamento per l’acquisto delle opere di J.J. Winckelmann, J.B.L.G. Seroux d'Agincourt, del conte L. Cicognara e della Bibbia di Monsignor A. Martini
Cedola di pagamento per l’acquisto delle opere di J.J. Winckelmann, J.B.L.G. Seroux d'Agincourt, del conte L. Cicognara e della Bibbia di Monsignor A. Martini
Cedola di pagamento per l’acquisto di un Mappamondo
21 ottobre 1848 La lettera dell’arcidiacono Gaetano Paturzo Rettore del Real Collegio.  Proposta per l’acquisto di un telescopio presso l’Università di Napoli
21 ottobre 1848
La lettera dell’arcidiacono Gaetano Paturzo Rettore del Real Collegio. Proposta per l’acquisto di un telescopio presso l’Università di Napoli

Tristi avvenimenti, però, bloccarono l’attività didattica culturale del collegio; nel 1848, infatti, la maggior parte dei locali venne occupata dalle truppe e successivamente tutte l’edificio fu adibito ad ospedale militare.

Con Decreto del 30 novembre 1849 il collegio venne affidato ai RR.PP. Gesuit.

30 novembre 1849 - Decreto di affidamento del Real Collegio ai RR.PP. Gesuiti
30 novembre 1849
Decreto di affidamento del Real Collegio ai RR.PP. Gesuiti

Nel 1860 la venuta di Garibaldi a Reggio costrinse alla fuga i RR. Padri ed il Liceo, abbandonato, fu meta di scorrerie e devastazioni da parte del popolo che in esso vedeva l’espressione del potere borbonico.

La chiusura, a seguito di tali avvenimenti, si protrasse fino al novembre 1861, anno in cui, dopo numerose proteste e pressioni da parte degli amministratori comunali, si procedette alla riapertura con la nomina del professore Giovanni Avico a preside del Liceo Ginnasiale.

Lettera del Direttore Capo di Divisione del Ministero di Pubblica Istruzione al Governatore Nomina del prof. Giovanni Avico a Preside del Real Liceo
Lettera del Direttore Capo di Divisione del Ministero di Pubblica Istruzione al Governatore Nomina del prof. Giovanni Avico a Preside del Real Liceo

Gli anni successivi, sino alla fine del secolo e forse anche oltre, segnarono un periodo scuro per il liceo: difficoltà economiche ne impedirono infatti il regolare funzionamento.

Tale stato di cose trova testimonianza in una relazione del 12 gennaio 1892 indirizzata dal preside Firmani al Consiglio Provinciale di Reggio:

‘’[…]Son questi o signori, bisogni non immaginarii ma veri e reali, che molto importa soddisfare. Trattasi dell’unico Istituto completo di istruzione ed educazione che vanti questa nobile provincia; d’un Istituto che ha nobili tradizioni da conservare e da accrescere; d’un Istituto che ha per fine di formare il carattere e la mente dei vostri figlioli, de’ parenti, de’ conterranei vostri, che un giorno saranno tra le classi dirigenti della società. Ne va della salute, del sapere, del buon costume di essi […]’’

La relazione rappresentava la situazione in cui vertevano i locali della scuola e ne proponeva un ampliamento con un progetto redatto dal Genio Civile:

’’[...]In questo anno 1891-92 il Convitto ha 121 allievi, cioè più del doppio di allora, e le scuole liceali ginnasiali son frequentate da ben 345 alunni, cioè da 138 di più […] l’ampiezza e la bella apparenza aiutino il sereno concepimento delle idee […]’’

Collezione privata Dott. G. DIACO, Convitto Nazionale ‘’Tommaso Campanella’’
Collezione privata Dott. G. DIACO, Convitto Nazionale ‘’Tommaso Campanella’’

 

Collezione privata Dott. G. DIACO, Scuola ‘’Principe di Piemonte"
Collezione privata Dott. G. DIACO, Scuola ‘’Principe di Piemonte ‘’

Consideriamo la scuola come luogo e servizio che fa comunità, collegata al territorio e che parli al territorio. La scuola ha il compito di porre sempre al centro la qualità dei rapporti umani.

Gli Archivi hanno il compito di conservare il patrimonio culturale che, come riportato nell’art.1 della Convenzione Faro, ha come obiettivo lo sviluppo umano e la qualità della vita.

Fonti d’Archivio

 

ASRC, Decreto n.700 e n.1632

ASRC, Fondo Notarile, Inv.81, busta 361,prot.2025

ASRC, Real Collegio, Inv.42, b.1, fasc.16

ASRC, Real Collegio, Inv.42, b. 2, fasc.23, 95

ASRC,Real Collegio, Inv. 42, b.5, fasc.58

ASRC, Real Collegio, Inv.42, b. 8, fasc. 95

ASRC, Real Collegio, Inv.42, b. 16,fasc.190

ASRC, Real Collegio, Inv.42, b. 18,fasc.219

ASRC, Real Collegio, Inv.42, b. 22, fasc.296

ASRC, Inv.36/II, busta 68, Liceo Ginnasio Tommaso Campanella,

ASRC, Inv. 36/II, b.69, Prospetti esami, aa.ss. 1902-1903

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Riferimenti bibliografici

 

Vincenzo CUOCO, Rapporto e Progetto di Decreto per la Pubblica Istruzione, in Collezione delle leggi, decreti e altri atti riguardanti la pubblica istruzione promulgati nel già reame di Napoli dal 1806 in poi, Napoli, Stamperie del Fibreno, 1861, vol. I, p. 86

CNR - ISSM. Collezione delle Leggi de’ Decreti e di altri atti riguardante la Pubblica Istruzione promulgati nel già Reame di Napoli dall’anno 1806 in poi - Volume I 1806-1820

Collezione privata Dott. G. DIACO, Istituti scolastici a Reggio Calabria, Convitto Nazionale ‘’Tommaso Campanella’’, Scuola ‘’Principe di Piemonte ‘’