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Reati di incendio e pentimento operoso

COLORI
Ph. Riccardo Radi / COLORI

Abstract

Fino a che punto è giustificabile una consistente riduzione di pena o addirittura la “Strafbefreiung” nei reati di incendio in caso di pentimento operoso?

La risposta la fornisce il § 306 e StGB della RFT.

 

Indice:

1. Reati di incendio e il § 306 e StGB

2. Spegnimento volontario e assenza di danno rilevante

3. L’“Absehen von Strafe”

4. “Versuchte, tätige Reue”

5. “Von der Anklage absehen” e archiviazione

 

1. Reati di incendio e il § 306 e StGB

Il Capo 28. mo della Parte II^ dello StGB (CP) della RFT è intitolato: “Gemeingefährliche Straftaten” (reati di comune pericolo). Questo Capo è stato profondamente innovato per effetto del 6° StRG (Strafrechtsreformgesetz - Legge di riforma del Codice penale) del 1998. 

I paragrafi 306, 306 a, 306 b StGB prevedono i reati di incendio doloso, di cui due fattispecie aggravate; il § 306 d, l’incendio colposo.

In sede di riforma, è stato introdotto il § 306 e StGB, che prevede la cosiddetta tätige Reue (una specie di pentimento operoso). Il giudice, nei casi di cui ai §§ 306, 306 a 306 b StGB (si tratta del reato di incendio doloso (“Brandstiftung”), aggravato (“Schwere Brandstiftung”) e particolarmente grave (“besonders schwere Brandstiftung”), ha facoltà di ridurre – discrezionalmente – la pena ai sensi del § 49, comma 2, StGB, infliggendo la pena edittale minima oppure, anziché la pena detentiva, quella pecuniaria. Alternativamente, gli è concessa la facoltà, ”von Strafe abzusehen”, se l’autore del reato – volontariamente (“freiwillig”) - spegne l’incendio, prima che si sia prodotto danno rilevante. Cosí dispone il § 306 e, comma 1, StGB.

L’importanza del disposto di cui al § 306 e StGB, è tutt’altro che trascurabile in quanto i reati di incendio doloso sono caratterizzati dal fatto, che la consumazione degli stessi, viene ravvisata già quando parti dell’oggetto di tutela, sono avvolte dalle fiamme.

Il § 306 e StGB costituisce un „persönlichen Strafmilderungsgrund, beziehungsweise einen Strafaufhebungsgrund” (vedasi BGHSt 48, 14 (22)).

 

2. Spegnimento volontario e assenza di danno rilevante

L’applicabilità del § 306 e, comma 1, StGB, si riferisce alle fattispecie previste dai §§ 306, 306 a, 306 b StGB. Deve trattarsi di incendio doloso e devono sussistere gli elementi oggettivi e soggettivi dei predetti reati. Presupposto fondamentale, affinché possa essere concessa la “Strafminderung”, rispettivamente l’”Absehen von Strafe” di cui al § 306 e, comma 1, StGB, è che l’autore del reato, abbia agito “freiwillig” (volontariamente) per ottenere lo spegnimento dell’incendio da lui stesso appiccato.

Per quanto concerne il concetto di “Freiwilligkeit” (volontarietà), va osservato, che la stessa è ravvisabile, se l’evento (almeno in parte) viene impedito per effetto di una scelta autonoma del “Täter” e non in conseguenza del mutamento delle circostanze (per esempio, se teme di essere scoperto da un terzo). La  volontarietà presuppone, pertanto, che il “Täter bleibt Herr seines Entschlusses” (vedasi BGH St 35, 186); va ravvisata, se, per esempio, è indotto dalla pressione psicologica a desistere, mentre ancora la consumazione del reato sarebbe senz’altro possibile (vedasi BGH St 7, 299); non invece, se la desistenza è originata dal timore di essere scoperto (BGHSt V 2006, 687). Il “Täter” deve avere la “Wahlmöglichkeit” (la possibilità di scelta) tra “proseguire” e “innehalten”.

Si parla, in proposito, di “autonomen und heteronomen Motiven“.

