SPIRITO DI… VINO
Inauguriamo oggi una nuova Rubrica a cadenza casuale, che si chiama “L’angolo della Posta”.
Pubblicheremo le mail o le lettere di Voi lettori che riteniamo significative e meritevoli di essere messe online su Filodiritto.
Con piacere iniziamo con questa divertentissima e acuta mail ricevuta da un lettore, Marco Olivetti, in risposta a un articolo uscito per la rubrica “Vino Diritto” curata dal professor Lucio Pegoraro e da Luca Martini,
Gentilissimi Lucio Pecoraro e Luca Martini,
ho letto con piacere e divertimento il vostro articolo: "Quando i vini hanno nomi strani (e spesso a luci rosse)" e non ho resistito al narcisistico desiderio di proporvi una mia breve parodia sul vino che scrissi diversi anni addietro, ispirato dalla lettura del libro "Confesso che ho bevuto" di Gianni Brera.
Spero che susciti la loro simpatia ed ilarità e che vi riesca d'individuare tutti i vini che ho citato nella poesiola che vado a seguito a trascrivere
Un giorno di marzemino, al primo chiaretto d'alba, mentre seguivo un sentiero di sassicaia che si perdeva per la champagne dell'oltrepo pavese o, forse, sarà stato nelle langhe, poiché brancolavo nel nebbiolo, che infatti il tempo era alquanto brut ed il cielo era di un colore verdicchio tendente al grignolino, appena venne a piovere, mi riparai vicino ad una casa vecchia, sotto un pinot, dove ardeva un falerno acceso ed accanto c’era una soave donnafugata, dal decolté alquanto rosè.
Siccome non sono un recioto, bensì un macho morellino dal baffo brunello, utto spumante mi aggrappai a quel bel pezzo di troja pugliese e le diedi un bacio dolcetto sul bianco collio e, senza sfursat, fiano fiano, le tocai persino la barbera della bonarda!
Figuratevi il mio merlot, che non è nè picolit nè passito, praticamente al tocco di quella passerina divenne durello con annessi pallagrelli che sembrava proprio un cannonau. Mentre me la abbrancavo, a pecorino le domandai: c’è Caputo? Ma lei con fare alquanto asprinio, mi gridò: aglianico di un primitivo, se non te ne vai ti spezzo le falanghine! Allora, tra Lacrymae Christi e tutto rosso di borgogna, mi scusai e con l'amarone in bocca ed un groppello in gola, compresi di aver fatto fiasco.
P.S. offro versi divini in cambio di vini diversi!
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