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Abstract e indici

Sistema 231, n. 1/2022
Sistema 231, n. 1/2022
Sistema 231, n. 1/2022

I nuovi reati-presupposto di cui all’art. 25-octies.1 e i criteri oggettivi di imputazione della responsabilità: quale interesse (o vantaggio) per l’ente?

The new predicate offenses referred to in art. 25-octies.1 and the objective criteria for attributing liability: what interest (or advantage) for entity?

di Lorenzo Pispero

 

Abstract

L’aumento del numero di frodi informatiche e di episodi di falsificazione di strumenti di pagamento diversi dal contante ha spinto il legislatore europeo e nazionale ad intervenire estendendo l’area del penalmente rilevante anche a carico dell’ente.

Il contributo approfondisce l’ambito applicativo dei reati previsti dal nuovo art. 25-octies.1 del Decreto Legislativo n. 231/2001, valutando la compatibilità della loro commissione con i criteri oggettivi di ascrizione della responsabilità dell’ente e verificando la possibilità da parte dell’ente di “provare” l’assenza di un concreto interesse o vantaggio.

The increase in the number of computer fraud and incidents of forgery of non-cash payment instruments has pushed the European and national legislator to intervene by extending the area of the criminally relevant also for the entity.

The contribution aims to provide the scope of crimes under the new art. 25-octies.1 of Legislative Decree no. 231/2001, evaluating the compatibility of their commission with the objective criteria for ascribing the liability of the entity and verifying the possibility for the entity to “prove” the absence of a concrete interest or advantage.

 

Sommario

1. Il contesto di riferimento e la Direttiva (UE) 2019/713

2. I nuovi reati-presupposto introdotti dal Decreto Legislativo n. 184/2021

3. Un’indagine sull’ipotetico interesse o vantaggio dell’ente nella commissione dei nuovi reati-presupposto e la “prova” da parte dell’ente per l’esonero da responsabilità

4. Considerazioni conclusive

Summary

1. The reference context and the Directive (EU) 2019/713

2. The new predicate offenses introduced by Legislative Decree no. 184/2021

3. An investigation into the hypothetical interest or advantage of the entity in the commission of the new predicate offenses and the “proof” by the entity for the exemption from liability

4. Final considerations

 

Scritto sottoposto a referaggio esterno con il sistema del doppio cieco secondo le regole della rivista e valutato positivamente

 

 

Concorso di persone (fisica e giuridica) nel reato tributario e principio di specialità: una possibile difesa dell’ente contro la nuova offerta punitiva “3 sanzioni, per 1 reato”?

Cooperation of persons (natural and legal) in the tax offense and principle of specialty: a possible defense for the legal entity against the new punitive offer “3 penalties, for 1 offense”?

di Giulia Bertaiola e Vittore d'Acquarone

 

Abstract

Dopo lunga attesa e diffuse sollecitazioni, con d.l. 124/2019 e d.lgs. 75/2020, il legislatore ha dapprima introdotto e poi subito ampliato la responsabilità amministrativa da reato tributario degli enti ai sensi del d.lgs. 231/2001, senza tuttavia operare un coordinamento con il sistema punitivo esistente, storicamente strutturato su un doppio binario sanzionatorio. Scopo del presente contribuito è quello di indagare se, premessa una breve esposizione dei contenuti delle recenti riforme e dell’attuale apparato sanzionatorio, la disciplina esistente già offra principi e istituti utili a porre rimedio all’eccesso punitivo da ultimo raggiunto nei confronti dell’ente, nell’attesa di un auspicato intervento normativo di più ampio respiro diretto a ricondurre a – reale e non solo dichiarata – razionalità il sistema. In particolare, l’attenzione si concentrerà sul principio di specialità, al fine di valutare se quella che rappresenta la soluzione già individuata per la persona fisica, possa diventarlo, pur con i dovuti adattamenti, anche per quella giuridica. D’altronde, anche per questa dovrebbe porsi quell’esigenza, che ha dichiaratamente ispirato il legislatore nel 2000, di evitare di punire due volte per il medesimo fatto lo stesso soggetto, sicché non si intravedono ragioni valide, tali da giustificare una differenza di trattamento, che non violi il principio di uguaglianza costituzionale, per escludere l’operatività nei confronti dell’ente-imputato del principio di specialità e dei sui meccanismi attuativi previsti dagli artt. 19-21 d.lgs. 74/2000.

