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Vaccino Covid: è l’ora dei più piccoli

Pandemia
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È partita allo Spallanzani la campagna vaccinale contro l’infezione da Sars-CoV-2 per i più piccoli: a ricevere per primi il vaccino sono cinque bimbi tra i 6 e i 9 anni.

 

Vaccino Covid: tira aria di festa

Con entusiasmo e soddisfazione, Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità, annuncia l’inizioallo Spallanzani di Roma - della campagna vaccinale per i bambini.

Altro che malattie, cure o preoccupazioni varie: l’atmosfera era distesa, rilassata e, per certi versi, divertente. Gli operatori addetti alla somministrazione hanno lasciato –per questa giornata- l’eroico camice bianco per indossare parrucche, scarponi e abiti bizzarri ed essere così validi clown. Sparita la paura dei bambini per la puntura e alleviata la preoccupazione dei genitori per il vaccino, l’esperimento può dirsi riuscito.

Saranno un migliaio i bambini vaccinati oggi. Erano previsti 900 reclutati dai pediatri, ma tanti stanno arrivando di spontanea volontà. Il primo vaccinato è un bimbo di 5 anni qui allo Spallanzani e sta bene”. Ecco il commento dell’assessore D’Amato, felice dei numeri e del riuscito intento!

 

Vaccino Covid: cos’è il Long Covid?

Prendere, curare e superare il Covid non è certo una passeggiata. Si provi, tuttavia, ad immaginare cosa sia fare i conti con il Long Covid.

Ma qual è il preciso significato di questa espressione?

Scientificamente il “Long Covid” è nominato “Post acute Covid syndrome”. Un numero sempre più elevato di pazienti –una volta infettati e poi guariti dal Covid – manifesta sintomi persistenti.

Insomma, la guarigione dal Covid potrebbe consistere in un amichevole “ciao” e non in un tanto sperato “addio”.

Gli studi hanno evidenziato come persistano –dopo la guarigione dal Covid – sintomi cardiovascolari, polmonari, respiratori, correlati al dolore, all’affaticamento, sintomi di infezione generale, disturbi psicologici e cognitivi, oltre a danni sensoriali e dermatologici.

 

Vaccino Covid: Long Covid, non ti temiamo

Secondo Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, non destano enorme preoccupazione i rischi di Covid se si paragonano ai rischi della sintomatologia da Long Covid. “Il 7% dei bambini può sviluppare sintomi prolungati del Long Covid. Questi numeri esprimono perché dobbiamo salutare con gioia il fatto che le famiglie italiane possono usufruire dell’opportunità di vaccinare i bambini”.

Inoltre, la vaccinazione consentirà loro di ritornare ad una sana –seppur diversa – “normalità”, garantendo “la frequenza scolastica, la didattica in presenza e le attività ludico-ricreative molti importanti per un adeguato sviluppo psichico”.

Nonostante le varie dicerie sull’argomento, stime dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) non sono delle più confortevoli: ogni 10.000 casi sintomatici pediatrici si riscontrano 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri in terapia intensiva e un decesso. Bisogna inoltre considerare che il Covid, in età pediatrica, si può manifestare con sindrome infiammatoria multisistemica.

Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip), inoltre, specifica che “tra i 5 e 11 anni ci sono stati circa 250.000 bambini infettati da Sars-CoV-2 in Italia, con 1.450 ricoveri in ospedale, 36 in intensiva e 10 decessi”; per non parlare del significativo aumento di “disturbi psichiatrici, da ansia e depressione fino a casi di autolesionismo o atteggiamento ossessivo compulsivo, fino all’aumento di suicidio o tentato suicidio. Quindi un enorme disagio sociale che va prevenuto, insieme a fattori strettamente medici”.

Quella contro il Covid è una battaglia lunga e faticosa, che richiede anche tanto coraggio, ma da oggi un valido aiuto ci viene –vaccinandosi – proprio dai più piccoli della società.