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Stralcio cartelle fino a 5.000 euro: come fare?

Agenzia delle Entrate, Circolare n. 118E del 22 settembre 2021
Pecorelle
Ph. Luca Martini / Pecorelle

Stralcio cartelle: i chiarimenti dell’Agenzia dell’Entrate

Stralcio Cartelle esattoriali fino a 5000 euro: l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 11/E, firmata dal direttore e emanata d’intesa con Agenzia entrate-Riscossione, forniscono i chiarimenti necessari relativi ai debiti che possono essere cancellati, ai contribuenti che possono beneficiarne e ai tempi di utilizzo.

Vediamo nel dettaglio quanto stabilito.
 

Stralcio cartelle: quali sono i debiti cancellabili?

L’art. 4 del d.l. n. 41 del 2021 dispone, al comma 4, l’annullamento automatico di tutti i debiti di importo residuo alla data del 23 marzo 2021, fino a 5.000 euro, importo comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

 Restano esclusi dal calcolo gli aggi e gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura.

Pertanto, il 31 ottobre 2021 saranno stralciati automaticamente  tutti i debiti che, al 23 marzo 2021, hanno un importo residuo fino a 5.000 euro, che siano stati affidati all’agente della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

Attenzione: Il limite di 5.000 euro deve essere calcolato in relazione agli importi dei singoli carichi.

Pertanto, qualora vi siano più cartelle con carichi iscritti a ruolo, conta il singolo importo di ciascuno: se i singoli carichi non superano i 5.000 euro, possono beneficiare tutti dell’annullamento; senza limite di numero o di somma, purchè  di importo singolo entro i 5.000 euro.

È infatti possibile che, all’interno della medesima cartella di pagamento, vi siano carichi rientranti nello stralcio, in quanto d’importo residuo inferiore alla soglia di 5.000 euro, e carichi esclusi perché d’importo residuo superiore a tale soglia.
 

Stralcio cartelle: chi può beneficiarne?

Riguardo ai beneficiari dello stralcio cartelle, l’Agenzia chiarisce che I debiti che possono essere oggetto di stralcio devono riferirsi:

1. alle persone fisiche che hanno percepito – nell’anno d’imposta 2019 un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro;

2. ai soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguitonel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019 – un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro.

Ricordiamo che, per le persone fisiche, il reddito complessivo si determina sommando i redditi di ogni categoria che concorrono a formarlo e sottraendo le perdite derivanti dall’esercizio di arti e professioni.

Si prenderanno in considerazione le Certificazioni Uniche 2020 e le dichiarazioni 730 e Redditi PF 2020 presenti nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate alla data del 14 luglio 2021.

Per quanto riguarda, invece, i soggetti diversi dalle persone fisiche si fa invece riferimento ai modelli dichiarativi Redditi Società di capitali, Società di persone, Enti non commerciali, nel cui frontespizio è indicato un periodo d’imposta che comprende la data del 31 dicembre 2019.
 

Stralcio cartelle: quali sono i termini?

Al 20 agosto 2021 l’agente della riscossione ha trasmesso allAgenzia delle entrate l’elenco dei codici fiscali delle persone fisiche e dei soggetti diversi dalle persone fisiche aventi uno o più debiti di importo residuo, alla data del 23 marzo 2021, fino a 5.000 euro totali, come visto sopra, risultanti dai singoli carichi affidati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

Al 30 settembre 2021 l’Agenzia delle entrate - per consentire all’agente della riscossione di individuare i soggetti per i quali non ricorrono i requisiti reddituali – ha restituito a quest’ultimo il predetto elenco dei codici fiscali, segnalando quelli relativi a soggetti che, sulla base delle dichiarazioni dei redditi e delle certificazioni uniche presenti nella propria banca dati alla data del 14 luglio 2021 (data di emanazione del richiamato d.m.) risultano avere conseguito redditi imponibili superiori ai limiti normativamente previsti (e in questi casi non si procederà all’annullamento).

L’annullamento dei debiti «è effettuato alla data del 31 ottobre 2021», relativamente ai soggetti i cui codici fiscali non sono segnalati dall’Agenzia delle entrate, per cui i debiti oggetto di Stralcio si intendono tutti automaticamente annullati in data 31 ottobre 2021.
 

Stralcio cartelle: come avviene l’annullamento?

L’agente della riscossione provvede in autonomia allo Stralcio senza inviare alcuna comunicazione al contribuente, che può tuttavia verificare l’intervenuto annullamento dei debiti attraverso la consultazione della propria situazione debitoria che può essere richiesta con le modalità rese disponibili dall’agente della riscossione.

Ricordiamo che, ai fini del discarico conseguente all’annullamento, senza oneri amministrativi a carico dell’ente creditore, e dell’eliminazione dalle relative scritture patrimoniali, l’agente della riscossione trasmette agli enti interessati, entro il 30 novembre 2021, l’elenco delle quote annullate su supporto magnetico oppure in via telematica.

 

Stralcio cartelle: come verificare il piano personale di pagamento della Definizione agevolata

Con questo servizio puoi verificare se nei documenti (cartelle/avvisi) inclusi nel tuo piano di pagamento della “Rottamazione-ter” e/o del “Saldo e stralcio”, sono presenti carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1/1/2000 al 31/12/2010 rientranti tra quelli di importo residuo fino a 5 mila euro, calcolato alla data del 23/03/2021, per i quali la legge ha previsto l’annullamento (cfr.  art. 4 commi da 4 a 9 del DL n. 41/2021).

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