After a long wait and widespread solicitations, with d.l. 124/2019 and d.lgs. 75/2020, the legislator first introduced, and then immediately expanded, the administrative liability of entities pursuant to d.lgs. 231/2001, without however coordinating it with the existing punitive system, historically structured on a double sanctioning track. The purpose of this contribution, after a brief explanation of the contents of the recent reforms and the current sanctioning system, is to investigate whether the existing discipline already offers principles and institutions useful to mitigate the punitive excess recently reached with regard to the entities, while waiting for a more wide-ranging regulatory intervention aimed at bringing the system back to – real and not just declared – rationality. In particular, the attention will be focused on the principle of specialty, in order to assess whether the solution already identified for the natural person, can apply, with the necessary adaptations, also to the legal one. On the other hand, even for this latter the need should arise, which openly inspired the legislator in 2000, to avoid punishing the same subject twice for the same fact, so there are no valid reasons, that can justify a difference in treatment compatible with the principle of constitutional equality, to exclude the validity – for the legal entity under trial – of the principle of specialty and the implementation mechanisms provided for by Articles 19-21 of d.lgs. 74/2000.

 

Sommario

1. La responsabilità da reato tributario degli enti: quando la riforma è già nella sua stessa attesa

2. L’iter riformatorio: stratificazione di provvedimenti, procedimenti e sanzioni

2.1 Step 1: La direttiva PIF e la legge di delegazione europea

2.2 Step 2: Il c.d., decreto fiscale

2.3 Step 3: Il decreto legislativo attuativo della direttiva PIF

3. L’attuale quadro sanzionatorio: la nuova offerta punitiva “3 sanzioni, per 1 reato”

4. Il lungo e altalenante rapporto tra sistemi sanzionatori, amministrativo e penale, tra cumulo e alternatività della pena

5. “Ratio” del principio di specialità per la persona fisica: “eadem” per la persona giuridica?

5.1 Segue. Criticità

Summary

1. Tax liability of the legal entities: when the reform is already in her own wait

2. The reform process: stratification of measures, proceedings and sanctions

2.1 Step 1: The PIF directive and the European delegation law

2.2 Step 2: The so-called tax decree

2.3 Step 3: The legislative decree implementing the PIF directive

3. The current penalty framework: the new punitive offer “3 penalties, for 1 offense”

4. The long and fluctuating relationship between administrative and criminal sanctioning systems, between cumulation and alternativeness of the sanction

5. “Ratio” of the specialty principle for the natural person: “eadem” for the legal entity?

5.1 Continued. Critical issues

 

Scritto sottoposto a referaggio esterno con il sistema del doppio cieco secondo le regole della rivista e valutato positivamente

 

L’interesse e il vantaggio dell’ente nei reati colposi alla luce di Cass. Pen., n. 22256 del 3 marzo 2021

Interest and Advantage of the entity in culpable crimes in the light of Cass. Pen., n. 22256 of March, 3rd 2021

di Italia Caminiti

 

Abstract

Con la sentenza in commento, la Suprema Corte ha ripercorso gli arresti precedenti in tema di configurabilità dell’interesse o del vantaggio dell’ente nel caso di commissione di un reato presupposto colposo da parte dei soggetti apicali o sottoposti all’altrui direzione o vigilanza.

In particolare, con riferimento ad un caso di infortunio sul lavoro, il Giudice di Legittimità ha ritenuto insufficienti le motivazioni addotte dalle due precedenti sentenze di merito e ha rinviato gli atti alla Corte di Appello, richiedendo una specifica valutazione in merito alla sussistenza o meno del requisito dell’interesse o del vantaggio, tenendo conto dei motivi di impugnazione addotti dalla difesa dell’ente e dei principi affermati dalla Suprema Corte in materia.

La pronuncia è un’ulteriore occasione per interrogarsi sui confini della responsabilità dell’ente nel caso di reati colposi: un tema sempre oggetto di particolare attenzione sia in dottrina che in giurisprudenza.

With the decision in the comment, the Supreme Court has retraced the previous interpretation on the subject of configurability of the interest or advantage of the entity in the case of commission of a presupposed culpable offense by the top managers and persons subject to the control of supervision of the former.

In particular, with reference to a case of a work-related accident, the Court has considered the reasonings brought forward by the two previous merits decisions insufficient and has referred the case back to the Court of Appeal, asking for a specific assessment of the existence of the requirement of the interest or advantage, taking into account of the grounds of appeal alleged by the defense of the entity and of the principles established in this field by the Supreme Court.

The ruling is a further opportunity for questioning about the boundaries of responsibility of the institution in the event of voluntary offenses: a matter under discussion both in Jurisprudence and in Case Law.