Svariate sono le teorie atte a giustificare il disposto di cui al § 306 e StGB: C’è chi sostiene, che in capo al “recedente” sarebbe ravvisabile una minore pericolosità. Altri fanno leva: 1) sul fatto, che l’esigenza di punire sarebbe minore e, conseguentemente, si può rinunciare allo scopo di prevenzione della pena (è, questa, la cosiddetta Strafzwecktheorie – BGH St 9, 48, 52);  2) vi sarebbe, nel soggetto attivo del reato, nonostante l’iniziale volontà, di commettere il reato, la cosiddetta Rückkehr zur Gesetzmäßigkeit; 3)  sarebbe ravvisabile la “Gefährdungsumkehr”; 4) si intende premiare la “freiwillige Nichtvollendung der Tat”;  5) vi sarebbe stata una parziale “Wiederherstellung des verletzten Rechtsverhältnisses”.

Oltre alla “Freiwilligkeit”, occorre, che non si sia ancora verificato un danno rilevante (“ein erheblicher Schaden”). A proposito dei danni, deve essere distinto tra danni all’integrità fisica e danni a cose. I primi devono essere di una certa gravità, per cui non basterebbero “einfache Körperverletzungen” (lesioni lievi). “Erhebliche Sachschäden" a un edificio a uso abitativo, sono stati ritenuti sussistenti, se i lavori necessari per il ripristino, superano l’importo di Euro 2.500 (BGH St 48, 14).

Anche nel caso contemplato dal comma 2 del § 306 e StGB (che richiama il § 306 d StGB – incendio colposo), ai fini dell’applicabilità della “tätigen Reue”, è necessario, che l’autore del reato abbia spento volontariamente l’incendio, prima che si verifichi un danno rilevante.

Anche se il comma 1 del § 306 e StGB si riferisce soltanto al “Täter”, la dottrina prevalente, è orientata nel senso, che della riduzione di pena, rispettivamente dell’“Absehen von Strafe”, possa “beneficiare” pure il concorrente nei reati ivi menzionati, qualora abbia partecipato all’opera di spegnimento dell’incendio.

Il motivo, per il quale il “Täter” si decide di attuare lo spegnimento (“der Beweggrund des Umkehrverhaltens”), non deve essere di carattere “etico”; non deve, pertanto, trattarsi di “Reue über das begangene Unrecht” (rimorso per la commessa illecità), nÈtrovare la propria origine nella volontà, “zur Legalität zurückzukehren” (ritornare alla legalità).

Per poter “fruire” della riduzione di pena o dell’”Absehen von Strafe”, l’autore dell’incendio deve averlo spento nel senso di aver posto in essere attività tali da impedire, che l’incendio appiccato continui. Un eventuale concorso di terzi nell’opera di spegnimento non esclude la “fruibilità’” della riduzione di pena (o dell’”Absehen von Strafe”).

Se il tentativo di spegnimento non è stato coronato da successo, l’applicabilità del § 306 e StGB è esclusa; infatti, in casi del genere, “trägt der Täter das Erfolgrisiko” (il rischio incombe all’autore dell’incendio).

Una volta appiccato l’incendio, la “tätige Reue” produce i suoi effetti, sino a quando, non si è verificato danno da qualificare rilevante.

La rilevanza del danno, nei casi previsti dai §§ 306 a e 306 b StGB, deve essere valutata con riferimento all’entità della “Rechtsgutbeeiträchtigung” e della pericolosità per i beni giuridici, che il legislatore ha inteso tutelare.

Il danno, nel caso di cui al comma 1  del 306 a StGB, è stato ritenuto “erheblich”, se per il ripristino dello status quo ante, è necessaria una somma di almeno 2.500 Euro (vedasi BGHSt 48, 14 (23)).

Se l’incendio è colposo (“fahrlässig”- § 306 d StGB), la punibilità e ‘ esclusa (comma 2 del § 306 e StGB – si tratta di “obligatorischen Strafausschluss”), se l’incendio è stato spento volontariamente da parte di chi l’ha appiccato, prima che si verifichi un danno rilevante.

 

3. L’“Absehen von Strafe”

Per quanto concerne l’“Absehen von Strafe”, alternativamente  previsto dal § 306 e, comma 1, StGB, il giudice applica il § 60 StGB, se le conseguenze del reato, per lo stesso imputato, sono talmente gravi, da far apparire l’inflizione di una pena palesemente inadeguata e se la  comminanda pena detentiva non sarebbe superiore a un anno. C’è chi afferma, che la gravità delle conseguenze del reato commesso dall’imputato, fanno ritenere, che la colpevolezza di questi, sia “hinreichend kompensiert” (compensata in modo congruo); che la “konkrete Strafwürdigkeit fehlt”.