 

Sommario

1. Il caso portato all’attenzione della Suprema Corte

2. Le conclusioni a cui sono pervenuti i giudizi di merito

3. Il giudizio della Suprema Corte

4. Le valutazioni della Suprema Corte in merito all’interesse e al vantaggio dell’ente

5. Considerazioni conclusive

Summary

1. The case brought to the attention of the Supreme Court

2. The conclusions reached by the trial judges

3. The judgement of the Supreme Court

4. The Supreme Court assessments of interest and advantage of the entity

5. Final considerations

 

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L’aggravante della violazione delle norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori secondo la Sentenza della Cassazione relativa alla strage di Viareggio

The aggravating circumstance of the violation of the rules on health and safety of workers according to the sentence of the Supreme Court relating to the Viareggio massacre

di Enrico Maria Canzi

 

Abstract

Il presente commento ha lo scopo di formulare alcune riflessioni in merito alla pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, Sez. IV, sent. 8 gennaio 2021 (dep. 6 settembre 2021), n. 32899 concernente il grave incidente ferroviario avvenuto nei pressi della stazione di Viareggio la sera del 29 giugno 2009.

Il profilo oggetto di indagine del presente articolo attiene alle considerazioni svolte dalla Sentenza in merito all’applicabilità dell’aggravante concernente la “violazione delle norme antinfortunistiche” che nel caso di specie è stata esclusa dai giudici di legittimità.

The present remark has the aim to provide some critical notes on the ruling of the Supreme Court of Cassation, Section IV, sent. 8 January 2021 (filed 6 September 2021), n. 32899 concerning the serious railway accident that took place near the Viareggio station on the evening of 29 June 2009.

This article deals considerations concerning the abovementioned decision about the applicability of aggravanting circumstance regarding “violation of accident prevention regulations” which was excluded, in this specific case, by the judges of legitimacy.

 

Sommario

1. Breve descrizione della vicenda processuale

1.1 Le imputazioni

1.2 La sentenza di primo grado

1.3 La sentenza della Corte di Appello di Firenze

2. La rilevanza della tematica

3. Le argomentazioni della Corte al fine dell’esclusione della sussistenza dell’aggravante

Summary

1. Brief description of the case

1.1 The charges

1.2 The first instance sentence

1.3 The decision of the Court of Appeal of Florence

2. The relevance of the issue

3. The arguments of the Court in order to exclude the existence of the aggravating circumstance

 

Scritto sottoposto a referaggio esterno con il sistema del doppio cieco secondo le regole della rivista e valutato positivamente

 

L’enigma delle SRL unipersonali nel rapporto con la responsabilità degli enti. Nota a Cass. pen., sez. VI, sentenza n. 45100/2021

The enigma of single-member limited liability companies in the relationship with corporate crime liability. Comment note to Cass. Pen., Section VI, sentence no. 45100/2021

di Vincenzo Giuseppe Giglio

 

Abstract

Una recente sentenza della Corte di cassazione ha chiarito che le SRL unipersonali sono soggette alla responsabilità da reato degli enti purché sia accertato un nesso funzionale tra il reato contestato al socio unico e l’interesse o il vantaggio della società.

L’articolo evidenzia alcune criticità dei criteri interpretativi e delle conclusioni cui sono arrivati i giudici di legittimità.

A recent ruling by the Court of Cassation has clarified that single-member limited liability companies are subject to corporate crime liability as long as a functional link is ascertained between the crime alleged against the sole shareholder and the interest or advantage of the company.

The article highlights some criticalities of the interpretative criteria and conclusions reached by the judges of legitimacy.

 

Sommario

1. La vicenda oggetto di giudizio

2. La decisione dei giudici di legittimità

3. Il commento

3.1 Inclusione delle SRL unipersonali nell’elenco degli enti soggetti alla responsabilità da reato

3.2 Il criterio interpretativo volto a reprimere condotte elusive

3.3 Il ne bis in idem sostanziale come limite al cumulo di sanzioni

3.4 Il potere giudiziale di accertamento della natura concreta della SRL unipersonale

4. Considerazioni conclusive

Summary

1. The case subject to judgment

2. The decision of the judges of legitimacy

3. The comment

3.1 Inclusion of single-member limited liability companies in the list of entities subject to corporate crime liability

3.2 The interpretative criterion aimed at repressing elusive conduct

3.3 The substantial ne bis in idem as a limit to the accumulation of penalties

3.4 The judicial power to ascertain the concrete nature of the single-member limited liability companies

4. Concluding remarks

 

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La confisca senza condanna a carico dell’ente nel diritto penal-tributario

Confiscation against the legal entity without conviction in criminal tax law

di Giulia Raona

 

Abstract

I confini dell’istituto della confisca sono in continua espansione: essa non ha una unica ratio, ma viene plasmata dal legislatore e dalla giurisprudenza a seconda dell’ambito in cui interviene. Pertanto, tenuto conto anche della portata che può avere in concreto l’applicazione dell’ablazione patrimoniale in assenza di condanna, è necessario dotarsi di una inevitabile flessibilità di vedute, affrontando la disciplina normativa, gli orientamenti della giurisprudenza e analizzando le problematiche tutt’oggi in parte ancora irrisolte.