A legittimare l’”Absehen von Strafe” viene addotto il concetto di “natürlicher Strafe” (poena naturalis). È ovvio, che il ricorso a questo paragrafo, è consentito soltanto in “extremen Ausnahmefällen”. In questi casi, il giudice si limita ad accertare la colpevolezza e non procede a infliggere pena.

Ha ritenuto, il legislatore, che il mero “Schuldspruch” (affermazione di responsabilità) adempia la funzione della pena e che, stante la gravità delle conseguenze per lo stesso autore del reato, non è necessaria, da un lato, “eine weitergehende Einwirkung auf den Täter” e che, dall’altro lato, l’opinione pubblica percepisce la mancata inflizione della pena, come “humane Strafrechtspflege” in quanto l’ordinamento giuridico non viene posto “in discussione” (“in Frage gestellt”).

Ai fini dell’applicabilità del § 60 StGB, è necessaria una valutazione complessiva di tutte le circostanze di rilievo.

“Schwere Tatfolgen” per l’imputato sono ravvisabili, se, per esempio, chi appicca l’incendio usando benzina (o altra sostanza altamente infiammabile) si procura, esso stesso, gravi ustioni, alle quali conseguono postumi permanenti altrettanto gravi.

Sussistendo i presupposti di cui al § 60 StGB, questo disposto normativo deve essere applicato (“ist zwingend”).

 

4. “Versuchte, tätige Reue”

Il comma 3 del § 306 a StGB, equipara alla “freiwilligen Brandlöschung” (estinzione volontaria dell’incendio) da parte dell’autore dell’incendio, il caso, in cui, prima che si siano verificati danni rilevanti, ha seriamente e volontariamente posto in essere atti diretti a spegnerlo. È, questa, la cosiddetta versuchte, tätige Reue. Si ritiene, che il tentativo di spegnimento – serio e volontario – sia indice della ravvisabilità della “Rückkehr zur Rechtstreue”.

Sopra abbiamo accennato alla riduzione di pena, che il giudice – discrezionalmente – può operare. Trova applicazione, in proposito, il § 49, comma 2, StGB, che consente una “Strafminderung” fino al minimo edittale o, in alternativa, la comminazione di una pena pecuniaria (nei limiti di cui al § 40, comma 1, StGB - “fünf Tagessätze”), anziché della pena detentiva.

 

5. “Von der Anklage absehen” e archiviazione

È previsto altresí, che il PM, nel caso di cui al § 306 e, comma 1, StGB, può, ai sensi del § 153 b, comma 1, StPO (CPP) “von der Anklageerhebung absehen”; a tal fine, è, però, necessario il consenso del giudice, che è competente “für die Eröffnung des Hauptverfahrens” (a disporre il dibattimento).

Nei casi di incendio colposo, sussistendo i presupposti di cui al § 306 e StGB, il procedimento penale va archiviato dal PM ai sensi del § 170, comma 2, StPO (CPP) oppure dal giudice a mente del § 204 StPO.

Qualora, irritualmente, sia stato disposto il dibattimento nonostante la sussistenza dei presupposti di cui al § 306 e, comma 2, StGB, l’imputato è da assolvere già in sede degli atti preliminari al dibattimento.

** (1)  A proposito del bene giuridico tutelato dai §§ 306 e segg. StGB, è da rilevare, che, secondo autorevole dottrina, il legislatore ha voluto prevenire, non soltanto pericoli per la comunità (“Gemeingefährlichkeit”) ma anche per la proprietà. Si sostiene, che l’”Unrechtsgehalt” si sostanzierebbe in una combinazione tra “Eigentumsverletzung” e “abstrakter Gemeingefährlichkeit”; quest’ultima sarebbe comunque prevalente. Non manca però, chi parla di un “atypischen Spezialfall der Sachbeschädigung” – ``Sachbeschädigung durch Feuer”). Contro questa tesi deporrebbe l’entità della sanzione prevista dal § 306, comma 1°, StGB (reclusione da uno a dieci anni). Una pena edittale talmente grave, non si giustificherebbe a tutela della proprietà, mentre appare senz’altro congrua con riferimento alla “Gemeingefährlichkeit”.