Date le molteplici forme che può assumere l’istituto, alla domanda “è legittima la confisca nei confronti dell’ente in assenza di condanna?” la risposta non può che essere “dipende”. La funzione assolta di volta in volta dalla confisca gioca ai nostri fini un ruolo fondamentale e, dunque, il discrimen è costituito dallo scopo perseguito dall’ablazione. Infatti, nei casi in cui possa escludersi con certezza la ratio sanzionatoria e il provvedimento ablatorio abbia una funzione ripristinatoria dello status quo ante e compensativa, non vi è motivo di considerare illegittima la confisca, laddove non voglia punire, ma riequilibrare la situazione patrimoniale. Al contrario, però, nelle ipotesi in cui la confisca abbia una evidente ratio afflittiva, sarebbe del tutto contraddittorio, in assenza di condanna, prevedere ugualmente l’applicazione di una misura che in concreto ha la stessa funzione di una pena.

The boundaries of the institution of confiscation are expanding: it does not have a unique ratio but, on the contrary, it is shaped by Legislator and Case Law according to the field in which it intervenes. Thus, taken into account the scale it may have concretely the application of the confiscation in absence of conviction, it is necessary to acquire an inevitable flexibility of viewpoints, dealing with the regulatory regime, the guidelines of Case Law and analyzing the issues partially unresolved to this day.

Given the manifold forms that the institution can assume, to the question “is the confiscation legit towards of the entity in the absence of conviction?” the answer cannot be anything else but “it depends”. The function fulfilled on a case-by-case basis by the confiscation plays to our ends a crucial role and, therefore, the discrimination is constituted by the aim pursued by the ablation. Indeed, in the cases in which the sanctioning function can be conclusively excluded and the measure has a restoring ratio of the status quo ante and compensatory, there is no reason to consider the confiscation illegitimate, whenever the purpose is not punishing, but rather rebalance the financial circumstances. On the contrary though, in the event that confiscation has an obvious punitive ratio, it would be totally contradictory, in the case of absence of criminal conviction to provide anyway the application of a measure which concretely has the same function of a punishment.

 

Sommario

1. Introduzione e quadro normativo di riferimento

2. Le funzioni della confisca e i risvolti applicativi

3. Gli orientamenti giurisprudenziali nel diritto penal-tributario

3.1 I principi affermati dalla Suprema Corte con la sentenza n. 53 del 2020

3.2 La confisca per un reato tributario quale “reato-fine” di un’associazione criminale

4. La confisca senza condanna a carico dell’ente nel diritto della CEDU

5. Conclusioni

Summary

1. Introduction and regulatory framework

2. Confiscation functions and implications

3. Case-law interpretations in criminal tax law

3.1 The principles affirmed by the Supreme Court with the sentence n. 53 of 2020

3.2 Confiscation for a tax offence as a “fine-crime” of a criminal association

4. Confiscation against the legal entity without conviction in ECHR Law

5. Conclusions

 

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L’inapplicabilità della sospensione condizionale della “sanzione amministrativa dell’ente”: il labile confine tra esigenze di tutela dell’ente ed effettività della risposta punitiva prevista dal Sistema 231

The inapplicability of the suspended sentence of the “administrative sanction of the legal entity”: the blurred boundary between the protection requirements of the entity and the effectiveness of the punitive response provided by System 231

di Stefano Solida

 

Abstract

Partendo dalla disamina della pronuncia della Corte di Cassazione n. 30305/2020, obiettivo del presente contributo è fornire un’analisi delle argomentazioni sulla inapplicabilità dell’istituto della sospensione condizionale della sanzione amministrativa dell’ente, evidenziando – al contempo – la urgente necessità di un intervento di tipo legislativo che recuperi alcune garanzie tipiche del diritto penale nella prospettiva di tutelare maggiormente la continuità aziendale degli enti che subiscono un procedimento penale ai sensi del D. Lgs. 231/2001.

Starting from the examination of the judgment of the Court of Cassation n. 30305/2020, purpose of the present contribution is to provide an analysis of the arguments on the inapplicability of the institute of the conditional suspension of the administrative sanction of a legal entity, highlighting – at the same time – the urgent need for legislative intervention to recover some of the typical guarantees of criminal law with a view to better protect the business continuity of entities undergoing criminal proceedings under the D. Lgs. 231/2001.

 

Sommario

1. La sentenza n. 30305 del 23.9.2020: un esempio di inapplicabilità degli istituti e delle garanzie tipici del diritto penale alle sanzioni amministrative

1.1 La sospensione condizionale della pena dell’ente

2. Quali prospettive future?

Summary

1. Judgement no. 30305 of September 23rd, 2020: an example of inapplicability of institutions and of the typical guarantees of criminal law to administrative sanctions

1.1 The suspended sentence of a legal entity

2. What prospects for the future?

 

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